Mentre si profilava la sconfitta di Berlusconi, il vento - il «vento del Nord», di cui parla Bersani? - ieri s’è abbattuto sul tetto di Palazzo Grazioli, e lo ha quasi scoperchiato. Sono arrivati i pompieri con le autoscale. Si sono arrampicati lassù. E hanno cercato di evitare crolli più sostanziosi. Come quello di Milano? Come quello di Arcore, dove stanno vincendo, anche lì, nel giardino reale del Cavaliere, i comunisti? Di fatto, la natura, prima ancora che la politica, sembra voler dare lo sfratto a Berlusconi. Il quale, però, secondo il geniale nonsenso di Sandrone Bondi, riapparso per l’occasione, questa tornata elettorale deve averla vinta, anche se il vento e gli elettori non se ne sono accorti. «Questo risultato - ha annunciato il fido Bondi - s’è ottenuto soltanto grazie all’impegno di Berlusconi». Il risultato di ritrovarsi una casa senza tetto, un governo sotto schiaffo e via del Plebiscito chiusa dai vigili e dai pompieri come magari si chiude un epoca?

Il vento del Nord su Palazzo Grazioli - Il Messaggero