Miracolo a Milano, o forse no. I primi dati sembrano davvero sconvolgenti. Per il Pdl, non per il Pd. Il ballottaggio di Milano con Pisapia in testa, la sfida di Napoli tra Lettieri e De Magistris, l’elezione di Fassino ed il probabile ‘secondo turno’ di Bologna fanno capire chi sono i vincitori e gli sconfitti.
1. Lo sconfitto numero uno è Silvio Berlusconi. A Milano non è riuscito a trascinare Letizia Moratti. Anche grazie al poco impegno della Lega. Che sia una sorta di ‘ricatto’ di Bossi al Pdl? “Al primo turno abbiamo fatto vedere chiaro e tondo che senza la Lega il centrodestra è morto…”
2. Altro sconfitto è il Partito Democratico. Torino a parte, che risente della ottima amministrazione di Chiamparino e della notorietà di Fassino, i candidati democratici hanno deluso. A Bologna Merola rischia il ballottaggio, a Napoli Morcone esce sconfitto da De Magistris, a Milano il vendoliano Pisapia riesce ad arrivare al ballottaggio dove hanno sempre fallito i politici proposti dall’area democratica.
3. Il vincitore numero uno è Nichi Vendola. Lo storico risultato di Milano con Pisapia e le ottime performance di altri candidati vendoliani, come a Cagliari, fanno capire come il leader di Sinistra Ecologia e Libertà possa davvero recitare una parte importante nel prossimo futuro del CentroSinistra.
4. Vince anche il Movimento 5 Stelle, determinante a Milano e Bologna ed in buona salute in molte città del Paese. Un nuovo partito che si affaccia sulla scena politica, migliore alleato di Berlusconi nel rosicchiare voti al Centrosinistra o possibile interlocutore per un fronte progressista rigenerato dalla ‘base’ poco propensa a votare i sepolcri imbiancati proposti dal Partito Democratico?
5. In attesa rimane il Terzo polo di Fini e Casini. Fli e Udc hanno idee diverse sui ballottaggi e forse, anche per motivi di tenuta di Futuro e Libertà, saranno ‘costretti’ a lasciare libertà di voto. Poi i finiani faranno del tutto per far perdere i candidati berlusconiani mentre i centristi si ritaglieranno una posizione defilata, cosi come han sempre fatto.
Concludendo, i risultati che si profilano rappresentano una sorpresa negativa per il CentroDestra, soprattutto a Milano. La lista di Berlusconi passa dal 35 al 29% nel capoluogo lombardo. La stessa Lega cede vari punti percentuali e forse ha inteso mandare un ‘segnale’ politico al Premier. Qualora Moratti vinca al secondo turno sarà lampante il decisivo apporto del movimento di Bossi. Un risvolto nazionale quindi sarebbe inevitabile.
Nessuna sorpresa per il Partito Democratico. Per una analisi piu approfondita dovremo attendere i risultati di lista, città per città, ma è evidente che i Democratici continuano a non rappresentare una alternativa credibile. Correndo dietro alla impossibile alleanza programmatica con l’Udc, Bersani ha commesso un grave errore strategico e forse ne sta pagando le conseguenze. Sarà gia pronta la resta dei conti con Veltroni? Veltroni è quello che ha tentato di assassinare la Sinistra regalando a Berlusconi il governo del Paese. Dalla padella alla brace quindi, senza alternative? Non lo può essere l’arrogante ‘berluschino’ Matteo Renzi. Lo potrebbe essere ad esempio Nicola Zingaretti. C’è molto da lavorare ancora, il tempo però non è molto.
Nelle prossime ore altre valutazioni.