Sigla: SOCIALISMO TRICOLORE
FINALITA':
La Lista Civica "SOCIALISMO TRICOLORE" nasce a sostegno della candidatura alla Presidenza di Manfr, con la prospettiva di superare la scissione tra interessi di classe e interessi nazionali determinatasi nella Storia patria a partire dalla divisione tra mazziniani e socialisti, e perpetuatasi poi nella spaccatura del movimento operaio in occasione della Prima Guerra Mondiale tra gli interventisti mussoliniani e la maggioranza del Partito, e nella scissione di Livorno, tra socialisti italiani e comunisti legati all'Unione Sovietica.
PROGRAMMA POLITICO E ELETTORALE:
SOCIALISMO TRICOLORE chiede
-Una democrazia sovrana e governante, con un ruolo forte dell'Esecutivo che possa essere da spinta per le riforme del Paese e di PIR. In particolare, su PIR ci schieriamo a favore del presidenzialismo diretto, mentre per il Paese auspichiamo una riforma semipresidenzialista delle Istituzioni.
-Una economia solidale e patriottica, che risponda alle pressioni della globalizzazione rilanciando la partecipazione dei lavoratori agli utili e alle decisioni delle aziende, sul modello tedesco di economia sociale di mercato, e il controllo statale delle grandi reti strategiche, dalla difesa all'energia.
-Una Italia autonoma e non succube nel Mediterraneo, che sfugga alla retorica dello scontro di civiltà per stringere attorno a sè popoli desiderosi di libertà e sviluppo, uniti dalla comune memoria della koinè mediterranea che, dai tempi dell'Impero Romano, ha unito culturalmente e economicamente le due sponde.
-Una Europa forte, che si affranchi dalla tutela americana, dagli egoismi nazionali e dal tecnocratismo sterile per affermarsi come una entità politica, economica, militare unita e assertiva.
-Una politica dell'immigrazione che, senza essere inutilmente xenofoba, permetta il contenimento delle spinte sui nostri settori a bassa specializzazione, mantenga sostenibile il nostro Stato sociale e preservi la nostra identità nazionale, lavorando nel contempo perchè ai popoli in fuga da condizioni di povertà e sfruttamento vengano offerti non piani di aggiustamento strutturale, ma le capacità per far decollare da sè il proprio sviluppo economico.
-Una riforma del sistema creditizio nazionale, unico modo per favorire il rilancio della nostra economiaon l'avvento della II Repubblica si è avviato un processo di stampo ideologico per l'uscita dello Stato dal controllo del settore finanziario. Questo, basato sulla privatizzazione delle sei ex banche pubbliche e leggi di liberalizzazione ha cambiato il tradizionale ruolo di interdipendenza fra banca e impresa.
E' necessario recuperare il concetto a che i depositi bancari vengano utilizzati per finanziare imprese, cittadini e opere pubbliche, mentre le banche possono continuare ad operare negli investimenti finanziari esclusivamente con capitale proprio, da azionariato, scorporando i due settori. Va quindi riformato il Testo Unico Bancario (Dlgs 385/93) e la legge sulle Cartolarizzazioni (Dlgs 130/99)
- Nazionalizzazione della Banca d'Italia, che era stata prevista proprio all'atto della privatizzazione delle banche pubbliche perchè è inconcepibile che l'organo di controllo sia di proprietà dei privati controllati.
- Abolizione della ereditarietà del debito (in Italia siamo a "prima" della rivoluzione messicana di Pancho Villa del 1912)
- Impignorabilità della casa di abitazione e delle suppellettili, e degli strumenti di lavoro (La Costituzione dice che la Famiglia e il Lavoro sono al centro della nostra comunità, e questo deve produrre i suoi effetti)
- Abolizione o revisione radicale della "Centrale Rischi" perchè è diventata di fatto arbitrio e ricatto nei confronti delle imprese e dei cittadini. Viene usata per creare le "vittime" da depredare poi della casa, dell'azienda e dei beni.
STATUTO:
La lista opera come un ente collegiale, e ogni sua decisione viene votata liberamente dagli iscritti in pubblica assemblea.
SOCI:
Defender
Grifo
Manfr
Ulver81
Zlais