confermato il rating a+ sul debito a lungo termine
S&P's «vede nero» sul futuro dell'Italia
L'agenzia di rating ha tagliato l'outlook da stabile a negativo
S&P's «vede nero» sul futuro dell'Italia - Corriere della Sera
I nodi stanno venendo al pettine.
Un Paese incasinato,disorganizzato,lasciato il mano ai pressapochisti e alla corruzione.
Finchè si aveva la Lira con la svalutazione si compensava il gap di produttività e competitività coi Paesi forti,ma adesso con l'Euro tutte le magagne stanno venendo fuori.
Si diceva che l'Itaglia era immune dal rischio default,ma è bastata una crescita modestissima nel I trimestre 2011 conseguente a consumi interni a dir poco stagnanti e a un debito pubblico ancora enorme da pagare,per far dire ovviamente agli analisti finanziari internazionali,che ovviamente l'Itaglia è ancora lì,tra i PIGS,SEMPRE a rischio.
Il problema chiave è la crescita,o meglio una crescita asfittica a limite della stagnazione/recessione.
Che farà adesso Tremonti?
Metterà nuove tasse per risanare il debito?
Se lo farà comprimerà ancora di + i consumi interni innescando un ciclo vizioso molto pericoloso.
Le vie d'uscita ormai sono molto poche,a parte quella drastica di uscire dall'Euro.
L'Itaglia unita,così com'è, non poteva e non può permettersi una moneta in comune con la Germania.
Il buonsenso e una semplice considerazione economico-liberista l'avrbbe capito subito,ma i politici attraverso il dirigismo e lo statalismo hanno voluto forzare l'introduzione dell'Euro...e adesso tutti i nodi vengono al pettine.
Se l'Itaglia rimane nell'Euro aspettatevi nuove tasse,anni e anni di cinghie assurde e crescite modestissime per decenni.