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Discussione: Governo e lavoro

  1. #1
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    Predefinito Governo e lavoro

    Le priorità del Governo in materia di lavoro, soprattutto durante una crisi economica come quella che stiamo attraversando oramai da qualche anno, si incentrano sulla salvaguardia dei posti di lavoro esistenti, sulla protezione di chi ha perso la propria occupazione e su un'azione di stimolo del mercato per incentivare la libera attività professionale. Lo scorso aprile è stato firmato l’accordo Stato-Regioni per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2011-2012. Con l'intesa è stato prorogato per l'anno in corso e per l'anno a venire l'accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga già in vigore per il 2009-2010. L'accordo si è arricchito anche di una sezione specifica dedicata alle misure di politica attiva per un più rapido e mirato ricollocamento dei lavoratori e per evitare il formarsi di bacini di disoccupazione di lunga durata. E’ stata peraltro confermata ed estesa al 2011-2012 l'intesa del 17 febbraio 2010 sulle linee guida per la formazione e lo stanziamento previsto dalla legge di stabilità di 1 miliardo di euro per gli interventi a sostegno del reddito a cui si aggiungono 600 milioni di residui del biennio 2009-2010.

    Le Regioni concorrono con la parte non utilizzata dello stanziamento di 2.2 miliardi di euro, fino al suo esaurimento. Nel decreto sviluppo (decreto legge 13 maggio 2011 n.70), in questo momento all’attenzione del Parlamento per la conversione in legge, è stata inoltre prevista l’introduzione di un «Credito d'imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno», coerente con i regimi di vantaggio fiscale per il lavoro, la ricerca e le imprese nelle regioni in ritardo di sviluppo previste dal Regolamento (CE) n. 800/2008 e ribaditi dal «Patto Euro plus». In sostanza si dispone la concessione di un credito d'imposta per ogni nuovo lavoratore assunto stabilmente nel Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia) con l’intento di incrementare il livello occupazionale del Mezzogiorno, ed in particolare il lavoro a tempo indeterminato, mediante l'erogazione di un incentivo fiscale concesso nella forma del credito d'imposta che, in pratica, tende a ridurre il costo del personale stimolando il mercato del lavoro.

    Si conferma con questi ultimi atti concreti, quindi, la volontà del Governo di agire su 3 fronti in materia di lavoro:

    rilanciare il sistema formativo e l’apprendistato per rispondere all’esigenza di ridurre al minimo il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e colmare quanti più posti vacanti possibili, oggi tali perché mancano o sono difficili da trovare alcune professionalità idonee per fare certe attività richieste dai datori di lavoro;
    mantenere vivo il tessuto occupazionale attraverso gli ammortizzatori sociali;
    stimolare il mercato occupazionale attraverso una serie di politiche attive, già peraltro intraprese sin dall’inizio della legislatura, con particolare riguardo alla situazione dei giovani.
    Con il tempo saggeremo la bontà di questi interventi che, comunque, già rappresentano un segnale positivo lanciato dalle istituzioni che ci governano. Già con l’introduzione della cassa integrazione in deroga, infatti, il governo Berlusconi ha aperto finalmente una breccia nell’iniquo welfare state italiano, in questo momento troppo appiattito sulla protezione degli iper-garantiti, poco sulle esigenze dei giovani e molto sbilanciato economicamente sulle pensioni: molto meno di quello che servirebbe su alcune prestazioni a sostegno del reddito. Tuttavia ci sono ancora tante cose da fare proprio sul versante della riforma degli ammortizzatori sociali, sull’introduzione di uno statuto dei lavoratori, sul rilancio del sistema formativo e sulla riforma del fisco. I primi passi sono stati già fatti anche se la strada è ancora lunga.
    DI ROSSO IN ITALIA C'E' SOLO IL VINO

    L'Italia è una razza, una storia, un orgoglio, una passione, l'Italia è una grandezza del passato.

  2. #2
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    Predefinito Rif: Governo e lavoro

    Carletto, ascolta..

    Il tuo presidente descriveva la crisi come PSICOLOGICA

    SI LAMENTAVA CON I GIORNALI CHE NE PARLAVANO

    VOLEVA ADDIRITTURA CHE GLI ALTRI IMPRENDITORI NON DESSERO LA PUBBLICITA' AI MEDIA CHE PARLAVANO DELLA CRISI

    Di che cosa blateri?

    Avete la strizza che vi mandino via a calci nel popò?

    Avete avuto 3 anni... invece i fare leggi ad personam. e altre porcate pro caste e pro scuole private.. potevate fare ben altro..

    Adesso sono azzi...
    Ultima modifica di Aldino; 28-05-11 alle 18:33
    I'm not a robot without emotions, I'm not what you see
    I've come to help you with your problems, so we can be free
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  3. #3
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    Predefinito Rif: Governo e lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Aldo Raine Visualizza Messaggio

    Avete avuto 3 anni... invece i fare leggi ad personam. e altre porcate pro caste e pro scuole private.. potevate fare ben altro..

    Adesso sono azzi...
    Io non parlo a slogan :

    La riforma dell'UNIVERSITA'

    La riforma dell' Università e Ricerca scientifica, di Mariastella Gelmini e dell’intero sistema universitario.

    Ecco i tratti più salienti:

    Adozione di un codice etico, per evitare incompatibilità o conflitti di interessi legati a parentele. Alle università che assumeranno o gestiranno le risorse in maniera non trasparente saranno ridotti i finanziamenti del Ministero.

    Al mandato dei rettori sarà posto il limite massimo di 8 anni, inclusi quelli già trascorsi prima della riforma.

    Tra Senato e Consiglio d’Amministrazione sarà netta la distinzione delle funzioni: il primo sarà un organo accademico e avanzerà proposte di carattere scientifico, il secondo, un organo di amministrazione e programmazione, responsabile delle spese, delle assunzioni e delle spese di gestione anche delle sedi distaccate.

    Agli attuali molti nuclei di valutazione in maggioranza composti da docenti interni, si sostituirà un nucleo di valutazione d’ateneo a maggioranza esterna, per garantire una valutazione oggettiva e imparziale.

    Saranno gli studenti ad esprimere un valutazione dei professori, che sarà determinante per l’attribuzione dei fondi alle università da parte del ministero.

    Quanto alla riorganizzazione interna, ci sarà una forte riduzione delle facoltà che potranno essere al massimo 12 per ciascun ateneo, al fine di evitare la moltiplicazione di facoltà inutili o non richieste dal mondo del lavoro.

    Sarà introdotta l’abilitazione nazionale come condizione per l’accesso all’associazione e all’ordinariato. L’abilitazione sarà attribuita da una commissione nazionale, composta, sulla base di specifici parametri di qualità, da autorevoli membri italiani e stranieri; i posti saranno poi attribuiti a seguito di procedure pubbliche di selezione, bandite dalle singole università, cui potranno accedere solo gli abilitati. Inoltre:

    •l’abilitazione a professore avrà cadenza annuale al fine di evitare lunghe attese e incertezze;
    •l’attribuzione dell’abilitazione, a numero aperto, avverrà sulla base di rigorosi criteri di qualità, stabiliti con Decreto Ministeriale, sulla base di pareri dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario) e del CUN (Consiglio Universitario Nazionale);
    •ci sarà netta distinzione tra reclutamento e progressione di carriera: entro una quota prefissata (1/3), cioè, i migliori docenti interni all’ateneo che conseguono la necessaria abilitazione nazionale al ruolo superiore potranno essere promossi alla luce del sole con meccanismi chiari e meritocratici;
    •sarà messa a bando pubblico per la selezione esterna una quota importante (2/3) delle posizioni di ordinario e associato per ricreare vera mobilità tra sedi;
    •saranno semplificate le procedure per i docenti di università straniere che vogliano partecipare alle selezioni per posti in Italia. Per favorire la formazione e l’accesso dei giovani studiosi alla carriera accademica il ddl introduce numerosi interventi, con i seguenti punti salienti:
    •revisione e semplificazione della struttura stipendiale del personale accademico per eliminare le penalizzazioni a danno dei docenti più giovani;
    •revisione degli assegni di ricerca per introdurre maggiori tutele con aumento degli importi;
    •abolizione delle borse post-dottorali;
    •nuova normativa sulla docenza a contratto, con abolizione della possibilità di docenza gratuita se non per figure professionali di alto livello;
    •riforma del reclutamento con l’introduzione di un sistema di “tenure-track” (= contratto per ricercatori che precede l'eventuale immissione in ruolo): contratti a tempo determinato di 6 anni (3+3). Al termine dei sei anni, se il ricercatore sarà ritenuto valido dall’ateneo sarà confermato a tempo indeterminato come associato; in caso contrario terminerà il rapporto con l’università, maturando però dei titoli utili per i concorsi pubblici;
    •chiarificazione delle norme sul collocamento a riposo dei docenti;
    •valutazione complessiva delle politiche di reclutamento degli atenei, per la distribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario.
    Per finire:

    •gli atenei in dissesto finanziario saranno commissariati
    •le risorse saranno trasferite dal Ministero in base alla qualità della ricerca e della didattica;
    •i docenti avranno l’obbligo di certificare la loro presenza a lezione;
    •gli scatti stipendiali saranno riconosciuti solo ai professori migliori.
    DI ROSSO IN ITALIA C'E' SOLO IL VINO

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  4. #4
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    Predefinito Rif: Governo e lavoro

    repapelle:


    A vanvera...

    Anch io posso mettermi a copia incollare tutto quello che non è stato fatto..

    O è stato fatto male...


    Mi pare il paese cominci a capire....
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  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Aldo Raine Visualizza Messaggio
    repapelle:


    A vanvera...

    Anch io posso mettermi a copia incollare tutto quello che non è stato fatto..

    O è stato fatto male...


    Mi pare il paese cominci a capire....
    O non sa, non conosce , cadendo nella trappola di repubblica ( de benedetti) santoro e company.
    Ultima modifica di CARLO NORD ITALIA; 28-05-11 alle 19:02
    DI ROSSO IN ITALIA C'E' SOLO IL VINO

    L'Italia è una razza, una storia, un orgoglio, una passione, l'Italia è una grandezza del passato.

  6. #6
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    Predefinito Rif: Governo e lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da CARLO NORD ITALIA Visualizza Messaggio
    O non sa, non conosce , cadendo nella trappola di repubblica ( de benedetti) santoro e company.
    repapelle:repapelle:repapelle:

    iaociao:iaociao:
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  7. #7
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Rif: Governo e lavoro

    Berlusconi, all'inizio del suo mandato, riferendosi a chi perdeva il lavoro per via della crisi economica, disse "Nessuno sarà lasciato da solo"...

    Che ha fatto per i precari licenziati...!?

 

 

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