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  1. #11
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    Predefinito Rif: Referendum sull'acqua: preparano il sacco dei comuni

    Citazione Originariamente Scritto da Leghista Visualizza Messaggio
    Caspiterina che argomenti, mi hai proprio convinvito......repapelle:
    ehheheeh

  2. #12
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    Predefinito Rif: Referendum sull'acqua: preparano il sacco dei comuni

    Chi specula sull'acqua?
    di Stefano Fontana
    Uno dei temi del prossimo referendum del 12 giugno è quello dell’acqua. E ancora una volta ideologia, astrattezze e pregiudizi stanno facendo la parte del leone, con l’aiuto consistente dell’ecologismo arcobaleno. Vogliono privatizzare l’acqua, gli interessi delle multinazionali non devono prevalere, l’acqua è di tutti, non si specula sulla sete: frasi di questo genere le abbiamo sentite e lette tutti. Su di esse sono stati tenuti convegni, costruite campagne, organizzate marce, firmate petizioni, convocate perfino veglie di preghiera. Senza contare, però, che il problema è diverso.
    Che l’acqua sia un fondamentale bene pubblico, che su di essa non si debba speculare, che debba essere usata a vantaggio di tutti è assolutamente vero. Che dal punto di vista cristiano l’acqua vada salvaguardata e bene adoperata, in quanto è un elemento che il Creatore ha messo a disposizione di tutti i suoi figli è ancora più vero. Che occorra riflettere sul futuro dell’acqua, soprattutto per certe aree povere del pianeta è certissimo. Che questo però significhi automaticamente che una gestione privata sia considerata a priori come un “mostro” e quella degli enti pubblici come la più efficiente non è per niente vero. “Gestione” dei tubi, dico, non proprietà né controllo.
    Non si può pensare che privato da un lato e pubblico dall’altro siano o due mostri o due paradisi in terra. Se la municipalizzata dell’acqua funziona bene, tiene bassi i prezzi e investe nella rete idrica non è il caso di privatizzare la gestione. Se la municipalizzata, invece, deve mantenere uno stuolo di raccomandati, serve per collocare nei consigli di amministrazione i trombati alle elezioni, tiene bassi i prezzi solo perché scarica sul fisco i costi eccessivi, permette che le tubazioni perdano il 40 per cento dell’acqua perché non investe sugli impianti e non fa manutenzione, allora è lecito pensare a nuove forme di gestione, anche in collaborazione con il privato. Qui non ci sono il Bene e il Male, ma solo scelte di buon senso fatte di volta in volta.
    In giro per il mondo ci sono mille situazioni di collaborazione pubblico-privato, secondo mille modulazioni diverse a seconda dei luoghi e della loro storia. Da noi, invece, aut aut: o pubblico o privato, salvezza o perdizione, egoismo e sfruttamento oppure solidarietà e bene comune. Non è così.
    Nel nostro Paese gli investimenti sono fermi ormai da molto tempo e i livelli della fornitura e della depurazione sono insoddisfacenti. Il sistema, inoltre, non potrà più scaricare le sue perdite sulla fiscalità generale, ossia sulle tasse dei cittadini, dovrà finanziarsi da sé e questo vale sia che si apra ai privati sia che no. Se il sistema non funziona, i cittadini o pagano di più la bolletta o pagano di più di tasse: non c’è scampo.
    Ha un bel dire la Dottrina sociale della Chiesa che bisogna costruire un sistema a tre: privato, Stato e società civile. Poi, invece, molti ancora pensano che il privato sia sempre il babau e la municipalizzata sia sempre il tutore del bene comune. Non riusciremo a garantire l’acqua ai nostri figli se non supereremo questi moralismi, che con «sor’Aqua, la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta» di San Francesco non hanno niente a che fare.
    La Bussola Quotidiana notiziario cattolico di opinione online: Chi specula sull'acqua?

  3. #13
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    Predefinito Rif: Referendum sull'acqua: preparano il sacco dei comuni

    Citazione Originariamente Scritto da Erlembaldo Visualizza Messaggio
    Se la municipalizzata dell’acqua funziona bene, tiene bassi i prezzi e investe nella rete idrica non è il caso di privatizzare la gestione. Se la municipalizzata, invece, deve mantenere uno stuolo di raccomandati, serve per collocare nei consigli di amministrazione i trombati alle elezioni, tiene bassi i prezzi solo perché scarica sul fisco i costi eccessivi, permette che le tubazioni perdano il 40 per cento dell’acqua perché non investe sugli impianti e non fa manutenzione, allora è lecito pensare a nuove forme di gestione, anche in collaborazione con il privato. [/url]
    Il problema è che la nuova norma obbliga a fare un appalto; può partecipare un ente pubblico, ma chi pensi che vinca in una gara al ribasso?
    Se ogni comune potesse scegliere, sarebbe tutto Ok. Ma qui lo stato impone di fare l'appalto anche ai comuni che gestiscono bene il servizio oggi.
    E' la solita solfa: siccome al sud va tutto a catafascio, noi che facciamo andar bene le cose già adesso dobbiamo cambiare e seguire le regole che valgono per loro. Non ci sto. Basta con le norme idagliane. Vogliamo l'autonomia decisionale. C'è mica qualcuno disposto a occuparsene?
    Ultima modifica di murphy; 06-06-11 alle 08:17

  4. #14
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    Predefinito Rif: Referendum sull'acqua: preparano il sacco dei comuni

    Citazione Originariamente Scritto da murphy Visualizza Messaggio
    Il problema è che la nuova norma obbliga a fare un appalto; può partecipare un ente pubblico, ma chi pensi che vinca in una gara al ribasso?
    Se ogni comune potesse scegliere, sarebbe tutto Ok. Ma qui lo stato impone di fare l'appalto anche ai comuni che gestiscono bene il servizio oggi.
    E' la solita solfa: siccome al sud va tutto a catafascio, noi che facciamo andar bene le cose già adesso dobbiamo cambiare e seguire le regole che valgono per loro. Non ci sto. Basta con le norme idagliane. Vogliamo l'autonomia decisionale. C'è mica qualcuno disposto a occuparsene?
    La legge obbliga a fare una gara pubblica, ma non dice affatto che sarà un'asta a ribasso!
    La tariffa al pubblico deve necessariamente (ex lege) essere uno dei punti da tenere presenti per la graduatoria, ma non l'unico, essendo da privilegiare anche la qualità del servizio, la sostenibilità economica degli investimenti, etc...
    “Pray as thougheverything depended on God. Work as though everything depended on you.”

  5. #15
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    Predefinito Rif: Referendum sull'acqua: preparano il sacco dei comuni

    Citazione Originariamente Scritto da UgoDePayens Visualizza Messaggio
    La legge obbliga a fare una gara pubblica, ma non dice affatto che sarà un'asta a ribasso!
    La tariffa al pubblico deve necessariamente (ex lege) essere uno dei punti da tenere presenti per la graduatoria, ma non l'unico, essendo da privilegiare anche la qualità del servizio, la sostenibilità economica degli investimenti, etc...
    La qualità del servizio non la puoi giudicare a priori (vedi le autostrade privatizzate: fanno schifo e costano l'ira di dio: l'unico che ci ha guadagnato è lo stato idagliano che si è intascato i soldi), la sostenibilità economica la valuti solo su garanzie bancarie, magari intestate a prestanomi, che sappiamo quanto valgono.
    In ogni caso il concorrente pubblico può partecipare solo in associazione con un privato che detenga almeno il 40% dell'ente. E il privato esige utili, non si limita certo a chiedere la copertura dei costi.
    Ultima modifica di murphy; 06-06-11 alle 10:26

  6. #16
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    Predefinito Rif: Referendum sull'acqua: preparano il sacco dei comuni

    Citazione Originariamente Scritto da murphy Visualizza Messaggio
    La qualità del servizio non la puoi giudicare a priori (vedi le autostrade privatizzate: fanno schifo e costano l'ira di dio: l'unico che ci ha guadagnato è lo stato idagliano che si è intascato i soldi), la sostenibilità economica la valuti solo su garanzie bancarie, magari intestate a prestanomi, che sappiamo quanto valgono.
    In ogni caso il concorrente pubblico può partecipare solo in associazione con un privato che detenga almeno il 40% dell'ente. E il privato esige utili, non si limita certo a chiedere la copertura dei costi.
    Non puoi misurare la qualità dell'acqua erogata? :gratgrat: certo che puoi! E non solo, ma oltre alla qualità dell'acqua, puoi misurare anche la differenza tra quanta ne immetti nll'acquedotto e quanta viene effettivamente utilizzata. QUello che manca è quello che viene sprecato con perdite e inefficienze...
    E non è vero che il pubblico può partecipare solo col privato al 40%: possono partecipare sia aziende completamente pubbliche, che completamente private, che miste. Ma in quest'ultimo caso il socio privato non può avere una quota inferiore al 40% (e questo per evitare che faccia soldi facili senza pagarne il rischio d'impresa).

    la legge Ronchi è secondo me nel complesso più che buona. Chi le si oppone tramite questo referendum è in realtà per la STATALIZZAZIONE dell'acqua.
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  7. #17
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    Predefinito Rif: Referendum sull'acqua: preparano il sacco dei comuni

    Citazione Originariamente Scritto da UgoDePayens Visualizza Messaggio
    Non puoi misurare la qualità dell'acqua erogata? :gratgrat: certo che puoi! E non solo, ma oltre alla qualità dell'acqua, puoi misurare anche la differenza tra quanta ne immetti nll'acquedotto e quanta viene effettivamente utilizzata. QUello che manca è quello che viene sprecato con perdite e inefficienze...
    E non è vero che il pubblico può partecipare solo col privato al 40%: possono partecipare sia aziende completamente pubbliche, che completamente private, che miste. Ma in quest'ultimo caso il socio privato non può avere una quota inferiore al 40% (e questo per evitare che faccia soldi facili senza pagarne il rischio d'impresa).

    la legge Ronchi è secondo me nel complesso più che buona. Chi le si oppone tramite questo referendum è in realtà per la STATALIZZAZIONE dell'acqua.
    Ho scritto che non puoi giudicare la qualità del servizio a priori, cioè al momento di scegliere il vincitore della gara. Puoi giudicarla dopo, quando è tardi.

    Che con il decreto Ronchi possa partecipare alla gara un'azienda interamente pubblica non mi risulta, tant'è che le aziende pubbliche entro il 31 dicembre dovranno trovarsi un partner privato. Controlla meglio, intanto controllo meglio anch'io, ma le tipologie di possibili partecipanti alla gara obbligatoria mi risultano proprio solo due. La gestione in house (pubblica) è prevista solo dietro espresse deroghe alla legge, deroghe concesse dallo stato (= statalizzazione della gestione dell'acqua).
    Ultima modifica di murphy; 06-06-11 alle 11:39

  8. #18
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    Predefinito Rif: Referendum sull'acqua: preparano il sacco dei comuni

    Citazione Originariamente Scritto da murphy Visualizza Messaggio
    Ho scritto che non puoi giudicare la qualità del servizio a priori, cioè al momento di scegliere il vincitore della gara. Puoi giudicarla dopo, quando è tardi.
    A priori si possono valutare i progetti. Chiaro che il giudizio è da rimandare poi a posteriori, ma questo in qualsiasi cosa. E infatti i bandi hanno un termine temporale, non istituiscono un diritto vitalizio di una società a gestire un acquedotto.

    Che con il decreto Ronchi possa partecipare alla gara un'azienda interamente pubblica non mi risulta, tant'è che le aziende pubbliche entro il 31 dicembre dovranno trovarsi un partner privato. Controlla meglio, intanto controllo meglio anch'io, ma le tipologie di possibili partecipanti alla gara obbligatoria mi risultano proprio solo due. La gestione in house (pubblica) è prevista solo dietro espresse deroghe alla legge, deroghe concesse dallo stato (= statalizzazione della gestione dell'acqua).
    Lo Stato si è tenuto (in questo come in altri ambiti) la funzione di coordinamento e controllo, per applicare quelle esigenze di omogeneità e sussidiarietà che la Costituzione dichiara.
    A me non entusiasma, perché più che federalista io sono per un modello confederato, però è ciò che al momento consente, ad esempio, che una Regione che sfori con le risorse della sanità si trovi per essa commissariata...

    Quanto alla partecipazione diretta alla gara di aziende totalmente pubbliche, controllerò anche io. Per certo so che mantenere gli acquedotti pubblici al 100% è possibile.
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  9. #19
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    Predefinito Rif: Referendum sull'acqua: preparano il sacco dei comuni

    Citazione Originariamente Scritto da Erlembaldo Visualizza Messaggio
    Che questo però significhi automaticamente che una gestione privata sia considerata a priori come un “mostro” e quella degli enti pubblici come la più efficiente non è per niente vero.
    mi sa che l'articolo è stato scritto da qualche invasato di paturnie ideologiche (modello 'quanto è bello il liberismo, quanto è bello il profitto per i capitalisti' e simili)....

    qui a Bologna l'acqua è praticamente nelle mani dei privati (grazie a due norme che verranno spazzate via dal referendum: una l’affidamento del servizio ai privati, l’altra profitti garantiti sulla tariffa, vere boiate!!!!), privati 'rossi' (forse tu non lo sai, ma le rosse Emilia-romagna e Toscana sono le regioni italiane all'avanguardia in tutti queli bei giochini turbocapitalisti come esternalizzazioni, privatizzazioni ecc!), con la 'multiutility' Hera (che ah un cda di ben 18 papaveri -indovina da chi è gestita?- che si cuccano a persona dai 75.000 ai 100.000 euro lordi l'anno, mentre il presidente ben 400.000 l'anno!) che, strano caso, non solo non ha migliorato PER NULLA il servizio offerto, ma da qualche mese ha deciso di aumentare le tariffe, soldi che pagheremo noi cittadini!

    è questa l'idea di 'servizio ai privati' che la lega intende (PD ex-PCI style)?
    pagare sempre di più per società gestite da politici o amici dei politici che si intascano bei soldoni facendoli pagare A NOI (tu compreso), magari mentre piazzano i figli-di all'interno dell'azienda?

    per quanto riguarda il Pd, la sua scelta sul referendum ha un intento unicamente tattico, ossia in ottica antiberlusconiana.
    a quella gente, svenduta da anni al peggiore turbocapitalismo apolide, non gli frega nulla del servizio pubblico, di questa Terra e del benessere del nostro Popolo!


    ACQUA PUBBLICA, DAL PD SOLO TATTICA ED OPPORTUNISMO.
    Quello per l'acqua pubblica è il referendum più importante. Lo hanno promosso in Italia, in modo quasi miracoloso, i movimenti di cittadini, ancorché osteggiati da tutti i partiti con le mani in pasta nelle lobby dell'acqua, a partire dall'Emilia Romagna.

    Ecco perché i due sì, indicati dal Pd per l’acqua pubblica, hanno il sapore della tattica politica e dell’opportunismo. I referendum idrici, infatti, sono vere e proprie martellate ai modelli di gestione affermati proprio nelle regioni rosse: società private a prevalente capitale pubblico (come Hera); tariffa idrica che oltre a coprire i costi operativi, remunera l’investimento (il famoso 7% che i si vorrebbero abolire); creazione di profitti dal “business dell’acqua”, distribuiti a piene mani ai soci pubblici (Comuni), ma anche ai privati (in Hera sono il 40%).

    L’Idv, dal canto suo, con il quesito referendario vorrebbe addirittura cancellare la tariffa, che Di Pietro, da ministro dei Lavori Pubblici, aveva fatto approvare con il decreto 1/8/96. Mentre Bersani, autore di liberalizzazioni devastanti per il bene comune, ora appoggia un referendum che garantirebbe il sistema pubblico dell'in house (gestione diretta dei Comuni senza gara). Infine ben dieci deputati del PD (tra questi anche il neo eletto sindaco Fassino) e due deputati dell’Italia dei Valori, non hanno votato alla camera la mozione per l'accorpamento delle elezioni amministrative e dei referendum, ostacolando così il raggiungimento del quorum.

    Per tali motivi non convince l’improvvisa folgorazione, con inversione di rotta, del partito che ha privatizzato la gestione dell’acqua dove governa, regalando a Ferrara le tariffe più alte della regione, senza risanare la rete colabrodo che perde il 30% di acqua potabile. Non è credibile chi lascia in esercizio tubazioni in amianto, chiude il laboratorio di Pontelagoscuro e al tempo stesso sfugge alla richiesta di controlli sugli interferenti endocrini (Pfoa, Pfos ed altri) nell’acqua potabile, effettuati da autorità terze. Insomma non convince un Pd che solo ora si straccia le vesti per l’acqua pubblica, pestando addirittura i calli alla propria creatura “macina dividendi”.

    Parliamo di Hera, società per azioni quotata in borsa, dunque privata. Benché il capitale sociale sia per il 60% in mano pubblica, essa deve rispondere unicamente a logiche di profitto. Infatti nel primo trimestre 2011 il business dell’acqua, nonostante la decrescita dei volumi (-4,1%) e grazie all’aumento delle tariffe, ha generato un margine lordo operativo (33,4 milioni di euro, pari al 26,2% dei ricavi) superiore a quello dell’anno scorso (31,7 milioni, 25,2% dei ricavi). Il margine medio di tutte le attività del gruppo è 19,9%, dunque la redditività lorda del business acqua è tra le più alte del gruppo.

    Il Pd ferrarese ed il sindaco Tagliani da dieci anni lavorano per garantire ad Hera sviluppo e condizioni monopolistiche di mercato. I fatti sono noti: svendita di Agea, assicurando ad Hera contratti di servizio sbilanciati a suo favore; via libera al mega inceneritore di Cassana, scaricando sulla comunità lo smantellamento dell’impianto di via Conchetta ed i relativi oneri di bonifica; chiusura del laboratorio di Ponte e svendita ad Hera delle reti del gas, in cambio di un pugno di azioni.

    Con questo background Tagliani, Bratti, Montanari (che, allibiti, abbiamo visto manifestare pro referendum sotto la Prefettura, con i Grilli Estensi e Legambiente) e giù, giù, Calvano e Merli, non possono convincerci di essere i paladini della gestione pubblica dell’acqua! Se il loro non fosse, come è, un patetico calcolo elettorale, il Pd avrebbe già approvato da un anno le modifiche allo statuto del Comune, depositate da Ppf e Prc, al fine di garantire la gestione pubblica del ciclo idrico integrato. Ma si sa, il camaleontismo è lo sport preferito di tanti politicanti di professione, benché ora, a differenza dal passato, sia più difficile nasconderlo.

    Valentino Tavolazzi
    Consigliere comunale Progetto per Ferrara
    Movimento 5 Stelle

    [/QUOTE]

  10. #20
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    Predefinito Rif: Referendum sull'acqua: preparano il sacco dei comuni

    Citazione Originariamente Scritto da kappa Visualizza Messaggio
    A questo punto non ci capisco più niente...

    Forse è meglio starsene a casa?!
    Poco da capire, o sei favorevole ,o contrario .
    O voti si o voti no. O sei per la privatizzazione dell'acqua o sei contro.
    Non ascoltare le balle di chi ti dice che l'acqua verrebbe privatizzata se vince il si e resterebbe pubblica se vince il no. E' esattamente il contrario.
    Ricorda che il referendum è il modo più democratico che c'è per esprimere
    la tua idea. Non è ne di destra ne di sinistra . Qualcuno comunque tenta di politicizzare come ha fatto con le amministrative prendendosi una sonora batosta , speriamo che l'èvento si ripeta. Chi ha orecchie per intendere intenda! Consiglio per gli amici della lega, presentare proposta di modifica per i referendum : Abolire il quorum, la maggioranza dei votanti vince.
    Altro che il 50% + 1, solita truffa, come si stà tentando di fare adesso col voto referendario degli italiani all'estero. Si dirà che il loro voto non vale , perché espletato prima della pseudo modifica della legge in merito.
    Si poteva votare tutti con le amministrative, meno casini e si sarebbero risparmiati 400 milioni di euro . La lega come si è comportata in merito ? Favorevole o contraria? E' proprio vero il popolo è sovrano secondo i propri interessi.

 

 
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