MerateOnLine
Eccolo là il Robbiani. Già fa il
contrario di quel che aveva detto
Eccolo là, non si fa in tempo a voltare la testa che il mal costume di fare l’esatto contrario di quanto si è affermato pochi giorni prima salta subito fuori. E Andrea Robbiani, per quanto celodurista della prima ora, non fa eccezione. Ve lo ricordate quando arringava dal palco della sala civica contro il pessimo funzionamento dei Vigili urbani? Tutti a dire, accidenti se vince lui chissà che sfracello. E, diciamolo, anche noi che siamo ormai scafati dall’età e rotti da tutte le esperienze abbiamo pensato per un istante: vuoi vedere che questo farà ciò che dice? Ma va, fa come hanno fatto tutti quelli prima di lui: prende tempo, rinvia i problemi, temporeggia. Nella più consunta e usurata tecnica democristiana. La politica del rinvio, per non avere subito rogne, o, usando il lessico politico, “per verificare al di là delle sensazioni”. Poveri noi, l’illusione del cambiamento è durata lo spazio di 48 ore.
L’attesa, diciamolo era molto alta: come sapete, quando decade l’Autorità che ha assegnato incarichi fiduciari decadono automaticamente anche gli incaricati dai rispettivi ruoli apicali. In questo momento quindi in Municipio non ci sono più responsabili di servizio: Dario Ronchi, Donato Alfiniti, Rita Gaeni, Annalena Codara e Luca Da Ros non hanno più la “firma”. In delega il Sindaco potrebbe darla al segretario generale, ammesso che questi sia disponibile; oppure tiene per sé il potere di firma su tutti gli atti. Oppure ancora nomina nuovi responsabili di servizio, purché con i requisiti necessari o, ultima spiaggia, conferma quelli decaduti.
Ebbene chi si aspettava rivoluzioni sin dalla prima ora si metta il cuore in pace: il duro Robbiani ha confermato tutti i responsabili in carica almeno fino a settembre. Poi si vedrà. Tale e quale a Giovanni Battista Albani, che poi li ha confermati per 5 anni. A questo punto c’è solo una cosa da aggiungere, posto che evidentemente sono tutti ottimi responsabili (e qui lo sottolineiamo): perché mai Andrea Ambrogio Robbiani in campagna elettorale ha sparato contro alcune di queste persone? Perché ne ha messo in dubbio la validità, l’efficienza e l’efficacia esponendole comunque a qualche critica pubblica?
In altre parole, diceva stupidate tanto per dirle oppure scientemente ha inteso sfruttare un certo disagio che serpeggia tra i cittadini per trasformarlo in voti?
Qualunque sia la risposta una cosa è certa. Il nuovo Sindaco della Lega è partito col piede sbagliato. E, temiamo dalle indiscrezioni, il secondo passo falso arriverà con la nomina degli assessori.
E pensare che per 5 anni il capo leghista ha accusato il povero Albani di aver disatteso la promessa fatta in campagna elettorale di cambiare il Prg di Perego. Il brutto esempio deve essere contagioso. Oppure, più semplicemente, così fan tutti.