Il governo di Pisapia a Milano

[DanielGi.]

A Milano il nuovo sindaco Pisapia, pensa bene di revocare la concessione del sindaco precedente Letizia Moratti di Piazza Duomo per una manifestazione sponsorizzata dallo Stato di Israele, per mostrare la realtà di detto stato e le scoperte tecniche e scientifiche conseguite da Israele stesso...

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[TEBELARUS]

personalmente ritengo che almeno israele, cisgiordania, giordania, libano, striscia di gaza, siria, iraq, debbano riunirsi in un unico Stato democratico federale. :giagia:
i micro-Stati non devono esistere. :giagia:

[DanielGi.]

evidentemente non conosci la situazione del medio Oriente...

[il giustiziere]

D'accordo con Pisapia

[Antiglobal]

A Milano il nuovo sindaco Pisapia, pensa bene di revocare la concessione del sindaco precedente Letizia Moratti di Piazza Duomo per una manifestazione sponsorizzata dallo Stato di Israele, per mostrare la realtà di detto stato e le scoperte tecniche e scientifiche conseguite da Israele stesso...

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ostridicolo:
Quando imparerete.... ma quando...

[Antiglobal]

A Milano il nuovo sindaco Pisapia, pensa bene di revocare la concessione del sindaco precedente Letizia Moratti di Piazza Duomo per una manifestazione sponsorizzata dallo Stato di Israele, per mostrare la realtà di detto stato e le scoperte tecniche e scientifiche conseguite da Israele stesso...

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Israele, la festa non cambia
Pisapia: Milano è una città accogliente
Piazza Duomo e il centro presidiati giorno e notte. Iniziata la costruzione delle prime infrastruttureNOTIZIE CORRELATE
Via libera a «Unexpected Israel» (7 giugno 2011)
Minacce da gruppi pro-palestinesi. A rischio la «settimana di Israele» (6 giugno 2011) Spettacoli, mostre, rassegne cinematografiche e un forum economico dal 13 al 23 giugno

Israele, la festa non cambia
Pisapia: Milano è una città accogliente

Piazza Duomo e il centro presidiati giorno e notte. Iniziata la costruzione delle prime infrastrutture


Manifesti annunciano il boicottaggio della settimana di Israele (Ansa)
MILANO - La manifestazione israeliana si deve fare e si farà, esattamente come era stata progettata, installazione in piazza del Duomo compresa. Qualche ora persa sulla tabella di marcia, che prevedeva di cominciare a montare le strutture già ieri mattina, ma il caso, per il momento, è risolto: non si cambia, confermano dalla questura. Nessun trasferimento nell'area più controllabile (ma meno visibile) del Castello sforzesco. Il che vorrà dire vigilanza 24 ore su 24 delle forze dell'ordine per garantire che i 15 parallelepipedi-vetrina dell'evento «Israele che non ti aspetti» restino integre da quando, domenica prossima, verranno presentate alla città. Fino alla fine della kermesse, che prevede spettacoli, mostre, rassegne cinematografiche e soprattutto un forum economico dal 13 al 23 giugno.

Il nuovo sindaco Giuliano Pisapia, alla sua prima grana addirittura di portata internazionale, tirato da una parte e dall'altra, ha confermato il via libera dopo un incontro ieri con il prefetto ed è intervenuto a raffreddare la polemiche: «Milano è una città accogliente, ospiterà, come previsto, la manifestazione Unexpected Israel e proporrà nei prossimi mesi un'iniziativa perché venga conosciuta la realtà attuale della Palestina». Poco soddisfatti gli attivisti del Comitato «No all'occupazione israeliana di Milano», che avrebbero voluto una più decisa presa distanza (era stata la loro mobilitazione a generare la preoccupazione della Digos e il suggerimento di un trasloco).

Ieri rappresentanti del Comitato hanno tenuto una conferenza stampa davanti al nuovo palazzo della Regione: «Consideriamo questa kermesse un evento dichiaratamente diretto a nascondere la realtà della violenza dell'occupazione e della colonizzazione israeliane», ribadiscono. Petizioni, lettere, riunioni ma l'iniziativa non è stata bloccata: che cosa farete adesso? «L'alternativa è contestarla in modo pacifico», risponde Filippo Bianchetti. Pronto un calendario di contro-eventi, già autorizzati: memoriale per i bambini uccisi a Gaza sabato in piazza Duomo alle 15; pranzo-dibattito (anche con Moni Ovadia) domenica alle 12 al centro Qiqajon; corteo da largo Cairoli sabato 18.

Critica la nuova opposizione in Comune, che avrebbe voluto una presa di posizione più nettamente filo-israeliana. Così, tra gli altri, Riccardo De Corato (pdl): «Pisapia se n'è lavato le mani». Tranquillizzata, invece, la comunità ebraica: «Vogliamo esprimere apprezzamento per il comportamento fermo e coerente tenuto da sindaco e questore», scrivono in una nota il presidente italiano Renzo Gattegna e il milanese Roberto Jarach. Del resto, la conferma di piazza Duomo era quello che chiedeva da Roma l'ambasciata israeliana, la linea per cui si erano spesi ancora ieri, con un appello da 500 firme, intellettuali e personalità di spicco del mondo ebraico italiano, da Ugo Volli a Salvatore Veca.

Alessandra Coppola/Paola D'Amico
08 giugno 2011

Israele, la festa non cambia Pisapia: Milano è una città accogliente - Milano

[Rasputin]

Pisapia comincia a deludere, Israele ha appena fatto fuori 23 siriani ai confini, altro che festa, io mica festeggio la Libia o la NordCorea

[TEBELARUS]

evidentemente non conosci la situazione del medio Oriente...

se non sbaglio la situazione in quella zona si può riassumere cosi: micro-Stati religiosi pseudo-dittatoriali, uno ebraico e altri islamici, che si fanno la guerra per ragioni idiote e provocano problemi a tutto il mondo.
la NATO faccia un bell'intervento militare massiccio e risolutivo, imponendo con brutalità una costituzione democratica-federale e una scuola pubblica che educa alla convivenza tra ebrei-cristiani-musulmani.
è meglio qualche decina di migliaia di morti in una guerra del genere, piuttosto che milioni di morti nel corso dei secoli per le continue sparatorie tra israeliani e palestinesi...:giagia:
e non mi dite che la NATO non riuscirebbe a farlo...

[DanielGi.]

ti sfugge qualche dettaglio :

1) israele è l'unica vera democrazia presente in zona...

2) è dal 1948 che gli arabi hanno scelto l'opzione bellica piuttosto che l'opzione diplomatica..

3)i problemi che ci sono oggi tra Istraele, stato di tipo occidentale, ed i suoi vicini, solo apparentemente democratici possono un domani nascere anche qui, con l'immigrazione araba che non vuole integrarsi e ci accusa di islamofobia se volgiamo mantenere intatte le nostre tradizioni...

[TEBELARUS]

ti sfugge qualche dettaglio :

1) israele è l'unica vera democrazia presente in zona...

2) è dal 1948 che gli arabi hanno scelto l'opzione bellica piuttosto che l'opzione diplomatica..

3)i problemi che ci sono oggi tra Istraele, stato di tipo occidentale, ed i suoi vicini, solo apparentemente democratici possono un domani nascere anche qui, con l'immigrazione araba che non vuole integrarsi e ci accusa di islamofobia se volgiamo mantenere intatte le nostre tradizioni...

bah... considera questo: l'iraq è sulla strada della democrazia grazie a Bush. il regime siriano sta scricchiolando ed è ragionevole pensare che si avvierà a breve un processo di aumento di democrazia.
la giordania non è proprio democratica ma non vedo particolari problemi se dovesse adeguarsi ad essere uno Stato federato di uno Stato unitario.
considera che tutti quegli Stati che ho citato, hanno come lingua l'arabo: anche israele ha due lingue ufficiali l'ebraico e l'arabo. In pratica dunque uno Stato unitario che raccoglie tutti quegli Stati federati basterebbe che adottasse due lingue ufficiali, non è una cosa utopica: guarda la svizzera con le sue lingue ufficiali.
in uno Stato unitario e federale comincerebbero a sviluppare un senso di unità, una maggiore amicizia, diminuirebbe la tensione dovuta alla paura che da un giorno all'altro uno Stato può dichiarare guerra ad israele, le sole diatribe noiose sui qualche ettaro di territorio...
allora l'unico problema quale sarebbe? il problema che gli israeliani sarebbero colonizzati dai musulmani e che gradatamente gli ebrei conterebbero sempre di meno? ma questa è la soluzione dei problemi di quella zona del medio-oriente, non è un problema!
io comunque sono disponibile a sentire soluzioni migliori. finora non ne ho sentite, vedo solo tanta gente che vuole mantenere lo status quo di tanti Staterelli indipendenti e quindi ostili tra loro. la mia idea è difficile realizzare? ok ma le alternative quali sono?