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SPYCAM
Governo e maggioranza battuti al Senato per due volte sul ddl anticorruzione su cui erano appena iniziate le votazioni, conclusa con la replica del Sottosegretario Augello la discussione generale.
L'aula, a sorpresa, ha respinto con 133 voti contrari, 129 a favore e 5 astensioni l'emendamento presentato dal relatore di maggioranza Lucio Malan (Pdl), interamente sostitutivo del primo articolo della nuova legge. La seduta a palazzo Madama è stata immediatamente sospesa, dopo l'inattesa debacle del centrodestra nel ramo del Parlamento in cui è più forte, per decidere come proseguire i lavori sul provvedimento.
Riaperta la seduta, sono riprese le votazioni e di nuovo il centrodestra è stato battuto sull'approvazione dell'intero articolo uno. Gli emendamenti depositati per l'aula sul ddl anticorruzione, un articolato composto in tutto da 13 articoli, sono stati oltre duecento. Ragione per la quale si era concordato di avviarne questa settimana l'esame per giungere la prossima al voto finale.
L'emendamento di maggioranza respinto prevedeva la
istituzione di un comitato coordinamento sulle iniziative contro la corruzione presieduto dal presidente del Consiglio.La Lega Nord ha votato contro un emendamento al ddl anticorruzione che obbliga coloro che occupano cariche pubbliche o assumono pubblici impieghi di giurare fedeltà alla Costituzione italiana.
Lo rendono noto i senatori del gruppo di Coesione Nazionale-Io Sud Pasquale Viespoli e Adriana Poli Bortone, firmatari della proposta di modifica.
«Il Senato - fanno sapere in un comunicato - ha approvato l'emendamento al ddl anticorruzione a prima firma Poli Bortone e Viespoli che obbliga coloro che occupano cariche pubbliche o assumono pubblici impieghi di giurare fedeltà alla Costituzione italiana. L'emendamento sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari ha trovato il voto contrario della Lega Nord».
Corruzione, il governo battuto due volte al Senato<br>La Lega: non si giura sulla Costituzione - Italia - l'Unità