1° PREMESSA
Salve, premetto che sono di sentimenti repubblicani, ma solo per motivi "funzionali" in quanto in un regime parlamentare come il nostro (dominato da una forte litigiosità interna) il Capo dello Stato deve avere l'esperienza e le capacità politiche per essere ed apparire veramente super partes, coniugando il rispetto della volontà della maggioranza (che piaccia o non piaccia è il pilastro fondante della democrazia rappresentativa) con il dovere di limitare eventuali abusi della stessa che possano far degenerare nella cosiddetta "dittatura della maggioranza".
In Italia l'avvento della Repubblica dal punto di vista temporale è coinciso con il ritorno alla democrazia e quindi sia i politici sia i cittadini comprensibilmente usano riempirsi la bocca di parole di sincera fede repubblicana in quanto si tende ad identificare la Repubblica con la Democrazia e la Monarchia con il Fascismo.
In Spagna invece accade l'opposto. Dal punto di vista temporale l'avvento della Monarchia (nel 1975 alla morte del dittatore Franco) è coinciso con l'avvento della democrazia (periodo di transizione 1975-1978). Inoltre fu grazie al prestigio del Re che il colpo di stato del 1981 (sequestro del Parlamento da parte dei ribelli) fallì senza spargimento di sangue.
Dunque mi accingo a trattare l'argomento Repubblica-Monarchia senza (infondati) pregiudizi ideologici.
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2° PREMESSA
Fino all'avvento della cosiddetta "Seconda Repubblica" era prassi consolidata eleggere alla presidenza delle camere un esponente della maggioranza (Senato) ed un esponente dell'opposizione (Camera). In entrambi i casi si eleggevano persone che non erano mai stati segretari di partito e che pur partecipando alle varie battaglie politiche si erano distinti per fair-play.
Nel 1994 dopo le prime elezioni della cosiddetta "Seconda Repubblica" Berlusconi vincitore fece eleggere alla presidenza delle camere due esponenti della sua maggioranza infrangendo la prassi sino ad allora seguita. Tuttavia ebbe la decenza di scegliere due persone (Pivetti e Scognamiglio) che all'interno dei rispettivi partiti (Lega Nord e Forza Italia) avevano mantenuto un certo profilo istituzionale. Inutile dire che da allora tale nuova prassi fu mantenuta anche dal Centrosinistra che nel 1996 non diede nessuna presidenza all'opposizione, ma elesse due persone dall'alto profilo istituzionale (Violante e Mancino).
Nel 2001 Berlusconi vincitore fece eleggere come presidente della Camera un leader politico capo di un partito suo alleato: Casini. Nacque così la prassi di eleggere alla Presidenza della Camera capi di partiti politici che venne rispettata anche dal Centrosinistra con l'elezione di Bertinotti. Inutile dire che contemporaneamente il Presidente della Camera, pur esercitando il suo ruolo con imparzialità, perse la sua immagine pubblica di presidente super partes ed iniziò a fare dichiarazioni politiche personali, supportate ovviamente dal partito di provenienza. Rimanevano alla Presidenza del Senato personalità di alto profilo istituzionali (Pera nel 2001 e Marini nel 2006).
Nel 2008 Berlusconi vincitore fece eleggere un leader di un partito suo alleato alla Camera (Fini, allora leader di AN, confuita subito dopo nel PdL) e l'ex-portavoce del suo partito al Senato (Schifani). Inutile dire che tale prassi probabilmente verrà seguita anche in futuro dal Centrosinistra.
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CONCLUSIONE
Immaginiamo che nel 2013 Berlusconi vinca le elezioni, oppure che oggi a Napolitano venisse un malore... si verificherebbe una coincidenza che finora il caso ha evitato: che un Parlamento berlusconiano si trovi ad eleggere il Presidente della Repubblica!
Personalmente non nutro un fortissimo astio nei confronti di Berlusconi, anzi negli anni '90 è stato un importante elemento di novità, l'ho votato e non me ne pento, ma non mi pento neanche di votargli contro da circa 5 anni a questa parte perchè ritengo che abbia esaurito la sua "spinta propulsiva" e sia diventato un peso per il paese...
Tuttavia al di là delle proprie idee politiche dobbiamo avere l'onesta intellettuale di ammettere che un ex capo di coalizione non può essere eletto ad una carica super partes, soprattutto alla delicatissima carica di Presidente della Repubblica, carica che per fortuna non ha ancora fatto la fine delle Presidenze delle Camere!
Se Berlusconi fosse eletto alla Presidenza della Repubblica si avrebbero 2 conseguenze:
1) fino alla sua morte vivremmo in uno stato a metà tra la dittatura mediatica e un'apparente democrazia (chi non dimentica la fortissima voglia di Berlusconi subito dopo le elezioni perse del 2006 di approvare un decreto-legge per la riconta delle schede; e la Costituzione vieta espressamente i decreti legge in materia elettorale!!!);
2) quando negli anni '20 (Berlusconi è del 1936) presumibilmente torneremmo alla democrazia vera probabilmente rimarrebbe la prassi di eleggere alla Presidenza della Repubblica un leader di partito: perchè mai non dovrebbe accadere la stessa cosa che è successa ai presidenti delle camere?
In questo caso avremmo un Capo dello Stato che non è super partes e che politicamente entrerebbe in concorrenza con il Capo del Governo che ha regolarmente vinto le elezioni: insomma sarebbe un inutile rompiscatole, talvolta volto a limitare il Presidente del Consiglio (se di segno politico opposto) talvolta ad aiutarlo contro le opposizioni ed il Parlamento (se dello stesso segno politico).
Nella Monarchia un leader politico può avere tutto il successo che volete. ma non avrà mai accesso alla carica di capo dello stato, perchè questa è assegnata per diritto ereditario al Re.
Il Sovrano, inoltre, non è un leader politico che da giovane ha vissuto determinate vicende che lo hanno segnato e che possono involontariamente renderlo leggermente di parte, ma anzi è estraneo alla classe politica e quindi posto in condizioni privilegiate per essere veramente super partes. Poi è chiaro che se come persona è un incapace il risultato sarà deludente, ma lo stesso vale anche per i politici e non mi dite che sono tutte persone capaci!!!
Se Berlusconi diventasse Presidente della Repubblica probabilmente comincerei a diventare Monarchico.
Vi invito a trattare tale argomento con considerazioni tecniche valide, soffermandosi solo sull'aspetto istituzionale della dicotomia Monarchia-Repubblica, senza scendere su aspetti personali (della serie come impedire che Berlusconi diventi Presidente della Repubblica, o identificando erroneamente il concetto generale di Monarchia con l'attuale Vittorio Emanuele)
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Buona discussione.