Il pasticcio combinato da Berlusconi e Romani con la finta moratoria inserita nel dl omnibus rischia di depotenziare l'arma più efficace posseduta dal governo per far fallire i quesiti: il voto degli italiani all'estero.
Contando gli italiani all'estero - che hanno votato però su un quesito che non esiste più - il quorum sale in realtà al 58%. Il governo, con la sua smania di sabotaggio, è riuscito nell'impresa di far votare italiane e italiani all'estero con due schede diverse, spalancando così la porta a un ricorso che Di Pietro ha già annunciato di voler presentare lunedì pomeriggio alla Cassazione.
Che i giudici possano decidere di non cosiderare validi ai fini del quorum i voti espressi su schede diverse da quelle su cui ci si esprime ai seggi il 12 e 13 appare più di un'ipotesi.
Sul quorum il rebus del voto all'estero ma il governo rischia l'autogol - Repubblica.it