Pietre e parole magiche

[RAYO]

Dei tre volte sette che vanno attorno, portatori di tutte le forme,
il Signore della parola mi conceda oggi i poteri e le manifestazioni


Questo inno veniva fatto recitare allo studente che si accingeva allo studio del Veda....



ATHARVAVEDA

Inni magici

Introduzione di SAVERIO SANI
A cura di CHATIA ORLANDI e SAVERIO SANI

Atharva Veda (Ital)




Gli Atharaveda ci consegnano "preistoriche" formule magiche...

...poi c'è il potere della materia, della pietra....che ha occhi e la pesantezza di vissuti inconsapevoli.


Continua....

[zucchetta]

diedi il mio secondo esame di sanscrito con il prof. Sani, a Genova, molti anni fa, sosteneva che gli inni vedici li avevano scritti quei progenitori indoeuropei degli indiani che potevano aver imparato la letteratura solo da altri indoeuropei progenitori degli antichi greci ...

[Regina di Coppe]

A proposito dell'uso del suono sulle pietre...

Levitazione Sonica - Le proprieta' del suono | NON APRITE QUEL PORTALE - Misteri, Ufo, Esoterismo e Fenomeni Paranormali

Anche nella bibbia si parla di una città, Gerico, distrutta con un rituale magico (squilli di tromba e circumambulazione attorno alle mura).
Da non confondere questi prodigi con il comando vocale, tecnologia antica ("Apriti sesamo") riscoperta di recente.

[RAYO]

Tra i veda, gli Atharaveda sono quelli piu' misteriosi...

...vi sono contenute formule magiche ed istruzioni per rituali esoterici...

...l'ipotesi che siano di ispirazione indoeuropea o indoariana non risolve il grande mistero di questi testi (mi riferisco in particolar modo agli Athara)...

...a me piace pensare che ancora oggi vi sia qualche autentico rishi detentore della chiave per decifrare e innescare i poteri magici contenuti negli atharaveda....


Su queste conoscenze l'India ci ha lasciato un formulario magico tra i pi— antichi e tra i piu'ampi e completi, l'Atharvaveda, la cui composizione e' databile con ogni Probabilita' al periodo compreso tra il 1000 e l'800 a. C. ed è successiva allo spostamento degli Indo-Ari verso zone più orientali
della pianura indo-gangetica.
La composizione dell'Atharvaveda risale quindi al periodo più antico
della storia letteraria e religiosa dell'India, quello che va, secondo l'opinione della maggior parte degli studiosi dal 1500 a.C., epoca a cui si fa risalire la penetrazione degli Indo-Ari nel Nord nelSubcontinente, alla seconda metà del VI sec. a. C., quando cioè comincia a sorgere il Buddhismo...

[RAYO]

A proposito dell'uso del suono sulle pietre...

.

Che flash!






E a proposito dell'uso curativo....

Pietre e Ayurveda

Zaffiro, diamante, calcedonio e altre pietre preziose, insieme all'oro e all'argento, secondo l'antica arte medica indiana svolgono un ruolo benefico nel mantenimento della salute.


Come tutto ciò che esiste in natura, secondo l'Ayurveda anche le pietre e i cristalli contengono tutti e cinque gli elementi (Terra, Acqua, Fuoco, Aria, Etere) diversamente combinati fra loro. Possono essere quindi utilizzati per riequilibrare i tre Dosha - Vata, Pitta e Kapha - le tre forze che danno origine al macro come al microcosmo e rappresentano, nell'organismo umano, i costituenti primi legati al movimento, alla trasformazione e alla stabilizzazione.

Le proprietà energetiche e curative delle gemme hanno la possibilità di agire per risonanza sulla persona che ne stabilisce un contatto, anche solo indossandole o tenendole fra le mani. L'effetto terapeutico si trasmette anche bevendo l'acqua nella quale le pietre sono state immerse per una notte intera.

Il potenziale energetico delle pietre può essere amplificato dall'oro e l'argento, anch'essi metalli che sviluppano un effetto terapeutico, nei quali è possibile incastonare le gemme prescelte. L'oro ha proprietà riscaldanti e deve pertanto essere utilizzato con cautela dai soggetti con costituzione di tipo Pitta; aumenta la resistenza vitale, rafforza e ritempra il cuore, i polmoni, la milza ed il sistema nervoso; migliora la memoria, l'intelligenza e la comprensione. L'argento è invece rinfrescante ed è pertanto utile nell'alleviare gli eccessi di Pitta e i disordini di Vata; cura la febbre cronica, le infiammazioni, sostiene lo stomaco, regola la funzionalità della cistifellea, e cura i problemi legati al ciclo mestruale.

Le pietre che l'Ayurveda consiglia:

Zaffiro: allevia di disturbi di Vata, prevenendo i reumatismi e la sciatica; attenuando il nervosismo stimola l'intuizione ed eleva la mente verso mete spirituali elevate.



Diamante: aiuta a calmare Pitta, stimolando Vata e Kapha; risveglia l'energia vitale purificando l'organismo e ampliandone la forza fisica e mentale; cardiotonico ed equilibrante del sistema nervoso, stimola la riflessione ed infonde amore e serenità. E' considerata la pietra guida della meditazione.



Calcedonio: un quarzo della varietà dell'agata azzurra, è utile per alleviare i disturbi tipici di Kapha. Previene le malattie respiratorie, aumenta la resistenza corporea, protegge i bambini dalla paura e li difende dai pericoli. Ha un effetto generalmente calmante e, attenuando la malinconia, invita anch'esso alla crescita spirituale.



Smeraldo: allevia i disturbi di Vata e Kapha. Aiuta i reni ed il cuore, dona forza e stabilità.



Rubino: previene e cura i disturbi di Vata e Kapha, regola la circolazione e cura l'anemia. Infonde fiducia e sicurezza promuovendo prestigio e potere.


Ametista: elimina gli eccessi di Vata e Pitta. Stimola l'emopoiesi, rigenera i tessuti e calma il mal di testa. Infonde dignità, amore e compassione.


Loredana Filippi


LifeGate | Pietre e Ayurveda

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diedi il mio secondo esame di sanscrito con il prof. Sani, a Genova, molti anni fa, sosteneva che gli inni vedici li avevano scritti quei progenitori indoeuropei degli indiani che potevano aver imparato la letteratura solo da altri indoeuropei progenitori degli antichi greci ...

questa teoria sembra non essere più molto in voga recentemente, anche se ancora sostenuta dall'establishment accademico e in auge all'epoca

oggi ci sono correnti inconciliabili sul problema indoeuropeo, curiosamente la teoria invasionistica, oggi forse solo immigratoria, è solitamente sostenuta dalla sinistra indiana mentre la destra propende per l'origine indigena, specialmente dei Veda

penso che il dibattito continuerà ancora per molto e chissà se si arriverà mai a una verità che possa mettere d'accordo entrambe le posizioni

alcuni studiosi indiani evitano di esprimersi chiaramente a proposito per non venire accomunati a una o all'altra delle fazioni

indubbio è invece che da Alessandro in poi (ma probabilmente anche prima) gli interscambi tra l'occidente e l'oriente sembrano evidenti in molte discipline

[RAYO]

questa teoria sembra non essere più molto in voga recentemente, anche se ancora sostenuta dall'establishment accademico e in auge all'epoca

oggi ci sono correnti inconciliabili sul problema indoeuropeo, curiosamente la teoria invasionistica, oggi forse solo immigratoria, è solitamente sostenuta dalla sinistra indiana mentre la destra propende per l'origine indigena, specialmente dei Veda

penso che il dibattito continuerà ancora per molto e chissà se si arriverà mai a una verità che possa mettere d'accordo entrambe le posizioni

alcuni studiosi indiani evitano di esprimersi chiaramente a proposito per non venire accomunati a una o all'altra delle fazioni

indubbio è invece che da Alessandro in poi (ma probabilmente anche prima) gli interscambi tra l'occidente e l'oriente sembrano evidenti in molte discipline

Senti maaaaaaaa () la supposta "invasione" di ceppi indoeuropei non c'entra nulla con la teoria dell' "invasione" degli Arii (che se ho ben capito si sarebbero spostati in India da alcuni territori dell'Asia occidentale)?

[baba]

Senti maaaaaaaa () la supposta "invasione" di ceppi indoeuropei non c'entra nulla con la teoria dell' "invasione" degli Arii (che se ho ben capito si sarebbero spostati in India da alcuni territori dell'Asia occidentale)?

in parole povere gli Arii, o Arya (i nobili-di cuore-), sono stati considerati un gruppo degli indoeuropei ma più d'uno ha avanzato l'ipotesi che si tratti di un tratto culturale più che di una differenza razziale

quello che comunemente si ritiene è che siano arrivati da nord-ovest verso il 2000-1500 A.C. e che posero fine alla civiltà Harappana

mentre la iniziale teoria invasionista e conquistatrice pare non aver trovato evidente riscontro archeologico, oggi si tende a propendere più per una migrazione, va detto che il passaggio a nord-ovest è stato percorso da millenni in precedenza, in un senso e nell'altro, veicolando conoscenze, cultura e commercio

le congetture sugli Arya sono numerose e ancora lontane dall'essere comprovate definitivamente

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A proposito dell'uso del suono sulle pietre...

Levitazione Sonica - Le proprieta' del suono | NON APRITE QUEL PORTALE - Misteri, Ufo, Esoterismo e Fenomeni Paranormali

Anche nella bibbia si parla di una città, Gerico, distrutta con un rituale magico (squilli di tromba e circumambulazione attorno alle mura).
Da non confondere questi prodigi con il comando vocale, tecnologia antica ("Apriti sesamo") riscoperta di recente.

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E a proposito dell'uso curativo....

Pietre e Ayurveda

Zaffiro, diamante, calcedonio e altre pietre preziose, insieme all'oro e all'argento, secondo l'antica arte medica indiana svolgono un ruolo benefico nel mantenimento della salute.

Come tutto ciò che esiste in natura, secondo l'Ayurveda anche le pietre e i cristalli contengono tutti e cinque gli elementi (Terra, Acqua, Fuoco, Aria, Etere) diversamente combinati fra loro. Possono essere quindi utilizzati per riequilibrare i tre Dosha - Vata, Pitta e Kapha - le tre forze che danno origine al macro come al microcosmo e rappresentano, nell'organismo umano, i costituenti primi legati al movimento, alla trasformazione e alla stabilizzazione.

Le proprietà energetiche e curative delle gemme hanno la possibilità di agire per risonanza sulla persona che ne stabilisce un contatto, anche solo indossandole o tenendole fra le mani. L'effetto terapeutico si trasmette anche bevendo l'acqua nella quale le pietre sono state immerse per una notte intera.

Poteri curativi sono attribuiti nell'Ayurveda anche all'ossido (bhasma o cenere) e al pesto o polvere (pishthi) di gemme come diamante, rubino, smeraldo, zaffiro ecc.

il testo ayurvedico Rasa Tantra Sar indica che prima di procedere la gemma deve essere purificata nel Daula Yantra. Questo è un recipiente in cui viene sospeso un sacchetto che contiene la gemma, immerso in un liquido diverso a seconda della pietra (succo di limone, di gelsomino, acqua di rose, distillato di canna, ecc) per un periodo di poche ore a diversi giorni.

Ogni pietra viene trattata in modo differente.

Espongo il metodo riguardo al rubino a titolo esemplificativo:

bollire nel dhaula yantra con succo di limone per ventiquattr'ore.

Se si desidera ottenere l'ossido (bhasma), il rubino purificato deve essere macinato in un mortaio metallico, poi in un mortaio di porfido aggiungendo una mistura di tre elementi tra cui lo zolfo e il succo di jackfruit (giaca o Artocarpus heterophyllus), per dodici ore e riducendolo in polvere finissima.
Di questo si forma una tavoletta e si lascia seccare al sole. Una volta seccata si prendono due recipienti a semisfera di terracotta (sarva yantra) che combacino e vi si mette la tavoletta. Si chiudono con l'argilla e dopo l'asciugatura si riveste il tutto di tela imbevuta sempre nell'argilla. La palla così ottenuta viene nuovamente seccata e poi cotta in due chili di sterco di vacca pressato e disidratato.
Ripetendo il procedimento di cottura più volte si ottiene dal rubino un ossido molto fine.

Se invece si intende ottenere del pesto (pishthi), pezzi di rubino purificato in daula yantra devono essere lavati e lasciati asciugare.
Quidi si mettono in un mortaio di porfido e si macinano in acqua di rose per quindici giorni.

L'ossido o il pesto di rubino sono indicati in casi di impotenza, eiaculazione incontrollata, problemi cardiaci, problemi di vata e pitta, perdite di sangue,
tubercolosi, diminuzione della vista, indigestioni, febbri prolungate, perdita di appetito, diabete, pressione sanguigna alta o bassa, problemi mentali, dissenteria cronica, tosse secca, dolori alle membra, avvelenamento, debilitazione e paura.

Il pesto deve essere lasciato asciugare e usato come polvere. Va conservata in un locale secco, dentro una bottiglia di vetro preferibilmente di color rosso, sigillata con cera d'api.


Liberamente tratto da:
The Healing Power of Gemstones: In Tantra, Ayurveda and Astrology
di Harish Johari