La Piazzetta di Pol

[attila621]

Sei sempre giovane , Attila , lo è il tuo cuore , non voglio sapere l'età , ma non so credo che tu abbia al massimo 50 anni.

azzzz....ti faccio Unna confidenza...
o sai perchè l'Unnico Unnicorno è nelle mie mani?
azzz....fu tutta colpa del diluvio, e di noè..........
azzz....sai com'è no-è!!...non ci stava con la testa..
azzz....aveva Unno sacco di casini...e poco tempo...

[Ada De Santis]

Ahahah questa è forte !!

[Ada De Santis]

Vo , mi fanno male gli occhi , se non mettono a posto è uno strazio , ecco !

[attila621]

mentre in lontananza....azzz...straazzz.....disaster........

[attila621]

va bhè, visto che sei rimasta ti premio.....
e ti confido: come tutto ebbe origine....
azz...il peccato originale............

azz....birbante d'Unno narvalo...

[Ada De Santis]

Buona dolce serata , Attila e Piazzettari ed agli amci . Sogni d'oro !!

[attila621]

Ciao birbante non me li dici gli anni , io vado non riesco a scrivere , bacione , passa una buona serata

azzz...bambina curiosa...."e forse sbadata"
azzz...il sette d'ottobre...59 la classe non è acqua..
ma ricorda: oltre a giocar di parola...
pure i numeri si prestano...poi l'HIGHLANDER.mille603\4\5\6...
gli Unni non avevano anagrafe..."ricordati"

[attila621]

È uno scontro tra due mondi, tra due uomini che ne simboleggiano i valori e lo spirito.
Attila, Re degli Unni, è un visionario che riconosce al suo popolo caratteristiche
che neppure quest'ultimo è pronto ad attribuirsi.
Mentre gli Unni godono nel saccheggiare e nel praticare l'estorsione contro le nazioni confinanti,
Attila mira a costruire un impero e a stabilire un nuovo assetto mondiale.
Il generale romano Flavio Ezio personifica quanto di meglio e di peggio vi è nell'Impero Romano
negli ultimi anni della sua esistenza.
Egli è spinto da un desiderio irrefrenabile: fare in modo che Roma continui a dominare il mondo
due diverse versioni del destino contraddistinguono i due uomini piu' potenti del secolo.....
sono questi i conflitti al centro di Attila l'Unno.

azzz....me pare oggi....
dissente l'Attila dissente...ma poi voi e i vostri revisionismi storici...
cablati...nelle epoche...nelle ere....
e l'oggi più Barbari di ieri....l'evoluzione degli involtini..
e quattro salti in padella......l'Attila il Nobile Destriero e l'Arco...

[attila621]

azzz....razza d'ignoranti...l'Attila era più nobile
del più nobile che oggi calpesti a terra...
ma voi siete dei grandissimi creduloni....

Secondo lo studioso francese Michel Rouche,
autore della prima biografia documentaria del re degli Unni,
il soprannome gli venne attribuito erroneamente.
L'espressione 'flagellum Dei' letteralmente "frustra di Dio"
fu, al contrario, affibbiata da Agostino al re visigoto Alarico
in riferimento al sacco di Roma del 410 d.C.
come si legge ne 'La città di Dio' del santo d'Ippona.

L'idea che Attila potesse essere peggiore di Alarico fece sì che, rapidamente, i cronachisti e gli autori di vite dei santi lo bollassero come ''flagello di Dio''. Lo afferma lo storico francese Michel Rouche, professore emerito all'Università La Sorbona di Parigi, esperto della tarda antichità e dell'Alto Medioevo, nel volume 'Attila' (Salerno editrice, pagine 378, euro 27), la prima biografia dell'ultimo e più potente re degli Unni, che intorno alla metà del V secolo segnò le sorti dell'Impero Romano, basata sulle fonti documentarie e affrancata da pregiudizi e sedimenti leggendari.

Nella 'Vita Sancti Lupi Episcopi', scritta dopo il 511, Attila, svela il professor Rouche, è definito per la prima volta ''flagello di Dio'' e più tardi da Isidoro di Siviglia, nel VII secolo, ''verga della collera di Dio''.

''Strumento dell'ira divina usato per emendare i peccati dei cristiani, il re degli Unni ebbe una fortuna letteraria che, distorcendo profondamnente la sua ignoranza del cristianesimo, lo trasformò in un avversario'', sostiene lo storico francese. Sul finire dell'VIII secolo l'incontro con Papa Leone Magno nel 452 fu presentato da Paolo Diacono come la ritirata di Attila ''messo in fuga da un vecchio che si trovava accanto al Papa brandendo minaccioso una spada. Si trattava forse della figura di San Paolo''. A Roma la leggenda si amplificò ulteriormente. In un affresco di Raffaello del 1512-14 conservato in Vaticano, il Papa è raffigurato a cavallo e il suo seguito placido e coraggioso avanza verso la tumultuosa orda degli Unni, mentre Attila vedendo apparire in cielo San Pietro e San Paolo indietreggia di colpo, come impaurito. ''Lo sfondo storico di questa opera è nondimeno stupefacente - osserva Michel Rouche - Attila è vestito alla turca. La minaccia nomade incombe ancora. Dunque, che sia all'epoca di Leone I o di Leone X, il successore di Pietro viene sempre presentato come l'ultimo difensore del gregge minacciato dal lupo, quando l'impero latita''.

Ma l'immagine di un Attila anticristiano resta ''in ultima analisi veterotestamentaria, prigioniera della concezione di un Dio vendicatore che punisce i cristiani peccatori salvandoli in extremis. Coloro i quali diedero vita ad un Attila avversario del cristianesimo non seppero esprimere un'intuizione teologica e storica profonda ma oscura, mancando di un'adeguata conoscenza delle credenze religiose dei nomadi''.

Il personaggio storico di Attila, sostiene lo studioso francese, è ben lontano dal cliché del bruto, analfabeta e spietato devastatore, che avrebbe meritato l'epiteto di ''flagello di Dio". Il re degli Unni, argomenta Rouche,si dimostrò ''un condottiero coraggioso e un abile politico, costringendo il mondo romano ad ogni genere di manovra militare e diplomatica per contrastarlo, e perfino a inedite coalizioni strategiche, come quella tra il generale romano Ezio e il re dei Visigoti, 'barbaro' tra i barbari. Un ampio capitolo finale del saggio di Rouche ha studiato il mito di Attila in età moderna e contemporanea: da Corneille a Verdi e Wagner, fino alla degenerazione che ne fece Hitler.

[globulonero]

....giusto qualche nuvoletta.....

...qualche gocciolina dipioggia....


....e due chicchi di grandine...
....insomma niente di speciale ........