Il nucleare è un'istanza impopolare in Italia e il referendum è un'ottima occasione per contarsi.
La sconfitta è scontata, ma votare NO all'abrogazione del nucleare è molto più difficile che votare SI.
ci vuole più convinzione, determinazione e anche motivazione.
Quei 4 o 5-6 milioni di elettori favorevoli all'atomo sono una base di consenso che prima di tutto cresce se viene difesa, difendendo le leggi che si portano avanti...
ma poi sono un pacchetto di voti infinitivamente più compatto che ti segue come un cattolico integralista seguirebbe sempre udc sui temi etici...
sono un pacchetto spendibile per battere cassa a Tremonti, su un robusto programma di ricerca nucleare.
come a dire, ok abbiamo perso, ma noi ci siamo lo stesso, siamo 4 o 5,6 milioni di voti e se non puoi darci le centrali di terza generazione oggi, imposta almeno un serio programma di ricerca per arrivare all'atomo fra 5 anni, quando il il referendum potrà essere di nuovo ridiscusso.
Quel pacchetto di voti convinti nuclearisti, e tu convinto nuclearista, sei, siete La base di partenza per il futuro programma energetico.
rinunciare a votare, significa mettere un macigno sopra per i prossimi 100 anni, all'atomo. anche se domani un bolognese scoprisse la fusione...
con quali basi si potrebbe riproporre il nucleare in Italia ?
andate a votare!