Ecco i rapporti tra il Partito Radicale e i pedofili.

[neuro]

Scusa ma penso che dovresti cambiare nick... quando lo leggo mi viene "tamarrone" :sofico:

:giagia:

[hidetoshi777]

Chiudete questo 3d del cazzo

[vota dc]

Chiudete questo 3d del cazzo

Mia cugina partorira´ entro pochi giorni, quindi e´ di mio interesse che rimanga aperto.

[cammarrone]

Chiudete questo 3d del cazzo

Nessuno ti può giudicare nemmeno tu.......
poi com'è che continua? :sofico:

[brunik]

ECCO I RAPPORTI TRA IL PDL E I PEDOFILI

5 dicembre del 2000. Daniele Capezzone, che allora militava nelle file dei radicali di Marco Pannella, affermò «la pedofilia “al pari di qualunque orientamento e preferenza sessuale, non può essere considerata un reato” (vedi Wikiquote), mentre il 28 aprile 2002 scrisse, assieme a Maurizio Turco, vicepresidente vicario del Partito Radicale, una lettera a Libero, nella quale si scagliava contro i provvedimenti informatici per bloccare il traffico di materiale pedopornografico in internet: “è del tutto inaccettabile la criminalizzazione di un orientamento sessuale (??) in quanto tale. Si tratta di affermare il diritto di tutti e di ciascuno a non essere condannati e nemmeno giudicati, sulla base della riprovazione morale che altri possono provare nei confronti delle loro preferenze sessuali. Criminalizzare i pedofili in quanto tali, al contrario, non serve a tutelare i minori, ma solo a creare un clima incivile…”

[brunik]

questa e' la vera lettera di Capezzone a Libero senza le storipiature dell'articolo



Rassegna Stampa

[Cohen]

Ripropongo un messaggio che ho scritto in internazionale.

Certo che la gente ci crede. Con i mass media la storia è finita e inizia una nuova era mitologica; l’umanità, in un certo senso, è tornata alla preistoria, dove il mondo era modellato dalla mitologia della tradizione orale. Con la differenza che un tempo la tradizione orale era creata e perfezionata nei secoli dai popoli stessi. Oggi la tradizione orale viene progettata a tavolino da un potere nascosto che la propaga attraverso le televisioni e i giornali.
Ti è sfuggito come sono riusciti a cambiare, in una manciata di generazioni, il cervello di tutto il mondo occidentale? Hanno fatto piazza pulita della tradizione, delle religioni, di Dio stesso, di ogni remora morale e decenza; le donne non sono mai state cosí sgualdrine come nell’occidente del XX e XXI secolo. Sono riusciti a normalizzare l’omosessualità (che in alcuni paesi è ancora considerata, com’è naturale che sia, una malattia mentale; vedi, tanto per menzionare un paese, il Giappone) e hanno iniziato a normalizzare anche la pedofilia. Dategli dieci, massimo vent’anni, e la pedofilia verrá difesa dai progressisti contro i relitti medioevali pedofobi che non hanno fatto in tempo ad adeguarsi.
Noi per primi siamo il prodotto della propaganda mediatica del XX secolo e ora ci troviamo qui, in un forum, a chiederci se nel 2011 c’è ancora qualcuno che crede “a queste cose”. Vi hanno fatto credere ben altre cose, e non ci avete neppure fatto caso.

Magari riesci anche a dirmi dov’è il capolinea di questo “progresso”, perché io, a parte un imbarbarimento generalizzato della società, non vedo progressi.
Ho capito cosa intendevi dire. Il fatto è che la “democrazia”, i “diritti” umani, la “libertà” (le virgolette indicano che vanno intesi nell’accezione moderna), il politicamente corretto, e tutte queste belle chimere mitologiche e rituali del XXI secolo si trovano sulla stessa faccia – la croce – della stessa medaglia. Nel rovescio – la testa – c’è il potere latente. Basterebbe osservare il messaggio che passa dai media e trarre le dovute conclusioni. A parte sottili divergenze su questa o quella questione marginale, TUTTI concordano su alcuni punti.
I progressisti come te non avranno il “diritto”, un giorno, di mettersi a piangere perché un giudice vi ha condannati per pedofobia e sequestrato i figli da emancipare sessualmente.

Che cosa vi aspettate dal cosiddetto “progresso” dell’Occidente malato? Un pezzetto alla volta stanno facendo a pezzi tutto il vecchio ordine mondiale. “Vogliamo prendere di petto gli ultimi tabù, come la pedofilia e l’ incesto”. Stiamo arrivando al capolinea ragazzi.

[S&S]

Si affermano cose inaccettabili sulla pedofilia. Non bisogna lasciar passare neanche per un istante l'idea che possa in qualche modo essere tollerata, qualsiasi siano le forme, i soggetti e i mezzi con cui si manifesta.

[Razionalista]

Chiudete questo 3d del cazzo

http://forum.politicainrete.net/poli...ggiornato.html

come da regolamento (in teoria)
Abbiamo una moderazione particolare invece

[Andromeda]

Luglio 2010. L’atea senatrice radicale del Pd Donatella Poretti, esponente dell’associazione Luca Coscioni e vicina al mondo omosessuale, ha chiesto l’abrogazione degli articoli 564 e 565 del Codice penale sui reati contro la morale della famiglia. L’articolo 564 del Codice penale prevede la reclusione da uno a cinque anni per chiunque commetta incesto con un discendente o un ascendente, o con un fratello o con una sorella (vedi Gli atei del Partito radicale voglono depenalizzare l’incesto).

2006. Marco Cappato, segretario dell’Associazione Luca Coscioni e deputato europeo radicale, ha difeso al TG2 il diritto dei pedofili olandesi ad avere il loro partito, esprimendo il desiderio che la pedofilia venga regolata da leggi, “così non ci sarebbe violenza ma soltanto “amore” (da RadiciCristiane).

Marzo 2002. Sempre il pedofilo orgoglioso William Andraghetti ha scritto nel all’ateo deputato radicale Marco Cappato, sempre in prima linea nell’accusare la Chiesa di pedofilia, chiedendogli un parere sulla pedofilia. Cappato ha risposto: «Mi pare che i radicali siano stati e siano molto chiari nel denunciare i metodi da caccia alle streghe sui casi di pedofilia, così come il proibizionismo su internet e la sottovalutazione dell’impatto della pedofilia “domestica”. Al centro delle nostre varie operazioni antipedofilia c’è stata la demonizzazione di Internet, con procedimenti penali anche a carico di chi ha semplicemente visitato siti pedofili» (da Archivio del Novecento).

5 dicembre del 2000. Daniele Capezzone, che allora militava nelle file dei radicali di Marco Pannella, affermò «la pedofilia “al pari di qualunque orientamento e preferenza sessuale, non può essere considerata un reato” (vedi Wikiquote), mentre il 28 aprile 2002 scrisse, assieme a Maurizio Turco, vicepresidente vicario del Partito Radicale, una lettera a Libero, nella quale si scagliava contro i provvedimenti informatici per bloccare il traffico di materiale pedopornografico in internet: “è del tutto inaccettabile la criminalizzazione di un orientamento sessuale (??) in quanto tale. Si tratta di affermare il diritto di tutti e di ciascuno a non essere condannati e nemmeno giudicati, sulla base della riprovazione morale che altri possono provare nei confronti delle loro preferenze sessuali. Criminalizzare i pedofili in quanto tali, al contrario, non serve a tutelare i minori, ma solo a creare un clima incivile…”

30 ottobre 2000. L’associazione Famiglia Domani ha consegnato ai deputati dell’ONU un completo studio in cui dimostra lo stetto legame tra pedofilia ed esponenti del Partito Radicale (guarda il documento). Per questo il Comitato per le Organizzazioni Non Governative dell’ONU ne ha deciso la sospensione temporanea dall’assise internazionale.

Il 27 ottobre 1998 i Radicali Italiani hanno organizzato un convegno i dal titolo Pedofilia e Internet, vecchie ossessioni e nuove critiche, promosso sopratutto da Marco Pannella. Tra le motivazioni del convegno si legge: “siamo certi che gli adolescenti a cui molti paesi del mondo attribuiamo la capacità di rispondere in giudizio delle proprie azioni non abbiano invece pari consapevolezza e responsabilità nell’ambito sessuale? In ogni caso in uno Stato di diritto, essere pedofili, proclamarsi tali, o anche sostenerne la legittimità non può essere considerato reato”. Si sono quindi scagliati contro censura dei contenuti pedopornografici. La presentazione di questo convegno nelle aule del Senato recitava: “essere pedofili [...] non può essere considerato un reato; la pedofilia […] diventa reato nel momento in cui danneggia altre persone”. Sul sito Internet dell’Associazione danese per la difesa dei pedofili “www.danpedo.dk” (ora è chiuso dalla polizia informatica) si potevano facilmente consultare gli atti del convegno sul cui sfondo è impresso il simbolo dell’associazione stessa: un uomo ed un bambino e due cuori (da InterLex). Radio Radicale è stata anche l’unica radio italiana a mandare in onda il vergognoso programma danese dal titolo “Papà posso toccarti l’uccello?” (da I radicali e pedofilia).

28 aprile 1996. “Diario di un pedofilo” è stato scritto da William Andraghetti, arrestato nell’ ‘88 per aver adescato minorenni nelle piscine di Bologna. Francesco Agnoli da Libertà e Persona racconta che tale testo è stato pubblicato dall’editrice Stampa Alternativa diretta da Marcello Baraghini con un preciso fine: “Vogliamo prendere di petto gli ultimi tabù, come la pedofilia e l’ incesto” (Corriere, 28/4/1996). Baraghini è un militante radicale amico di Marco Pannella, fondatore nel ’63 della casa editrice Stampa Alternativa. Nel 1971 firmò l’appello contro Calabresi su l’Espresso e la sua pubblicazione più nota è “Contro la famiglia. Manuale di autodifesa per minorenni”. “Il Diario di un pedofilo”, quindi si pone nella scia della rivoluzione sessuale degli anni Sessanta, che ha sdoganato, insieme alla cultura psichedelica, anche quella del divorzio, dell’aborto e la pedofilia.

Ecco i rapporti tra il Partito Radicale e i pedofili.


p.s ora non menatemela che il sito è ultracattolico, io sono agnostico ma mi interessavano queste informazioni, dubito che si siano inventato tutto

I radicali sono una razza politica che alla fine l'ha sempre data a favore del centrodestra berlusconiano, non c'è lo dimentichiamo e c'è lo siamo legati al dito.