Originariamente Scritto da
Defender
Sì e infatti in AN Fini era malvisto da metà Partito, e dall'altra sopportato, per le sue posizioni e non per altro.
Ma... nell'ultimo MSI e in AN, chi toccava Fini moriva. Vedi Mussolini, Storace, lo stesso Granata... e la lista potrebbe continuare. L'ultimo momento di vaga democrazia interna nel 1999, dopo il disastro delle Europee.
I motivi della cacciata di Fini sono noti, e cioè la rivendicazione di maggior peso nel PdL, mascherata da contrasto al supposto asservimento leghista, però Fini stesso si è messo nelle condizioni di essere (per ora, certamente) politicamente nullo per colpa dell'accentuarsi estremo dal 2009-2010 delle sue posizioni liberali e progressiste, che hanno determinato il progressivo distacco dei vecchi Aennini.
In AN si poteva giovare della forza di una comunità, che bene o male si stringeva a lui perché era il Capo (si citava a sgolarsi la famosa frase di Patton: "Sarà un figlio di puttana, ma è il nostro figlio di puttana"),
ora che la comunità la sciolse lui, e in toni altrettanto ultimativi,
non se ne poté più giovare e la prova dei fatti si vide al momento di Mirabello e ancor di più al successo travolgente delle Amministrative, soprattutto nelle città-laboratorio, sebbene riconosca abbondantemente che non sono elezioni indicatrici di quasi nulla.
Attenzione: non nego la legittimità delle idee di Fini, che ha tutto il diritto di diventare liberale e progressista. Che poi io lo ritenga molto negativo è un'altra sfaccettatura. Ciò che affermo è che l'attuale irrilevanza politica di Fini non è dovuta al fatto di essersi messo contro quella cancrena morale di Berlusconi, ma all'aver abdicato a un ruolo di Destra. Destra non per come la intendo solo io, ma per come la intendeva l'intera vecchia AN. Che infatti al centro e al sud è rimasta nel PdL e al Nord s'è vestita di Verde.
Il "tradimento" che si imputa a Fini, che ogni testa pensante di Destra imputa a Fini, non è l'abbandono del PdL in seguito alla sconfitta subita, è l'abbandono delle idee che AN aveva sostenuto fino a quel momento. Non si può chiedere a un universo umano e culturale che ancora, sinceramente e credendoci fino in fondo, ai concerti di musica alternativa esibisce con fierezza e orgoglio le tre dita unite di appoggiarti, senza più il collante della "communitas et militia" politca, mentre affermi posizioni liberali, né puoi chiedere a questo universo di non considerarti "traditore". Ma di nuovo,
l'apparente convergenza di accuse di tradimento da Feltri e risma sua assortita e dalla Destra politica
è solo lessicale, e si riferisce ad universi completamente divergenti e (voglio sperare) opposti tra loro.