A Milano processo per le quote latte
Due cooperative alla sbarra per truffa
Nei guai gli amministratori di due cooperative: la Lombarda di Melzo (Mi) e la Latteria Milano. I reati contestati sono peculato e truffa. Secondo l’accusa il danno alle tasche dei contribuenti è di 100 milioni di euro per un sistema che, inaugurato nel 2003, ha continuato a funzionare sino al 2009
MILANO - Dopo l’emendamento congela multe che ha scatenato le ire di Bruxelles e la minaccia di dimissioni da parte del ministro Giancarlo Galan, adesso però gli splafonatori vanno alla sbarra. Ce li porterà il pubblico ministero Maurizio Ascione nel processo che si aprirà domani giovedì 15 luglio alle 10.30, davanti alla quarta sezione penale del Tribunale di Milano.
Nei guai sono finiti gli amministratori di due cooperative: la Lombarda con sede a Melzo (Mi) in via Martiri della Libertà e la Latteria Milano con sede a Milano in via San Vittore. I reati contestati sono peculato e truffa. Il primo a carico dei due amministratori delegati e legali rappresentanti pro tempore delle cooperative. Il secondo riguarda una ventina di consiglieri di amministrazione succedutisi negli anni. Secondo l’accusa, il danno alle tasche dei contribuenti è di oltre 100 milioni di euro per un sistema che, inaugurato nel 2003, ha continuato a funzionare sino al febbraio 2009.
Il meccanismo si basava sulle due cooperative che, dopo aver avuto dalla Regione Lombardia l’autorizzazione a ritirare il latte e a pagarlo agli allevatori (grazie all’iscrizione nel registro dei primi acquirenti), non versavano poi nelle casse dello Stato (all’Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura) il cosiddetto “super prelievo” (le multe, ndr) previsto per chi produce fuori dalle quote assegnate.