A mio avviso i cerchi intorno a Bossi sono perlomeno quattro:
quello "magico",
quello degli europarlamentari leghisti e qualche associato,
quello dei garanti di Arcore
quello economico/religioso.
Con la parle “Cerchio magico” i giornalisti tendono a far sapere che sono a conoscenza della situazione settaria della lega.
Sono due parole usate per dare uno sfondo alle notizie che forniscono, non potendo parlare della scena che fa da fondale all'operatività della lega.
Queste due parole testimoniano essere ormai alla portata comune, come la lega sia nata da una cultura che prospera nel Varesotto, sviluppatasi grazie al frankista Toeplitz , il suo successore Mattioli, e alle sette palladiste operanti nel triangolo proprio dove è sorta la lega.
Pertanto di “Cerchio magico” ve ne è uno solo, perché è unica la cultura che lo forgia. .
Questo Cerchio può venire scalzato solamente da un gruppo dalle medesime caratteriste esoteriche ma con un punto di riferimento superiore.
E' una guerra sulle spalle degli imbambolati Padani.
Per imporre il nazismo in modo veloce, venne usato il nazionalismo tedesco.
Per difendere l'unità d'italia si ricorre allo sfruttamento del nazionalismo Padano.
Che poi abilmente il mondo sefardita abbia mischiato nazionalismo e nazismo in modo da creare una confusione ed una commistione di immagini, è un altro problema.
Ultima modifica di jotsecondo; 24-06-11 alle 09:25
O si taglia o il caos
Guerra nella Lega su Reguzzoni: resta ma fino a dicembre - Il Sole 24 ORE
Guerra nella Lega su Reguzzoni: resta ma fino a dicembre
Lina PalmeriniCronologia articolo23 giugno 2011
Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2011 alle ore 068.
ROMA
Inutile girarci intorno, lo scontro nella Lega non è sul capogruppo – Marco Reguzzoni – ma su Roberto Maroni. Il vero tema che agita le truppe leghiste legate al cerchio magico – parlamentari vicini a Bossi e alla sua famiglia – è la successione al Senatur dopo che Pontida ha indicato nel ministro dell'Interno il suo delfino. Domenica scorsa sul pratone, il popolo padano ha dato legittimazione popolare a Maroni "leader" e ieri i deputati gliel'hanno pure confermata perché almeno 45 erano schierati con il ministro per il cambio del capogruppo mentre una quindicina sostenevano Reguzzoni. Numeri talmente chiari e schiaccianti che Umberto Bossi ha impedito una votazione proprio per non subire sconfitte (né lui né il suo candidato). «Acclamazione o votazione non cambia la sostanza», diceva Reguzzoni a chi gli chiedeva se si era votato e questa affermazione, tanto più per chi ricopre il ruolo di capogruppo parlamentare, è apparsa forte e azzardata. Ma insomma che il punto sia la leadership di Bossi si capiva ancora dalle spiegazioni di Reguzzoni: «La Lega è unita, c'è solo Bossi e io sono un bossiano integralista». Sta di fatto che il gruppo era pronto a votare Giacomo Stucchi, candidato di Maroni-Calderoli-Giorgetti, ma si è scelta la strada dell'«acclamazione» per saltare la conta. E questo però fotografa come il Senatur non abbia trovato i numeri per sostenere le sue decisioni.
In fondo, la scelta di Bossi è stata una scelta di auto-conservazione della propria leadership: se ieri avesse detto sì al voto sul cambio di Reguzzoni dando il via libera al candidato di Maroni, avrebbe messo ufficialmente in campo il ministro dell'Interno come suo più probabile successore. Ma se questi erano i ragionamenti dei padani, ieri i fatti sono stati eclatanti. Innanzitutto alla riunione dell'assemblea si è sfiorata la rissa tra deputati con varie colluttazioni tra alcuni del cerchio magico e altri "maroniani". Una riunione «drammatica», l'hanno definita alcuni. È a quel punto che Maroni è intervenuto tenendo la sfida a viso aperto: ha chiesto che venisse messo un termine a quella conferma motivata dal Senatur come una scelta per dare «l'immagine di unità» contro «i giornali» che descrivono una Lega spaccata. Ragioni che sono state solo parzialmente accolte da Maroni il quale ha visto da parte Bossi e Reguzzoni ma ha insistito per una scadenza. Così è cominciata una trattativa: il cerchio magico ha tirato per spuntare tutta la legislatura, poi ha ripiegato per un anno ancora e, infine, l'ha spuntata Maroni. «Fino a dicembre», ha chiesto il ministro e Bossi, che ha visto la tensione nel gruppo, ha trovato la mediazione: conferma a Reguzzoni solo per sei mesi.
Si profila quindi una "staffetta" per dicembre tra Reguzzoni e Stucchi ma, in queste condizioni, niente è scontato. Nemmeno che riparta l'offensiva su Giancarlo Giorgetti e sulla Lega lombarda. Ieri il Senatur gli ha ribadito la sua fiducia ma quello è il posto a cui punta il cerchio magico per iniziare la scalata per la successione.
O si taglia o il caos
Governo Italiano - Rassegna stampa
questo articolo termina con una realtà del malumore della base leghista
“””””Molta gente, racconta, «è tornata da Pontida piangendo, non si ritrova più in un movimento nordista ridotto a ditta familiare peraltro sequestrata da due donne meridionali, Manuela Marrone e Rosi Mauro. Strana nemesi, non c'é che dire...””””
Essere leghista è un martirio.
Ultima modifica di jotsecondo; 24-06-11 alle 13:08
O si taglia o il caos
Governo Italiano - Rassegna stampa
dall'articolo della Stampa risulta che solo 10 deputati su 59 erano a favore di Reguzzoni.
Tempi duri per il Cerchio Magico.
O si taglia o il caos
> Reguzzoni: «La Lega è unita, c'è solo Bossi e io sono un bossiano integralista»
ancora un paio di elezioni e avra' ragione.
Ma per ora....mi chiedo come puo' un individuo appartenente a un popolo tutto sommato intelligente, istruito e abituato alla democrazia, pronunciare queste parole senza ridere e/o vergognarsi? Ci dev'essere qualche difetto genetico che trasforma certe persone in automi con l'unica aspirazione di prostrarsi davanti a un Capo? E' una questione psichiatrica? Oppure sotto sotto Reguzzoni pensa anche lui che Bossi sia un vecchio bavoso e senile, ma sa che piu' lo esalta e piu' riceve potere?
Ultima modifica di Freezer; 24-06-11 alle 16:55
Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .
Dal mio intervento 67 su Pontida.
La base leghista è stufa e prima che venga ricompattata sarebbe facilmente conquistabile da un qualche movimento serio.
Ma quando si parla di cose serie i frustrati purtroppo galleggiano...
Salvo svegliarsi quando è tardi ed imprecare.
Troppo facile.
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.