da Indizi pesanti su un complotto contro Berlusconi | Euro-Holocaust
Sulle foto alterate da Villa Certosa: cosa c'è dietro?
Premessa - Il 9 giugno scorso è andata in onda una puntata della nuova trasmissione de La7, intitolata Complotti, dedicata in parte alla morte di Joerg Haider [articoli dell'11 ottobre 2008 e del 15 ottobre 2008 (1, 2 e 3)]. Ad un certo punto, viene ricordata la questione della presunta ubriachezza di Haider la sera stessa della morte. Come ricorderete, le prime testimonianze non citavano particolari che facessero pensare ad un eccesso di alcol. I mezzi di comunicazione in lingua tedesca subito dopo fecero circolare una registrazione radiofonica effettuata proprio quella sera, in cui la voce di Haider sembrava essere quella "allegra" di chi può aver ecceduto con gli alcolici.
Ma la registrazione era un falso. La voce e le parole erano, sì, quelle di Haider, ma il tono era stato alterato digitalmente in maniera da renderlo tale da far pensare ad un ubriaco. La registrazione autentica mostra, in realtà, un Haider allegro, ma in maniera normale, come ci si aspetta che sia un leader politico carismatico in un locale, attorniato da amici e simpatizzanti.
I mezzi di comunicazione in lingua tedesca non chiesero scusa per la falsificazione, evidentemente ordita scientemente, in maniera da gettare discredito sull'uomo politico. Il sistema di potere mass-mediatico non venne messo in discussione. Ancora adesso ci si accontenta delle versioni ufficiali (quelle che liquidano, come hanno fatto i magistrati austriaci immediatamente, il tutto come incidente, senza riguardi per una persona così in vista. Quelle stesse che, come il corpo del morto è stato subito trattato in maniera da impedirne future autopsie, continuano a chiacchierare di fatti privati e di voci, senza prove di alcun tipo).
L'avvertimento oscuro di D'Alema - Haider lo si è ucciso in una maniera tale che si potesse sfruttare un precedente sistema di diffamazione (tentando di annullarne il corpo e il ricordo, quindi). E' un vecchio gioco, che necessita di giocatori capaci, smaliziati, cinici e pericolosi.
E' quanto sta avvenendo ora con Silvio Berlusconi (con tutto che i punti oscuri della vicenda Berlusconi sono molti più di quelli attribuibili ad un Haider). Con quali esiti? E' iniziato con chiacchiere, curiosamente sposate anche da una parte della controinformazione (vero Comedonchisciotte?), la cui consistenza sfugge (poi, Veronica Lario, ora come ora, non si è capito che volesse. Ad essere moderati...). Si è innescato un processo mass-mediatico fatto di pettegolezzi e null'altro. Si sono aggiunte poi le famose foto dalla Sardegna. Tutto per dire che, non solo a Berlusconi piacciono le donne (lo si sapeva già), ma che forse gli piacciono in "varie salse", non tutte lecite o moralmente accettabili.
Massimo D'Alema (quello che allegramente si accodò agli Americani per trasformare il Kosovo in quello che sappiamo: una regione in cui si sta svolgendo, nell'indifferenza di tutti, ONU in primis, il genocidio dei serbi) ora avverte l'opposizione che bisogna attendersi delle "scosse" (non definite), lasciando intendere un qualche passaggio di potere. Gioca usando la retorica dell'"opinione pubblica internazionale", la quale non esiste, consistendo in realtà in giornali e giornalisti ben precisi, pagati da ben precisi gruppi economici e con un pannello limitato di opinioni spendibili. Nonostante l'opposizione abbia meno voti rispetto all'aprile 2008, dopo le europee e le amministrative 2009, secondo D'Alema avrà la possibilità di riprendersi il potere. Ovviamente perché questo avvenga, serve che, dopo la costruzione della diffamazione, Berlusconi venga "ucciso" (come avvenuto con Haider). Non necessariamente ucciso materialmente, ovvio...
Le foto alterate da Villa Certosa - Il parallello con Haider funziona anche per un'altra ragione, fondamentale. Alcune foto dalla villa sarda di Berlusconi, soprattutto le foto più scottanti, difficilmente sono frutto del fotografo Antonello Zappadu.
Analisi di alcune foto (alterate) da Villa Certosa (dal sito Seeinside)
Come riporta l'autore dell'analisi, tali foto hanno due elementi che ne minano la credibilità, ossia il fatto che siano state fatte in un punto irragiungibile da Zappadu e che in parte siano state digitalmente alterate [vedere anche alcune considerazioni dell'autore dell'analisi].
Aggiungiamo anche noi alcune considerazioni ulteriori:
* Foto 1: alle considerazione fatte sul sito Seeinside, aggiungiamo che, poco sotto il sesso dell'uomo fotografato (l'ex premier ceco Mirek Topolanek, che subito ha avvertito della manipolazione fotografica) c'è una strana sfumatura, come un lavoro in Photoshop realizzato male (forse per modificare l'aspetto del sesso dell'uomo?). Inoltre, tutta la colonna dietro l'uomo è curiosamente sbilenca, come se si fosse intervenuti pesantemente, in fase di intervento digitale, alterando anche lo sfondo. Tale sfondo, in particolare la colonna, nella Foto 2, presa ad una distanza simile, risulta, invece, "pulito", senza superfici sbilenche o colori pasticciati.
* Foto 5: quanto viene detto su Seeinside è perfetto. Ci viene il dubbio, però, che un minimo di intervento sia stato fatto anche sulla distanza tra i due corpi. La ragione sono il braccio destro della figura a sinistra e il sinistro della figura a destra. I due bracci sembrano quasi fusi. Non è chiaro se ciò sia dovuto alla distanza e alla prospettiva, ma viene il dubbio che, forse, i due corpi siano stati anche avvicinati. Di conseguenza, le macchie sulla schiena della figura a destra avrebbero una doppia funzione: quella, già citata su Seeinside, di femminilizzare un corpo maschile e, inoltre, mascherare l'alterazione digitale della distanza stessa.
Veniamo alle nostre considerazioni su tali foto. Che significa che tali foto siano frutto non di un lavoro fotografico impertinente, ma prodotti (alterati) a partire da registrazioni irragiungibili ai cittadini comuni?
Facile immaginarlo. Dopo l'entrata in scena di Zappadu, si è giustamente parlato di buchi nella sicurezza del Presidente del Consiglio.
Quei "buchi" si chiamano probabilmente servizi deviati.
Chi può aver potuto accedere a telecamere o altri mezzi di video-foto-registrazione, interni alla villa, scegliere alcune immagini (colpendo, inoltre, anche un politico straniero, in modo da dare anche un messaggio trasversale del tipo: "chi si accompagna con Tizio..."), selezionarle, portarle altrove e alterarle, in maniera da usarle al momento opportuno?
Oltre a questo intervento di alcuni personaggi dei servizi segreti, c'è, naturalmente, il gran circo mediatico internazionale. Il gran circo non ha controllato le foto, le ha usate nel modo che sappiamo e con i toni che sappiamo.
Questa si chiama sovversione. Non è "libera informazione", ma il suo esatto opposto. La sovversione operata da potentati economici non ha alcunché a che fare con la "libertà", ma con la creazione di un panorama artificiale, ad uso di alcuni (e qui Berlusconi, con i suoi trascorsi imprenditoriali, non ha, paradossalmente, nessun anti-virus. Sta subendo il mondo-artificio che, in parte, ha contribuito a creare).
Su questo riflettano soprattutto gli elettori del PDL (e magari anche gli altri, se vorranno), che ancora perdono tempo a baloccarsi con certe idee del sette, otto e novecento. Se realmente tenete alla libertà (quella vera) serviranno grossi sacrifici (cominciando col far fuori, non i politici regolarmente eletti, ma quei settori dello Stato e della vita pubblica, nemici del bene pubblico nazionale).