Originariamente Scritto da
Cuordileone
Schopenhauer pensava che ideali e programmi siano determinati non da motivazioni razionali, ma da diversi orientamenti della volontà, i quali spingono poi gli uomini fino a ingannare se stessi e a rimanere prigionieri delle proprie illusioni.
Questo mi sembra vada ad allacciarsi con alcune discussioni che abbiamo intrapreso, come quella sullo scetticismo, o con quell'altra, precedente, dove praticamente tutti voi (laicisti) dicevate di pensare che "nulla per voi può essere certo al 100%".
Nel momemto in cui prendete coscienza dell'impossibilità di sapere, e quindi non cadete nel tranello del razionalismo, mi chiedo, come riuscite a conciliare questo enorme fardello con la vostra vita?