Claudio Fava (Sel) : "Bersani è stato ingenuo ad aprire a Berlusconi"

[SteCompagno]

Claudio Fava: Bersani è stato ingenuo ad aprire a Berlusconi
Lunedí 27.06.2011 12:23 di Tommaso Cinquemani



"Aprire a Berlusconi mi sembra una ingenuità. Sulla legge elettorale, ad esempio, le proposte fatte non saranno mai accolte dal presidente del Consiglio. Non credo che ci sia disponibilità da parte sua di rivedere il quadro attuale". Così Claudio Fava, Coordinatore della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà , commenta con un'intervista ad Affaritaliani.it, le recenti aperture di Bersani a Berlusconi e il riposizionamento al centro di Di Pietro. "Il leader dell'Idv fa una cosa che gli è abbastanza congeniale: da un lato torna a usare un linguaggio prudente, bassista, moderato e dall'altro cerca di ricollocare se stesso. Si sente un po' stretto, i consensi calano e lui che è un vecchio animale politico cerca una via d'uscita". E su possibili alleanze con l'Udc: "In questi casi non sono certo i perimetri fissati su un foglio di carta a fare la politica"

Sembra che al Centrosinistra ci sia uno spostamento verso aree più "centriste". Ne sono segnali la creazione dell'Idv moderata e le aperture di Bersani a Berlusconi su temi come la legge elettorale e le intercettazioni.
"Aprire a Berlusconi mi sembra una ingenuità. Sulla legge elettorale, ad esempio, le proposte fatte non saranno mai accolte dal presidente del Consiglio. Non credo che ci sia disponibilità da parte sua di rivedere il quadro attuale. La sua speranza è piuttosto quella di andare il più tardi possibile al voto e con una legge che gli permetta di nominare i deputati che vuole lui".

Crede che Bersani sia caduto in una trappola tesa da Berlusconi per allontanare l'attenzione da faccende più pericolose per il governo?
"La politica è un gioco di fioretto. In questo momento, visto che il governo Berlusconi non cade, c'era la necessità di riempire le cronache politiche con notizie che fanno titolo e allora si sono inventati un dibattito sulla legge elettorale. Ma credo che alla fine di tutte queste discussioni non verrà fuori nulla e si andrà al voto con questa legge".

Si spiegano solo in quest'ottica tali movimenti politici?
"C'è un ansia tattica di riposizionarsi, di rideterminarsi. In Italia c'è un fatto nuovo: ci sono nuove forme di protagonismo sociale e civile per cui i segretari sono un po' in fibrillazione. Cercano di andare in prima pagina anche muovendo pedine, tentando di spostare le proprie truppe da un angolo all'altro del quadrilatero. Ma le cose significative sono accadute con le Amministrative e i referendum e mi sembra che la politica faccia fatica a prenderne atto".

Di Pietro ha fondato una Idv2, una 'Italia dei Valori moderata'. A cosa bisogna imputare questa svolta? Magari al tentativo di Di Pietro di smarcarsi da partiti simili, come i grillini o Sel, per andare al centro e trovare nuovo spazio?
"Di Pietro sta tornando alle origini della propria vocazione politica. E' un moderato e il suo è un partito moderato. In questo spostamento vedo una necessità tattica: sta cercando di ridefinire funzione e ruolo dell'Idv alla luce di ciò che è accaduto".

In che senso?
"C'è una presenza di soggetti politici che fino a ieri erano marginali e che oggi dettano l'agenda politica, impongono il ritmo della marcia: penso ai lavoratori della Fiat, agli studenti, ai giovani precari, al popolo dei referendum, ai comitati di battaglia civile. Devo dire che anche a Sinistra c'è un recupero di proposta, di forze, di dignità che sono cosa ben diversa dalle macerie che ci avevano consegnato le elezioni politiche di tre anni fa. Di Pietro fa una cosa che gli è abbastanza congeniale: da un lato torna a usare un linguaggio prudente, bassista, moderato e dall'altro cerca di ricollocare se stesso. Si sente un po' stretto, i consensi calano e lui che è un vecchio animale politico cerca una via d'uscita".

E in tutto questo stravolgimento politico Sel come si pone?
"Noi non ci riposizioneremo. Abbiamo una linea coerente e definita che teniamo da quando siamo nati. Siamo per una Sinistra forte, di governo, in un Centrosinistra che sia una alternativa per il Paese. Siamo perché le primarie siano un grande momento di democrazia, di partecipazione e di responsabilità. In quest'ottica il compito dei segretari non è quello di chiudersi in una stanza a stilare un programma, ma dare ascolto alle cose che il Paese ha da dire".

Il Centrosinistra finisce con l'Idv o arriva fino all'Udc?
"In questi casi non sono certo i perimetri fissati su un foglio di carta a fare la politica. Ma è la politica a definire il perimetro. Ci sono dei punti che devono tenere insieme questo Centrosinistra. Se sui beni pubblici, se sull'acqua e sulla scuola la pensiamo allo stesso modo ben venga. Possiamo parlare di questioni come il contratto nazionale collettivo di lavoro o di alcuni principi etici da riportare al centro della politica. Sono questi i temi che definiscono nella materialità della politica il perimetro che tiene insieme i partiti".

Claudio Fava: Bersani è stato ingenuo ad aprire a Berlusconi - Affaritaliani.it

Ottima intervista.

[Con la Fiom]

Ottima intervista.

Vero, non a caso preferisco Fava a Vendola perché quanto meno parla chiaro ed è più coerente. Il fatto è che son parole destinate a restare lettera morta. Non so se si è capito, ma ora che il popolo si sta spostando a sinistra, il centrosinistra sta reagendo spostandosi a destra. Come sempre del resto.

[MaRcO88]

Vero, non a caso preferisco Fava a Vendola perché quanto meno parla chiaro ed è più coerente. Il fatto è che son parole destinate a restare lettera morta. Non so se si è capito, ma ora che il popolo si sta spostando a sinistra, il centrosinistra sta reagendo spostandosi a destra. Come sempre del resto.

:giagia:

[SteCompagno]

Vero, non a caso preferisco Fava a Vendola perché quanto meno parla chiaro ed è più coerente. Il fatto è che son parole destinate a restare lettera morta. Non so se si è capito, ma ora che il popolo si sta spostando a sinistra, il centrosinistra sta reagendo spostandosi a destra. Come sempre del resto.

ma infatti se io mi sono spostato su Sel è proprio perchè c'è gente come Fava
che tra l'altro ricordo a tutti che quando è stato europarlamentare per i Ds nel gruppo del Pse è stato uno dei più attivi e più operosi (alzi il + attivo)
basta pensare che leggevo che adesso quel primato ce l'hanno gli europarlamentari leghisti iango:

sul resto spero non sia come dici tu, però il rischio lo vedo anch'io e mi dispiace moltissimo, il centro-sinistra sta sbagliando tutto, non ha capito niente dei referendum e delle amministrative

è anche per questo che secondo me le primarie potrebbero essere significative (anche se come strumento non le ho mai apprezzate, non per le leadership di partito questo è poco ma sicuro, sul candidato premier è gia diverso), certo se si limitano ad uno scontro tra chi è + moderato e chi + radicale, chi piace di più ai cattolici e chi meno e non sui contenuti veri, beh è inutile farle.