Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
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    Predefinito Iniziata la campagna anti Veneta di libero

    Allego articolo su libero.it secondo cui i Veneti sono dei ladri come i meridonali Laborioso o lazzarone: il doppio Veneto come l'Italia - Veneto, Libero, Francesco Specchia, Matteo Mion, tangenti, Rovigo, Venezia, Treviso, Belluno, Lega - Libero-News.it
    Articolo della serie "tutto il mondo è Paese volemmuce bene, W l'italia".

    Fatta dai bastardi di Libero e da tutta quella schiatta di vermi (superpagati e prezzolati) secondo cui "tutto è normale": la raccomandazione è prassi (dobbiamo farcene una ragione, noi "siamo fatti così", non siamo come gli anglosassoni . siamo una sorta di cialtroni genetici e irrecuperabili -).

    Ovviamente sono tutte cazzate e menzogne.

    Allego al proposito un articolo relativo alla cancellazione delle false pensioni di invalidità nelle diverse regioni da cui si evince che i Veneti (e i Padani) non sono imbrgolioni e ladri senza dignità come i meridionali.

    Fatto salvo che un Veneto che imbroglia, comportandosi come i merdionali senza onore dignità e sporchi, va punto non come i meridionali ma di più.

    Falsi invalidi, ritirata una pensione ogni dieci: la metà dei "furbetti" in Campania e Sardegna - Interni - ilGiornale.it del 02-03-2011


    Noi dobbiamo difendere il nostro Spirito, la nostra "Anima" che ci deriva dalla Tradizione, dal sangue e dalla Forza di Genti come i Celti Carni, i Longobardi, la Patria del Friuli, la Repubblica di Venezia, il Bene portato dai nostri emigranti in Brasile, Australia,.., dove il temine "polenta" è diventato sinonimo di "tenace", "forte" (non di scansafiche e mafioso, cialtrone, cafone e lazzarone) se ci italianizziamo (ci "teronizziamo") una indipendenza è assolutamente inutile.

    E non ci resta nulla da trasmettere alle nuove generazioni o da conservare.

    Se noi ci comportiamo come i medionali (senza onore, senza dignitò, senza coraggio, fregandosene di tutto e di tutti, pensando solo a soddisfare porci comodi e istinti bestiali) distruggiano noi stessi.
    Non è vero che "siamo tutti uguali!, non è vero che "tutto il mondo è paese". Chi sostiene questo è un vigliacco di merda che uccide i deboli (cioè un italiano).Chi sostiene che la raccomandazione è prassi per cui è giusto (ci dobbiamo rassegnare) che un medico che non sa un cazzo curi la nostra Gente, è un pezzo di merda, vigliacco e bastardo (ribadisco: un italiano, di quelli che sventolano il tricolore per il 150 esimo). Perchè chi paga non sono i quadri di "libero" (che si pagano i migliori medici) chi viene danneggiato è la Nostra Gente onesta che lavora come una bestia per guadagnare poco e non può permettersi i medici privati.

    Noi non siamo come i terroni, noi non siamo come gli italiani. I dati macroeconomici sono lì a dimostrarlo. C'è il rischio che lo diventiamo. Che diventiamo meno che biestie.
    Teniamo duro. Parliamo in Friulano, parliamo in Veneto. Non aiutiamo i meridionali. Non appoggiamo in nessun modo gli italiani.
    Ultima modifica di kappa; 30-06-11 alle 11:03
    Europeo, Veneto - Friulano, Longobardo. Non italiano

  2. #2
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    Predefinito Rif: Iniziata la campagna anti Veneta di libero

    E' inevitabile che il malcostume del sud abbia contagiato anche il nord... è pieno di terroni!!!
    Se i dipendenti pubblici del nord sono fancazzisti come quelli del sud, è perchè al 90% sono terroni.
    Se al nord c'è la criminalità organizzata come al sud, è perchè ce l'hanno portata i terroni.
    Se al nord ci sono i falsi invalidi come al sud, molto probabilmente saranno terroni!!
    Il paradosso è che prima ci riempiono di merda e poi ci accusano di puzzare....
    Ultima modifica di kappa; 30-06-11 alle 11:49

  3. #3
    tra Baltico e Adige
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    Predefinito Rif: Iniziata la campagna anti Veneta di libero

    Ieri sera il sindaco di mogliano Veneto diceva che il suo piccolo comune versa a quella fogna di roma cento milioni di euro di IRPEF, a questa cifra manca l'IVA e la tassa che lo stato incassa su ogni litro di carburante dei moglianesi, a che cifra astronomica arriviamo? ebbene quella prostituta di roma rimanda a Mogliano tre milioni, dico tre milioni su probabilmente 200 milioni di euro che mogliano si vede estorcere dagli italiani, e i giornali ne parlano? ci dicono che indecente furto subiamo? ricordati, una fogna come questo paese non rimane in piedi senza il determinante aiuto dei media.



  4. #4
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    Predefinito Rif: Iniziata la campagna anti Veneta di libero

    Citazione Originariamente Scritto da kappa Visualizza Messaggio
    E' inevitabile che il malcostume del sud abbia contagiato anche il nord... è pieno di terroni!!!
    Se i dipendenti pubblici del nord sono fancazzisti come quelli del sud, è perchè al 90% sono terroni.
    Se al nord c'è la criminalità organizzata come al sud, è perchè ce l'hanno portata i terroni.
    Se al nord ci sono i falsi invalidi come al sud, molto probabilmente saranno terroni!!
    Il paradosso è che prima ci riempiono di merda e poi ci accusano di puzzare....
    Preoccupa il 10% dei Padani terronizzati. Dai meridionali non si può pretendere altro.

    Prevalentemente non siamo "terronizzati". ma più restemo in questa cloca di italia, tanto maggiore sarà il numero di "convertiti al modo di vivere italiano".

    L'unica forma di difesa penso sia attaccarsi alle nostre radici: i Veneti "emigrati" (ma il termine più corretto sarebbe "esiliati", in quanto costretti ad andarsene dagli italiani) nello stato di Santa Catarina erano stati di fatto mandati lì per ucciderli.
    Un brano relativo ai Veneti - e non solo - emigrati a Rio Grande do Sul-

    RIO GRANDE DO SUL SERAFINA CORREA
    Francesca Massarotto, autrice di “Brasile per sempre spega chi sono gli abitatori del Rio grande do Sul in “Donne Venete in Rio Grande do Sul”, un racconto che descrive le esperienze comuni di migliaia di donne, partite dal Veneto con la loro famiglia o con i rispettivi mariti, per trasferirsi nel grande territorio della Serra Gaùcha.
    Una storia “al femminile”, che risale al flusso migratorio di circa 3 milioni di poveri Veneti, che dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino agli anni Cinquanta-Sessanta raggiunsero il Brasile alla ricerca di un lavoro. Al Rio Grande do Sul, la maggior parte chiedeva lavoro e libertà (all’epoca era ancora foresta vergine) per costruire la prima baracca di legno, scavare un pozzo per l’acqua e iniziare il disboscamento del terreno, in gran parte collinoso per le prime coltivazioni.
    Qui di seguito, alcune sezioni del libro:
    a) Viaggio nel tempo: Dopo la liberazione degli schiavi neri, nel 1871 sotto l’imperatore Pedro II, con la garanzia della libertà ai nuovi nati da donne schiave, in Brasile occorrevano persone disposte a lavorare sia per la coltivazione del caffè come per la trasformazione di una parte delle vaste foreste degli Stati del Sud in territori agricoli. Nello Stato del Rio Grande do Sul, giunsero per primi i tedeschi ed i portoghesi che occuparono i terreni più irrigati e pianeggianti, mentre le prime colonie italiane sorsero a Conde D’Eu e Dona Isabel, che poi si chiamerà Bento Gançalves. La maggioranza dei primi 729 italiani, arrivati fra il 1859 e il 1875, proveniva dall’Argentina e da Montevideo. Ma con l’inizio dei flussi dal Veneto, si formarono i comuni di Garibaldi, Fundos de Nova Palmira, chiamata in seguito Colonia Caxias, Silveira Martins. Nel 1878, sorse Nova Trento, chiamata poi Flores da Cunha, e successivamente: Erexim nel 1880, Veranopolis nel 1885, Antônio Prado ed Encantado nel 1888, Nova Bassano 1924 e Serafina Corrêa nel 1930. Dei 10 milioni di emigrati europei, arrivati in Brasile dal 1870 al 1930, 83 mila si stabilirono nelle colonie del Rio Grande do Sul già nel 1900.
    La ricerca di Francesca Massarotto si svolge in una zona simile ai territori collinari del Triveneto. Lasciata Porto Alegre e attraversati i municipi formati dalle prime colonie tedesche (Sâo Leopoldo, Nova Hamburgo, Nova Petropolis), la giovane percorre 150 chilometri in corriera per raggiungere alcuni dei comuni della regione coloniale italiana, distesi lungo la Serra Gaùcha. Primo tra questi, Bento Gonçalves, sarà il punto di riferimento per la sua indagine, Farroupilha (all’origine “Nova Vicenza”, dal nome del primo insediamento vicentino), Garibaldi, Carlos Barbosa, Caxias do Sul, Nova Padua, Veranopolis e Nova Prata. Il 54% degli abitanti del territorio è di origine veneta; il 7 per cento proviene dal Trentino e il 4,5 per cento dal Friuli. In questa “Merica”, per tanto tempo disabitata e immersa nella foresta subequatoriale, si svolgono epopee e singolari esperienze di vita ricche di risvolti storici e psicologici, dalle quali emerge l’apporto delle donne venete: la loro continua speranza in un futuro migliore, la loro forza d’animo nel momento dell’abbandono della terra natia; il sacrifico nell’affrontare le conseguenze d’emigrazione; i disagi del viaggio su vecchie navi a vapore; la forza d’animo nel porsi, una volta raggiunta la nuova Patria, accanto ai genitori o al loro uomo, per iniziare una nuova vita, partendo il più del nulla. b) Donne in casa e nella colonia: Partendo dalle terre venete, questi nostri connazionali portarono oltre oceano i loro valori, le credenze religiose, i modelli di vita, la lingua e le tradizioni. Le donne arrivarono con i primi emigrati, anche se in numero ridotto. Erano, comunque, giovani forze: il 67% aveva tra i 20 i 40 anni, capaci quindi di svolgere i lavori più faticosi nei campi. Si sposavano all’età di 23 anni e ogni famiglia aveva in media 8 figli: ma le difficoltà e le precarie condizioni del viaggio e dell’insediamento nel territorio causava la morte del 30% dei figli prima dei 10 anni c) Le memorie al femminile: I ricordi tramandati da alcune donne d’origine veneta spiegano i motivi della partenza dalla terra natia dei loro padri, come la povertà e la mancanza di lavoro; le speculazioni e gli inganni subiti; il viaggio in nave dal porto di Genova a Rio de Janeiro che durava oltre un mese in condizioni disumane. Sono esperienze così laceranti, che la maggior parte delle donne le ha rimosse dalla mente. Molte poi le testimonianze sugli arrivi nei porti di Rio de Janeiro, di Porto Alegre e nelle colonie venete; sulle prime difficoltà per sistemarsi nei primi alloggi improvvisati: dai barracao alle prime case di legno con un piccolo orto. Segue, infine, l’evoluzione culturale e sociale dei tanti emigrati.


    Siamo stati una nazione per migliaia di anni. Abbiamo combattuto imperi (Austro Ungarico e Ottomano) e quando siamo emigrati abbiamo fatto questo.

    E poi mi si viene a dire che "siamo italiani?

    Storie analoghe le hanno gli altri Popoli Padani. Ricordamocelo e non terronizziamoci.
    Certo che se queste cose le insegnassero a scuola invece delle stronzate sulla cultura itagliana, forse ci terronizzeremo meno (e ci sarebbero dei gran bei falò delle bandiere tricolore).
    Ultima modifica di kappa; 30-06-11 alle 15:27
    Europeo, Veneto - Friulano, Longobardo. Non italiano

  5. #5
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    Predefinito Rif: Iniziata la campagna anti Veneta di libero

    Citazione Originariamente Scritto da Tyr Visualizza Messaggio
    Preoccupa il 10% dei Padani terronizzati. Dai meridionali non si può pretendere altro.

    Prevalentemente non siamo "terronizzati". ma più restemo in questa cloca di italia, tanto maggiore sarà il numero di "convertiti al modo di vivere italiano".
    Il 10%?! Sei un ottimista?! hefico:

  6. #6
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    Predefinito Rif: Iniziata la campagna anti Veneta di libero

    Citazione Originariamente Scritto da kappa Visualizza Messaggio
    Il 10%?! Sei un ottimista?! hefico:
    Anche di più, una volta superata la soglia (inferiore al 50%) è finita. Tutti vogliono farsi mantenere (o lavorare poco e guadagnare molto). Risultato: Verona come napoli (immondizie, camorra, Veronesi che espongono figli alle telecamere ululando di dolore), Milano come Palermo ("nulla ho visto", "nulla so'", "la mafia non esiste, l'italia è un grande paese"). Vivere rubando falsi sussidi, conservando la droga per i camorristi, vendendo sigarette di contrabbando, vivendo in case abusive. Sottomessi al ras mafioso locale. Un bel posto per vivere, ancor di più per far crescere i figli. Con le ragazzine Venete o Lombarde che, al pari delle donne do sud, si faranno belle per sposare "o cammorrista" (l'omo vero). Educheremo i figli secondo la cultura merdionale: chi lavora è un debole un uomo da nulla, il mafioso, che non fa un cazzo tutto il giorno e ruba i soldi a chi lavora (pizzo: o paghi o ti faccio male) è un vero uomo, PERCHE' USA LA VIOLENZA. AAAAAH LA GRANDE CULTURA DO SUD. AAAAAAAH, IL GLORIOSO POPOLO DO SUD: IL VALORE PERSONALE E' PROPORZIONALE AL LIVELLO DI VIOLENZA CHE UNA PERSONA ESPRIME MA SOPRATTUTTO MONETIZZA.
    VIVA O SUD, GRANDE TERRA. GRANDE CULTURA, MA SOPRATTUTTO GRANDE POPOLO.
    La cultura della grandi nazioni: il katanga, il Brurundi, le tribù talebane.
    Dispiace per quegli arretrati dei Tedeschi, degli Inglesi, degli Svizzeri, ......
    che vivono in postacci di merda.
    Mica come Napule. Il profumo de Napule..............
    AAAAAH, SO' ITALIANO. W O SUD, W POL, W L'ITALIA.
    YouTube - ‪Media Markt spot in italiano‬‏

    YouTube - ‪Spot Olandese sugli Italiani‬‏
    Ultima modifica di Tyr; 30-06-11 alle 16:15
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  7. #7
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    Predefinito Rif: Iniziata la campagna anti Veneta di libero

    Citazione Originariamente Scritto da Tyr Visualizza Messaggio
    Anche di più, una volta superata la soglia (inferiore al 50%) è finita.
    Beh... non so come siete messi voi a Verona, ma qui a Milano siamo ben oltre "la soglia"!!! iango:

  8. #8
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    Predefinito Rif: Iniziata la campagna anti Veneta di libero

    Citazione Originariamente Scritto da kappa Visualizza Messaggio
    Beh... non so come siete messi voi a Verona, ma qui a Milano siamo ben oltre "la soglia"!!! iango:
    Io risiedo in Friuli. Il discorso è semplice: se il lavoratore autonomo lavora "2" e guadagna "1" non può mantenere una pubblica amministrazione che lavora "1" e guadagna "3".

    In Friuli siamo al paradosso che una infermiera, inviata dall'ass, a fare le iniezioni a domicilio costa di più al paziente di una infermiera pagata in privato.

    O di un centro Alzheimer sovvenzionato da comune e regione che chiede, ai parenti degli ospiti, cifre doppie rispetto a quelle di case di riposo convenzionate.

    I docenti pubblici si lamentavano che non c'erano fondi per i corsi di recupero estivi: i docenti erano pagati 50 euro l'ora. Io ho insegnato nelle scuole private a 13,33 euro l'ora.

    La pubblica amministrazione italiana è un buco nero, sosteerla è impossibile.
    Ultima modifica di kappa; 01-07-11 alle 15:48
    Europeo, Veneto - Friulano, Longobardo. Non italiano

  9. #9
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    Predefinito Rif: Iniziata la campagna anti Veneta di libero

    Lo diceva anche il grande critico musicale Quirino Principe che il sud avrebbe tirato nel baratro tutto il resto iango: :gratgrat: .
    Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .

 

 

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