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Bèrghem
La riforma incompiuta: addio alle gare per il trasporto regionale
La riforma incompiuta: addio alle gare per il trasporto regionale - Il Sole 24 ORE
La riforma incompiuta:
il sistema dei trasporti italiano, dopo una timida apertura alle liberalizzazioni, vira di nuovo decisamente verso i monopoli. Dal trasporto locale alle ferrovie fino agli aeroporti con il blocco degli slots. Niente più concorrenza per i treni dei pendolari, per i bus, i tram e le metropolitane, si torna agli affidamenti diretti di Comuni e Province alle aziende pubbliche di loro proprietà. Con la concorrenza se ne vanno una maggiore efficienza delle imprese, una migliore gestione dei costi e dei ricavi, l'attenzione al cliente e alla qualità del servizio. Se anche la Camera confermerà nella stesura attuale il disegno di legge 1195 sullo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese appena licenziato dal Senato la legge di riforma del 1997 che apriva il mercato, la 422, verrà in pratica cancellata.
A spazzare via la liberalizzazione, spostando le lancette del tempo indietro di 12 anni, ci ha pensato l'
emendamento dei senatori Cursi e Vetrella del Popolo della Libertà, che non solo
riordina in senso restrittivo della concorrenza il sistema ferroviario - i treni dei pendolari e la lunga e media percorrenza - ma abolisce l'obbligo di gara anche per le Spa pubbliche che gestiscono le reti di bus urbane ed extraurbane. Così il «capitalismo municipale» si riappropria saldamente del settore e soprattutto di tante poltrone da coprire e nomine da fare.
Pur rimasta in larga misura sulla carta la sola «paura» dell'apertura del mercato aveva indotto le aziende a recuperare efficacia ed efficienza e a mettere sotto controllo i costi: ora questa spinta virtuosa viene meno e l'Italia, che aveva fatto da battistrada alla liberalizzazione, si ritira nelle retrovie recependo la parte più arretrata del Regolamento europeo 1370 del 2007. Senza che ce ne fosse obbligo alcuno.
Quanto a Trenitalia le viene garantito un contratto di servizio minimo con le Regioni di sei anni, rinnovabili per altri sei: per 12 anni i treni locali andranno in monopolio all'azienda delle Fs. E con il Ddl 1195 anche il «servizio universale» verrà blindato, mettendo limiti all'ingresso di nuovi operatori. (M.Piv.)
22 maggio 2009