MASSA. «È vergognoso vedere come lentamente ma inesorabilmente questa città sta scivolando in basso». J'accuse firmato dal consigliere del Pdl Stefano Caruso. Il motivo del suo intervento è la vicenda Carc e via Stradella. «Inutile ripetere le disastrose situazioni economiche delle partecipate; inutile rimarcare il degrado che avvolge la città; inutile sottolineare come la stazione, persa anche l'ultima edicola presente in zona si troverà ad essere peggio di quella di un paese delle montagne africane; inutile leggere ancora delle polemiche contro il delegato Vullo, cui esprimo la mia massima solidarietà, quando l'intento globale ed il disegno messo in campo da chi amministra è quello di non volere assolutamente creare spazi per i giovani se non quelli politicizzati dei centri sociali», continua l'azzurro. E spiega tutto il suo malessere: «Ma è utile, proprio legandomi a quest'ultimo argomento dei centri di aggregazione, porre all'attenzione della città il rischio cui stiamo andando incontro: la libertà di infrangere le regole. Si è letto sulla stampa della condanna dei Carc che hanno abusivamente occupato un fondo del comune in via Stradella ad una semplice sanzione in quanto l'amministrazione, forte con i deboli, ma debole contro chi deve rispettare le leggi ed appartiene allo stesso credo politico, si è riservata di costituirsi parte civile in un prossimo futuro». E Caruso conclude: «L'intendimento, che non vorrei passasse come prassi consolidata, è quello di lasciare le cose come stanno, accontentandosi di una vittoria di Pirro, ma di fatto lasciando le cose come stanno con i locali occupati abusivamente. Chiediamo che il rispetto delle regole sia valido per tutti e non appannaggio di pochi, e che quel fondo venga sgomberato; ma soprattutto chi ha voglia di fare associazionismo non si limiti a fare cortei solo per inneggiare alla minaccia di un ritorno di qualcosa che non c'è più, ma faccia come gli altri: rispetti la legge. Altrimenti il sindaco sarà il
primo legittimante di uno stato di assoluta anarchia e di mancata applicazione delle norme».
«Con i Carc c'è stata una vittoria di Pirro» | Il Tirreno