Le regole generali sono il principio di non aggressione.Mi sembra ci sia un po di confusione.
Nell'articolo è descritto "l'inventore", che creando per primo un ritrovato che non esisteva vi esercita sopra per un certo tempo (in genere venti anni) il diritto di proprietà intellettuale.
Quindi esiste già una forma di tutela (la proprietà intellettuale non è alienabile) a che chiunque "innova" esercita il diritto sull'innovazione.
E giustamente questa tutela è una molla potente di progresso.
Invece "l'Imprenditore" è una persona che organizza il lavoro del prossimo in funzione di una attività economica.
Quindi per definizione l'imprenditore:
- usufrisce delle reti e infrastrutture (se apro una bottega di fabbro non è che devo costruire una diga per produrmi la corrente, una strada per distribuire i miei ferri di cavallo e un ospedale per quando mi pesto il ditone...)
- usufruisce della preparazione scolastica e professionale di quelli a cui "organizza il lavoro" (non è che li trova analfabeti e gli deve insegnare a leggere e scrivere)
- usufruisce delle leggi, delle forze dell'ordine, delle forze armate (non è che deve mantenere i Bravi come al tempo di Don Rodrigo per difendere la bottega, e nemmeno si deve dotare di carri armati e bombardieri...)
Insomma l'imprenditore vive nel contesto sociale e quindi deve rispettarne le regole generali, contesto plurimillenario che c'era prima che lui "intraprendesse" e che ci sarà dopo la sua dipartita.
Se a uno non gli piace e vuole vivere in splendida solitudine senza dover rendere conto a nessuno gli tocca andare in luoghi deserti e selvaggi dove esercita tutti i diritti naturali che vuole, finchè non se lo mangiano.