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Discussione: Attacchi di Oslo

  1. #101
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    David Parenzo è ebreo.
    Me lo ricordo quando era a Telenuovo: leggeva le mail ad una trasmissione di politica, come una valletta qualsiasi.
    Il presentatore (Mario Zwirner) aveva fatto una battuta (mi sembra sulle leggi razziali) e lui, tra il serio e il faceto, gli ha fatto presente che era ebreo e che non gradiva molto.
    Adesso ha fatto carriera, ma ovviamente il fatto che sia ebreo non c'entra niente, è tutto merito della sua bravura (come per Mentana, Mimun, Augias, Mieli, Lerner, e tutti gli altri giornalisti appartenenti a questa minoranza etnica che in Italia rappresenta lo 0,05% della popolazione).
    Ultima modifica di k21; 30-07-11 alle 18:11

  2. #102
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    Predefinito Rif: Attacchi di Oslo

    30-07-11
    NORVEGIA: ESORCISTA, ATTI FRUTTO DI CATTIVERIA DIABOLICA E NON UMANA

    (ASCA) - Citta' del Vaticano, 30 lug - Non e' un caso che alcuni atti vengano definiti ''disumani'' ''proprio perche' vanno al di la' dell'umano; rivelano, cioe', qualcosa di tipicamente satanico: una cattiveria che e' propria del diavolo e non dell'uomo''. Lo dice alla Radio Vaticana padre Francesco Bamonte, esorcista nella diocesi di Roma dopo che ieri il premier norvegese, Jens Stoltenberg, ha detto che la nazione e' stata colpita ''dal male''. Per Bamonte, ''l'uomo, quando sceglie volontariamente il male, senza rendersene conto e sotto l'influsso del demonio, pensa di poter agire secondo il proprio desiderio; in realta', sta concedendo al demonio l'utilizzo delle facolta' umane, le quali vengono sottomesse al suo dominio e cosi' l'uomo e' spinto ad una cattiveria che diventa espressione della ferocia demoniaca, che va al di la' di qualsiasi immaginazione''.

    ''Ferocia - aggiunge - che non puo' essere razionalmente spiegabile se non con l'odio che il demonio prova nei confronti dell'umanita' e che raggiunge quei livelli di efferatezza che l'uomo da solo non e' in grado di raggiungere. Pertanto, certi gesti non si possono sempre ed esclusivamente attribuire a patologie psichiche, a carenze affettive o a provenienza da famiglie dissestate; certi gesti che si registrano nella storia, nella cronaca quotidiana non si possono compiere se non si e' abbandonati a quell'odio che e' proprio di colui che ha odiato l'umanita' fin dall'inizio''.

    Tuttavia, ''la volonta' dell'uomo'' rimane sempre libera: ''La potenza di seduzione di Satana puo' esercitarsi sulla mente ma non sulla volonta' delle persone''.



    E noi che ci arrovellavamo tanto alla ricerca della verità.
    Sta a vedere che Israele è frutto del demonio.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  3. #103
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    Predefinito Rif: Attacchi di Oslo

    Citazione Originariamente Scritto da ventunsettembre Visualizza Messaggio
    30-07-11
    NORVEGIA: ESORCISTA, ATTI FRUTTO DI CATTIVERIA DIABOLICA E NON UMANA

    (ASCA) - Citta' del Vaticano, 30 lug - Non e' un caso che alcuni atti vengano definiti ''disumani'' ''proprio perche' vanno al di la' dell'umano; rivelano, cioe', qualcosa di tipicamente satanico: una cattiveria che e' propria del diavolo e non dell'uomo''. Lo dice alla Radio Vaticana padre Francesco Bamonte, esorcista nella diocesi di Roma dopo che ieri il premier norvegese, Jens Stoltenberg, ha detto che la nazione e' stata colpita ''dal male''. Per Bamonte, ''l'uomo, quando sceglie volontariamente il male, senza rendersene conto e sotto l'influsso del demonio, pensa di poter agire secondo il proprio desiderio; in realta', sta concedendo al demonio l'utilizzo delle facolta' umane, le quali vengono sottomesse al suo dominio e cosi' l'uomo e' spinto ad una cattiveria che diventa espressione della ferocia demoniaca, che va al di la' di qualsiasi immaginazione''.

    ''Ferocia - aggiunge - che non puo' essere razionalmente spiegabile se non con l'odio che il demonio prova nei confronti dell'umanita' e che raggiunge quei livelli di efferatezza che l'uomo da solo non e' in grado di raggiungere. Pertanto, certi gesti non si possono sempre ed esclusivamente attribuire a patologie psichiche, a carenze affettive o a provenienza da famiglie dissestate; certi gesti che si registrano nella storia, nella cronaca quotidiana non si possono compiere se non si e' abbandonati a quell'odio che e' proprio di colui che ha odiato l'umanita' fin dall'inizio''.

    Tuttavia, ''la volonta' dell'uomo'' rimane sempre libera: ''La potenza di seduzione di Satana puo' esercitarsi sulla mente ma non sulla volonta' delle persone''.



    E noi che ci arrovellavamo tanto alla ricerca della verità.
    Sta a vedere che Israele è frutto del demonio.
    Il link, se esiste.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  4. #104
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    Predefinito Rif: Attacchi di Oslo

    Citazione Originariamente Scritto da ventunsettembre Visualizza Messaggio
    A nessuno viene da pensare che sia tutta una manovra concordata?
    Secondo voi ciccio rischia per questo?
    Ma non scherziamo.
    È possibile. Ma il massone filosionista Brevick ha definitivamente mandato in vacca le ragioni della difesa dell'Europa Ariana.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  5. #105
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    Predefinito Rif: Attacchi di Oslo

    LA NORVEGIA HA AVUTO QUELLO CHE SI MERITA ?
    Postato il Giovedì, 28 luglio @ 153:23 CDT di supervice

    IL DIBATTITO DEGLI ISRAELIANI SUL WEB

    DI J.J. GOLDBERG
    The Forward
    Information Clearing House
    Il massacro in Norvegia ha scatenato una sporca guerra di parole su Internet in Israele sul significato dell’evento e sulle implicazioni per Israele. E voglio dire veramente sporca: giudicando dalle sezioni dei commenti sui principali siti web ebraici, le questioni più dibattute era se i norvegesi si meritassero comprensione dagli israeliani per l'approccio a favore della Palestina di questa nazione, se il killer meritasse comprensione vista la sua dichiarata intenzione di combattere l’estremismo islamico , forse ironicamente, se porre l’attenzione sul fatto che tutto questo fosse anti-israeliano o antisemita.

    Il dibattito sembra aver avuto luogo quasi interamente sui siti web di lingua ebraica. C’è un po’ di bile che esce anche dal Jerusalem Post in lingua inglese (ad esempio, ci sono una manciata di commenti del tipo “ora anche loro sanno cosa vuol dire” successivi a questo articolo del Post dove si parla dell’offerta ufficiale di Israele di aiuti e del rammarico per l’accaduto). Nei siti ebraici, comunque, vengono completamente mollate le redini. Ho tradotto qua sotto alcuni dei “botta e risposta” dai siti web Ynet e Maariv, per darvi un assaggio.
    Il dibattito è salito di intensità il sabato dopo la pubblicazione su Ynet (solo in ebraico) di un articolo di commento da parte di Ziv Lenchner, un artista di sinistra che vive a Tel Aviv, uno della grande scuderia bipartisan dei giornalisti di questo sito. È chiamato “Ballare la Hora sul sangue dei norvegesi”. In questo articolo egli sostiene che le sezioni dei commenti sui notiziari web sono un ottimo barometro del sentire comune (una premessa discutibile) e la risposta più votata è stata quella di una schadenfreude, il piacere per il dolore dei norvegesi. Come mostrerò qui sotto, quel giudizio sembra abbastanza corretto.
    Lenchner ha proseguito accusando il governo Netanyahu di attizzare un “costante clima di odio contro di noi”. In un passo successivo, afferma che un governo può riuscire ad aggravare un sentire, ma non lo può creare di sana pianta. Gli israeliani sono spaventati e arrabbiati per tutta una serie di ragioni da ben prima che questo governo sia salito in carica due anni e mezzo fa. Il governo non sta facendo granché per disperdere questo clima, ma non può essere incolpato per averlo creato. Alla fine, Lenchner afferma, su basi solide, che l’umore vendicativo riversato sul web è immorale e non ebraico, citando l’intimazione biblica, “Non gioire della caduta del tuo nemico”.
    Il suo articolo ha avuto centinaia di risposte, molte più di quelle date per gli articoli di cui si è lamentato. Cadono tutte in quattro categorie fondamentali in proporzioni quasi uguali: 1) Alé, i norvegesi se la sono meritata; 2) Quello che è successo è orribile, ma forse ora capiranno contro chi stiamo combattendo; 3) Quello che è successo è orribile e le feste che ci sono qui sono sconvolgenti; 4) Questo articolo è pieno di bugie, Ziv Lenchner ha inventato la cosa della schadenfreude perché è un bugiardo di sinistra che vuole di struggere Israele.
    Va notato che il sabato, a un certo punto, alcuni lettori hanno trovato dei link ai siti d’informazione norvegesi dove venivano mostrati alcuni dei ragazzi al campeggio, il luogo della sparatoria, che il giorno o due giorni prima stavano mostrando degli striscioni a favore del boicottaggio a Israele. Questi link sono stati postati (qui e qui) e l’atmosfera si è fetta subito più pesante, e la comprensione per le vittime è subito decaduta.
    Lo sfondo di tutto questo, come riportato da un articolo, è stato fornito dal fatto che il ministro degli Esteri norvegese, Jonas Gahr Store, aveva visitato il campeggio di mercoledì, due giorni prima della sparatoria, come fa ogni anno (era un campeggiatore quando era un bambino) e che aveva parlato al gruppo. Gli era stato chiesto dagli auditori qualcosa sulla sovranità palestinese e aveva detto che la Norvegia si stava muovendo a favore della richiesta dei palestinesi alle Nazioni Unite, ma che non avrebbe riconosciuto lo stato palestinese prima di questo. Gli era anche stato chiesto del boicottaggio a Israele. Aveva risposto che era una cattiva idea e che avrebbe reso il conflitto ancora peggiore invece di portare la pace. A un certo punto durante il giorno, alcuni dei campeggiatori avevano preso gli striscioni che appaiono nelle foto. I lettori israeliani hanno così concluso che le foto dimostravano che il programma del campeggio fosse anti-israeliano e che per questo poteva essere attaccato.

    Qui ci sono alcuni dei commenti all’articolo di Lenchner:

    15. Almog, Beer Sheva: Se la sono meritata, punto. Il tuo articolo non ha senso. Tutti quelli che non hanno pietà verso di noi, non c’è alcuna ragione per cui debba provare pietà!!!! Lasciamoli continuare a rispettare e onorare i musulmani.
    16. Gidon: Non ho mai sentito alcun sostegno dalla Norvegia in tutti questi anni quando ci sono stati attacchi terroristici in Israele dall’altro lato della barricata, e tu persona corrotta, fagli capire che il terrore non serve a niente, tu ebreo moralista
    54. Roi, Bet Shemesh: Ziv Lenchner, sei di sinistra!! Se non lo avessi capito, sei di sinistra come tutti quelli nei media!!! Basta con le prediche della sinistra!!! Non c’è da sbagliarsi che la Norvegia è sempre stata contro lo stato di Israele, non da ora, e sempre lo sarà!! Non siamo a favore dell’attacco, ma diciamo che forse capiranno meglio dopo quello che gli è successo che è completamente legittimo!!!
    103. Yossi, il nord: Oslo … Può darsi che a Oslo impareranno che non sono immuni, e che sentiranno quelli che tanti israeliani hanno provato e alcuni di loro non possono provare più niente per le attività degli israeliani e dei norvegesi a Oslo.
    104. Ilan, sulla lapidazione dei gay [sic]: Anti-ebrei? Hai mai sentito di “occhio per occhio, dente per dente”? Improvvisamente ci sono un po’ di ragazzotti che se ne sono usciti e ci dicono di aver “inventato” una nuova Torah! Prima che per la morale, la Torah è serve prima di tutto per la sopravvivenza e per la distruzione dei nemici! Canto il Signore perché ha mirabilmente trionfato, ha scagliato il cavallo e il cavaliere nel mare [Esodo 17:21, dopo l’annegamento dell’esercito del Faraone]
    303. Effie: Non provo alcuna pena!!!! Tutti quelli che non provano dolore per il mio popolo non dovrebbe chiedere comprensione per il suo.
    392. Noi siamo più fortunati: Basta con la demagogia! I norvegesi e gli europei in genere sono ultra-antisemiti. E se cento persone sono morte, ce ne sono altri sette miliardi nel mondo. Non provo pietà per loro, sono i miei nemici, odiano Israele e hanno avuto quello che si meritano!!!
    393. Il mondo danza sul sangue degli ebrei. L’Europa è la stessa Europa e forse ancora più antisemita. L’assassino ha ragione!!! L’Europa è sconfitta, i norvegesi stanno diventando una minoranza.
    458. Mi dispiace molto: Con tutto il dovuto rammarico, stavano esponendo uno striscione sull’isola il giorno prima che incitava al boicottaggio contro di noi. Quindi non mi sento di avere alcuna comprensione. Mi dispiace. Se non mi credete, ecco il link a questa simpatica foto:
    Quando venerdì è apparso il primo notiziario su Ynet, sul sito web Yediot Ahronot - quello con più traffico in Israele – i commenti erano schierati, a occhio, 3 a 1 o 4 a 1 a favore dell’ostilità nei confronti della comprensione. La conta dei morti a quel momento era a 11 e si pensava che gli attentatori fossero estremisti islamici. Ecco una serie di commenti esemplari:
    181. Noam: Ha Ha Ha! Europei, questo è il vostro “liberalismo”
    240. D.A.: I criminali di Oslo sono stati consegnati alla giustizia??
    242. Sognatore Radicale: Che cuociano nel loro brodo.
    243. Solo una persona: Pronto recupero per i feriti e condoglianze alle famiglie.
    260. Shai, Tel Aviv: Rendete la Norvegia agli Arabi! Basta con l’occupazione della Norvegia!
    268. Shimon: Buone notizie per Shabbat. Così potranno iniziare a usare le maniere forti.
    285. Nir, Hasela Ha’adom: Consentitemi solo alcuni momenti di piacere.
    315. Moshe, Haifa: Mi dispiace, non me ne frega niente. Dal mio punto di vista, lasciamoli affogare nel suo sangue.

    Ynetnews, il sito web in inglese, ha pubblicato una traduzione in inglese della storia. I commenti erano molto più moderati: quasi nessuno ha manifestato un piacere categorico, e c’è un certo bilanciamento tra la comprensione e il sarcasmo.
    Quando sabato è uscita la notizia che l’assassino non era un musulmano ma un nazionalista norvegese di destra infuriato con il multiculturalismo, il liberalismo e la tolleranza per l’Islam, il tone si è arroventato. Improvvisamente c’è stata una sequela di commenti secondo cui il killer aveva ragione e le vittime se lo erano meritato. Qui c’è la notizia di Maariv sul manifesto di 1.500 pagine dell’attentatore, che incitava una rivolta di tutta l’ Europa per “rivendicare” il continente (qui, per i lettori in lingua inglese, c’è il report della NPR dello stesso documento). I lettori di Maariv si sono accalcati nei commenti.
    1. Y.: La cosa migliore per venirne fuori è che la Norvegia venga divisa.
    12. Gandi: Il ragazzo voleva mandare un messaggio. Estremo, certo, ma non capiscono nient’altro.
    13. Yossi: Per il commentatore no. 1: sei mentalmente instabile. Come puoi riuscire a vedere qualcosa di buono dall’assassinio depravato di ragazzi e ragazze; pensaci per un minuto (se ne sei capace) se ci fossero stati i tuoi parenti.
    A Yossi il moralista: Prossimamente per tutti i norvegesi. E tutti gli Europei.
    Y.: I miei parenti non sono musulmani. È l’ora che l’Europa sistemi la cosa con questi Arabi. Dal mio punto di vista potrebbero benissimo ammazzarne un milione, se volessero.
    AA: Voi di sinistra dovreste essere eliminati. E avverrà presto. Quando il castello di carte economico verrà giù, di sinistra non vi rimarrà neanche una scarpa (diversamente dall’ultima volta)…
    18. Anti-Sinistra: Naturalmente condanno questo terribile assassinio, ma in un senso più allargato aveva ragione!
    19. Ron: Un combattente per la libertà per una Norvegia ripulita dagli stranieri …!!! Ma questa volta non sarà facile per voi […] i musulmani non sono ebrei, che vanno volentieri a morire!
    Orribile ma vero, i musulmani vi insegneranno un bel po’ di lezioni. Non se ne andranno come pecore di fronte al massacro, ma oggi non lo faremmo neanche noi!
    Ci siamo fatti pisciare addosso.
    *********************************************
    Fonte:      Israelis Debate on the Web: Did Norway Get What It Deserved?           :      Information Clearing House: ICH
    24.07.2011
    27.07.2011
    Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

    ComeDonChisciotte - LA NORVEGIA HA AVUTO QUELLO CHE SI MERITA ?
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    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #106
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    Predefinito Rif: Attacchi di Oslo

    Una curiosa indiscrezione sugli attentati in Norvegia ed alcune strane coincidenze

    lug 30th, 2011 | By admin | Category: News

    di Corrado Penna

    Sui mass media è di recente trapelata una notizia che getta ombre inquietanti sui sanguinosi attentati compiuti pochi giorni fa in Norvegia. Sul corriere della sera di mercoledì 27 luglio di legge infatti che le forze dell’ordine norvegesi avrebbero indagato (la notizia viene data col condizionale, quindi si aspettano ancora conferme o smentite) su quel fertilizzante chimico che l’attentatore si è fatto spedire dalla Polonia. A quanto pare ci sarebbe stato qualche sospetto sull’ordine di tale merce, nota per il suo possibile uso come esplosivo; l’indagine però si sarebbe subito fermata, e d’altronde essendo l’acquisto di quella merce è del tutto legale.
    Sarebbe quindi più che giustificato il sospetto che qualcuno, dall’interno delle stesse forze dell’ordine norvegesi, abbia lavorato per neutralizzare le normali difese antiterroristiche di una nazione. Ma per adesso si aspettano conferme ufficiali o altri dati che permettano di avvalorare la notizia dell’indagine abortita sull’ordine del pericoloso fertilizzante chimico.
    Quanto alle coincidenze c’è l’ennesima esercitazione delle forze dell’ordine in concomitanza con l’attentato (come successo già in occasione sia degli attentati dell’11 settembre negli USA che in occasione degli attentati del 7 luglio a Londra). E’ notorio che con la scusa dell’esercitazione si può mettere off-limit una zona più o meno vasta e far sì che l’accesso a tale zona sia permesso solo a poche persone di fiducia (che con quella copertura potrebbero fare indisturbate tutto quello che vogliono, persino deporre degli ordigni).
    Altra coincidenza è il fatto che la Norvegia non solo aveva preso posizione a favore dell’autodeterminazione del popolo palestinese contro l’oppressione sionista, ma aveva persino resistito alle pressioni per l’ingresso nell’Unione Europea, opponendo più di una volta il proprio rifiuto nel corso delle consultazioni popolari. Circa un anno fa in uno strano incidente aereo è stata decapitata l’élite dirigente della nazione polacca (vedi la scienza marcia e la menzogna globale: polonia ), che aveva resistito alle pressioni per entrare nella zona dell’euro, oltre ad essersi opposta alla distribuzione del pericoloso vaccino per l’influenza suina. Il cosiddetto "incidente aereo" che forse sarebbe da considerarsi una spietata esecuzione, è capitato guarda caso nell’anniversario del massacro di Katyn; saranno davvero tutte coincidenze?
    E sarà una coincidenza il fatto che l’ariano attentatore affiliato alla massoneria ostentasse simpatie per Israele? Mentre il legale di costui gioca la solita carta del fanatico isolato, c’è chi propende per ben altre ipotesi.
    Link
    Per approfondire la questione consiglio la lettura dei seguenti articoli:
    FREE MONKEYS: Attentato a Oslo: un avvertimento al governo norvegese?
    TUTTOUNO: Oslo. Come l'11 settembre strage dopo un'esercitazione antiterrorismo
    Sole Attivo: Dal 1973 di Lillehammer al 2011 di Oslo: assassinii in Norvegia e i collegamenti con Israele

    Una curiosa indiscrezione sugli attentati in Norvegia ed alcune strane coincidenze -
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  7. #107
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    Predefinito Rif: Attacchi di Oslo

    Anders Breivik: l’uomo che sapeva troppo?
    26/07/2011

    Il documento più “bollente” che circola in rete in queste ore è certamente il “manifesto” del bombarolo-killer norvegese Anders Breivik, l’uomo che avrebbe piazzato la bomba di Oslo e poi massacrato i turisti sull’isola di Utoya.

    Centinaia di siti lo stanno analizzando e ripubblicando, anche se molto difficilmente qualcuno lo avrà letto da cima a fondo. Si tratta infatti di un vero e proprio libro dalla lunghezza impressionante (ca. 1500 pagine), perfettamente organizzato e indicizzato, che vuole chiaramente apparire come il “testamento politico” di un uomo che si appresta a compiere una missione senza ritorno.

    Ad una prima scorsa – ripeto, è impensabile leggerlo tutto – si ha la netta sensazione di trovarsi di fronte ad un altro “caso Shakespeare”. Non nel senso di genio letterario, ma anzi del suo opposto, ovvero dell’impossibilità di esserlo (molti sanno che il vero Shakespeare era quasi sicuramente un prestanome, poichè non poteva possedere un decimo delle conoscenze che aveva il vero autore delle sue opere).

    Per quanto appena trentenne, Breivik tratta con grande dimestichezza argomenti di portata storica assoluta, dal revisionismo storico al femminismo americano, dalla riforma protestante alla filosofia del marxismo, dalla storia delle crociate all’influenza della sharia nel mondo islamico.

    Anche Hitler, da giovane, aveva scritto qualcosa di altrettanto voluminoso …

    … – mutatis mutandis, ovviamente – ma il futuro leader nazista si trovava in prigione, e non mancava certo di tempo libero, mentre il nostro Breivik negli ultimi anni avrebbe fatto di tutto e di più: leggendo le note autobiografiche, troviamo che Breivik è stato “investitore, direttore, manager e fondatore di diverse società”, ed ha lavorato nei settori di “marketing, vendite e analisi finanziaria” nel corso degli ultimi anni. Lui stesso nel suo diario scrive (pag. 1403) “lavori 9-10 ore al giorno, torni a casa, mangi, fai ginnastica un paio d’ore per tenerti in forma, fai il tuo ciclo normale di abbronzatura, palestra e Botox, e non è che ti rimanga poi molto tempo.”

    Certo che no. Anzi, con una routine del genere io schiatterei dopo una settimana.

    La seconda cosa che salta all’occhio, leggendo il suo libro, è la assoluta padronanza della lingua inglese. Non solo non c’è il minimo errore nell'uso dei termini e della punteggiatura – la seconda è tutt'altro che facile da imparare, per qualunque straniero – ma la costruzione della frase è chiaramente quella di un madrelingua (ve lo dice chi si cimenta quasi quotidianamente con traduzioni da e per l’inglese, e so bene di cosa parlo).

    Talmente naturale, precisa e scorrevole è la prosa, che ho voluto provare a prendere alcune stringhe del testo e fare una ricerca su Google. Ho così scoperto che quasi tutte le frasi più colte e significative sono citazioni prese da altri autori. In realtà Breivik, pur non citando le fonti, riconosce di aver scritto “circa la metà di questo compendio”, ma rimane comunque il gigantesco lavoro di ricerca, analisi, rielaborazione ed organizzazione dei materiali esterni, che avrebbe fatto interamente da solo. Oltre ovviamente alla stesura delle rimanenti 700 pagine (forse il segreto sta tutto nel Botox).

    Ma veniamo all’ideologia, che naturalmente è l’argomento centrale del suo libro. Per quanto abbia attinto da mille fonti diverse, e si sia spinto ad analizzare nel dettaglio argomenti storici estremamente complessi, l’intera ideologia del nostro “unabomber” si può riassumere nell’odio profondo che certe persone provano in Europa centrale per il cosiddetto “multikulti”, ovvero il tentativo di integrazione della cultura islamica e di altre culture non-europee nella nostra società (avevamo già trattato l’argomento in precedenza).

    Altri la chiamerebbero, molto più semplicemente, “islamofobia”.

    Naturalmente, il “biondo nordico” Breivik, perfetta quintessenza dell’archetipo “ariano”, diventa il candidato ideale per rappresentare questo tipo di fobia, e per rendere quindi credibile il suo gesto contro l’unico paese europeo che ancora abbia la forza di spezzare ogni tanto una lancia in favore dei palestinesi.

    Bisogna però riconoscere che questa persona “c’era” davvero, non era uno che “ci faceva” e basta: nessuno infatti si sognerebbe mai di mettere insieme una “compilation” di materiale ideologico così vasta ed approfondita, solo per “costruire” una facciata ideologica al patsy di turno. (Al massimo, quando i ragazzi della CIA mandavano l’antrace ai senatori che chiedevano un’indagine sull’11 settembre, aggiungevano un bigliettino con su scritto “Muori maledetto infedele – Allah è grande”. Tanto, per le masse, questo basta e avanza.)

    Qui siamo invece di fronte ad un classico caso di “reclutamento a posteriori” - se non addirittura di indottrinamento completo – di una persona che è effettivamente convinta di quello che scrive.

    O che altri hanno scritto per lui.

    Ma a questo punto non fa molta differenza: l’unica cosa che nella storia non cambia mai, infatti, è la regolare frequenza con cui un “pazzo isolato” si assume l’onere di risolvere problemi diecimila volte più grandi di lui. Oswald, apparentemente senza volerlo, ha fatto un piacere supremo ai militari, ai banchieri, alla CIA e alla mafia in un colpo solo. Sirhan Sirhan, senza volerlo, ha fatto un piacere immenso chi temeva che Robert Kennedy riaprisse le indagini sull’omicidio di suo fratello. Timothy McVeigh, senza volerlo, ha fatto un piacere immenso a chi temeva le indagini sui fatti di Waco Texas, la cui documentazione si trovava casualmente nel Murray Building di Oklahoma City. Osama bin Laden, sempre senza volerlo, ha fatto un piacere immenso ai petrolieri, ai banchieri e ai guerrafondai di questo secolo. E adesso abbiamo questo unno con la faccia da fotomodello che sta facendo un piacere immenso a tutti coloro che leccano il culo ad Israele.

    Avanti il prossimo …


    Massimo Mazzucco

    ܍ 11 settembre + Le notizie commentate su LUOGOCOMUNE.net



    Anders Breivik: l
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  8. #108
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    Predefinito Rif: Attacchi di Oslo

    Norvegia

    Breivik: «Dico tutto. Se il governo si dimette»

    L'aut aut del terrorista, che avrebbe trovato il suo arsenale su eBay


    Breivik pronto a svelare la sua verità in cambio delle dimissioni del Governo - Lettera43



    Anders Behring Breivik. Sullo sfondo, una raffigurazione dei cavalieri dell'Ordine dei Templari.
    .
    Anders Behring Breivik, l'autore delle stragi di Oslo e di Utoya del 22 luglio (almeno 77 morti), ha detto alla tivù pubblica Nrk di «esigere» le dimissioni del premier laburista Jens Stoltenberg, dell'intero governo norvegese, dello stato maggiore militare e l'abdicazione del re Harald V, altrimenti non intende dire più nulla agli investigatori che indagano sul massacro.
    Nelle sue dichiarazioni tivù Breivik ha anche detto di aver preteso, nel corso del suo secondo interrogatorio, di essere nominato a capo delle forze armate.
    «RISPONDE SU TUTTO, NON SULLE CELLULE».Malgrado le richieste «frustrate», il 30 luglio Breivik è stato interrogato per la seconda volta per dieci ore. Il dirigente di polizia che coordina l'inchiesta, Paal-Frederick Hjort Kraby, ha detto che Breivik si è mostrato «molto disponibile» nel rispondere alle domande che gli venivano rivolte, tranne quelle sulle presunte «cellule» che ne avrebbero appoggiato l'azione.

    Un probabile lifting per sembrare più ariano

    Secondo il domenicale britannico Sunday times l'attentatore di Oslo si sarebbe fatto fare la plastica al viso per sembrare più ariano e fonte della rivelazione è il capo del controspionaggio norvegese, Janne Kristiansen.
    «In Norvegia la gente non ha quell'aspetto ariano. Deve essersi fatto fare un lifting. Hitler l'avrebbe messo sui manifesti», ha detto la Kristiansen.
    IL CODICE BREIVIK. Gli esperti di sicurezza norvegese sono anche convinti che il manifesto da 1.500 pagine che Breivik ha distribuito nelle ore immediatamente precedenti agli attentati sia pieno di misteri alla Codice da Vinci.
    «Voleva essere un tipo da romanzo di Dan Brown», ha detto una fonte del Sunday times, proseguendo: «Ha creato un mistero e fintanto che quel mistero è lì può continuare ad attirare attenzione».

    L'armamentario del folle è stato acquistato online


    Anders Behring Breivik.
    .
    Il Sunday telegraph ha affermato invece che Breivik comprò su eBay molti dei materiali letali che gli sono serviti per le stragi del 22 luglio di Utoya e Oslo e molti dei fornitori del norvegese si trovavano in Gran Bretagna.
    «EBay è vostro amico», aveva scritto lo stragista nel manifesto di 1.500 pagine diffuso poche ore prima degli attentati in cui sono morte 77 persone.
    Secondo il domenicale, che ha esaminato migliaia di transazioni online per scoprire quelle fatte dall'attentatore nell'arco di sette mesi, Breivik reperì da un fornitore britannico componenti chimiche essenziali per costruire una bomba mentre una ditta di strumenti del Regno Unito gli vendette le attrezzature necessarie per fare pallottole con la punta avvelenata.
    Un cittadino britannico residente negli Stati Uniti vendette a Breivik la tuta «haz mat» usata per mescolare sostanza chimiche e fertilizzanti.
    «Gli acquisti», osserva il Telegraph, «sollevano interrogativi» e ci si è chiesti «se l'MI5, che pattuglia eBay e altri siti Internet in cerca di individui che acquistano sostanze potenzialmente utilizzabili per terrorismo, non avrebbe potuto prevenire gli attentati esaminando le operazioni online del norvegese».

    Domenica, 31 Luglio 2011


    MOLTO PROBABILMENTE POTREBBE ESSERE STATO MANIPOLATO, oppure lui ne è da sempre stato consapevole.

    Guarda caso doveva commettere tanti altri attentati poi dopo utoya è stato preso. Come sperava di farla franca sull'isola?

    La polizia ha escluso che abbia avuto aiuti, nonostante i giovani testimoni abbiano parlato di più persone.

  9. #109
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    Predefinito Rif: Attacchi di Oslo

    Citazione Originariamente Scritto da Eridano Visualizza Messaggio
    Il link, se esiste.
    Notizia presa e copiata da asca.
    Se lo trovo ancora lo metto.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  10. #110
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    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

 

 
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