"Io non intendo sostenere una moralità basata sull'evoluzione: dico come le cose si sono evolute e non come noi esseri umani dovremmo comportarci.", Richard Dawkins
onf:Da una parte Giorgio Perlasca, dall'altra Valentino Rossi: due eroi della libertà contro la tirannide!
è il relativismo che spalanca le porte all'assolutismo.Il relativismo non ha mai prodotto alcun totalitarismo o fondamentalismo, a differenze di ideologie e religioni.
Qualsiasi società deve essere "assolutista", nel senso che alcuni delitti (chiamati dalla dottrina "naturali") devono essere sempre punibili e alcuni comportamenti sempre considerati socialmente riprovevoli.
è proprio col relativismo che cominciano a germogliare i frutti del caos sociale:
"estorcere denaro è sbagliato, a meno che non lo si faccia per il bene altrui";
"uccidere è sbagliato, però si può farlo per esportare la democrazia";
etc etc.
Se non si distingue più il bene dal male, il risultato finale è la distruzione della civiltà.
Nietzsche lo aveva capito da un pezzo...
“E quando ci si ammala? Che cosa si deve fare?” “Non c’è altro da fare che fermarsi. E sarà la natura stessa che, a lasciarla fare, un po’ alla volta si risolleverà dal disordine in cui è caduta”.
“E quando ci si ammala? Che cosa si deve fare?” “Non c’è altro da fare che fermarsi. E sarà la natura stessa che, a lasciarla fare, un po’ alla volta si risolleverà dal disordine in cui è caduta”.
L'attuale stato è una Repubblica che funziona attraverso una democrazia diretta.
Come sicuramente saprai, lo Stato è la forma di organizzazione del potere politico, cui spetta l'uso legittimo della forza su una comunità di persone all'interno di un determinato territorio.
Fortunatamente ci siamo evoluti da questa truce e radicale definizione, raggiungendo, più o meno dovunque nei paesi occidentali, una concezione di Stato legittimo solamente se rispondente alla volontà popolare.
Ora, io come penso anche te, sono sostenitore di un meccanismo di democrazia diretta, che dia direttamente ai cittadini il potere di decidere sulle sorti della propria comunità. Certo è che per applicare questo sistema bisogna candidarsi, convincere i cittadini e solo qualora si raggiunga la maggioranza si può modificare il sistema.
Oppure puoi perseguire la via della lotta armata, ma a quel punto lo Stato, per mantenere la propria integrità, risponderà anch'esso con la forza, legittimato proprio dalla "volontà popolare" che ha portato a instaurare quel sistema.
Cosa voglio dire con questo? Semplicemente che se tu trovi illegittimo questo sistema impositivo di tassazione hai due strade:
1. candidarti con un programma che preveda una drastica riduzione della pressione fiscale
2. fare lotta armata contro lo Stato mettendoti dalla parte dell'illegalità, almeno secondo il sistema in vigore.
Ti posso dire di più, spesso la lotta armata è moralmente legittima, ma non lo è giuridicamente. Quindi a te la scelta, finché non opterai per una delle due, non potrai affermare, né tu né l'evasore di turno, che l'attuale livello di tassazione è illegittimo. Magari immorale, ma non illegittimo, dato che è supportato da Istituzioni create più o meno direttamente dalla volontà popolare.
L'uomo è nato libero ma ovunque è in catene
Sicuro che ho la chance non violenta, ma non è quella del voto.Che ho sempre una chance non violenta per cambiare le cose (il voto e le urne, dove mi sembra il popolo sovrano non faccia sconto a nessuno, vedi distruzione dell’armata brancaleone di Prodi nel 2008 e recenti elezioni ammnistrative)
Quello che dici (riguardo le elezioni) è vero, ma ti sembra sia cambiato qualcosa?
non fa molta differenza scegliere tra i keynesiani di destra e quelli di sinistra: i primi si appellano all'"Unità della Patria", alla "difesa dell'unità nazionale", al "rispetto istituzionale" e alla "italianità" (mamma mia...); i secondi usano come pretesto la "disuguaglianza", la "necessità di redistribuire la ricchezza" e altro repertorio che ormai conosciamo bene.
Fai bene, ma forse la strada che stai seguendo è quella sbagliata. Il sistema è migliorabile ovviamente, ma non è il migliore dei mondi possibili.Non ho mai detto che è un sistema perfetto, anzi..ma di meglio non ne conosco, per cui nel mio piccolissimo ambito mi do fare per migliorarla.
Questo denota la scarsissima conoscenza della questione. Il "popolo sovrano"? Non parlare come Bersani.I tuoi esempi sono fuori luogo: i No Tav sono solo una minoranza che per difendere i suoi interessi di bottega contesta con violenza le decisioni prese dalla maggioranza del popolo sovrano.
Si tratta di una decisione presa anni fa dal solito partito trasversale del "magna tu e dammene un pezzo" tanto caro ai libberali itagliani. 500 persone senza mandato imperativo ti sembrano rappresentino il "popolo sovrano"? Cioè 50 milioni di eprsone? Mah...
La Valsusa non fa parte del popolo sovrano? dove è finito il principio di sussidiarietà, tanto sbandierato anche dall'UE?
Me lo dii fantocci, me lo dii!Faccino
Dall'altra parte abbiamo un'autorità che fa uso, per prima, della violenza istituzionale e formalmente legale per imporre una decisione impopolare e un progetto assolutamente inutile. Non è che se "il popolo sovrano" decidesse che tutti gli ebrei devono andare nei forni, ciò diventerebbe giusto.campagna elettorale per convincere gli altri cittadini che l’opera è dannosa per L’italia, ma l’uso della violenza privata per imporre il proprio volere è un fatto grave che mina la democrazia stessa.
Tra l'altro, dato che ami il formalismo, qui si tratta di appalti truccati, gare vinte sottobanco, ordinanze notificate a posteriori e altre decine di violazioni di diritti. Come la mettiamo? Forse non è poi così vero che basta la costituzione a difenderci dall'abuso statuale...
Tu confondi la democrazia con le regole che una comunità si dà, spontaneamente (consuetudini o usi).Iracheni, Afgani..confondi la democrazia (regole che una comunità si da) coi valori di quella comunità (imperialismo, arroganza e violenza insita nella cultura degli USA)
Quella roba lì non è affatto insita negli USA, che nascono isolazionisti e non interventisti: è un'eredità dell'interventismo federale nella prima e seconda guerra mondiale, che è andato poi aumentando nel corso del secolo.
Questo è quello che si può fare sul piano formale. Poi, dato che, almeno per quanto mi riguarda, non ho in simpatia il sistema politico nel quale viviamo propongo alternative che la storia ha già sperimentato: decentramenti, secessioni, federalismi e comunità autogestite.Sandri, Aldrovandi, e aggiungo pure Cucchi e la Diaz a Genova.. una disgrazia la prima, vere vergogne le altre, con abusi vomitevoli da parte delle forze dell’Ordine.
Ma non vedo altra strada che rivolgerti alle regole della democrazia, usando la via giudiziaria per avere giustizia..e votare chi magari promette un giro di vite sugli abusi di potere (io concorderei al 100%).
è triste constatare come la Libertà non si riesca neanche più ad immaginare. Non finisce la storia con lo stato sociale e la democrazia (checchè ne dicano certi filosofi): un giorno finirà, si tratta della storicità delle istituzioni politiche, carl schmitt ha scritto pagine molto belle a riguardo.
Pensare che questo sistema debba durare in eterno e non essere rimpiazzato è sintomo di scarsa conoscenza dei processi politici storici e di arroganza e presunzione.
NO: per ora, federalismi e secessioni, poi comunità autorganizzate. Aumentare la libertà attraverso il decentramento decisionale. Mi dirai che anche tu sei d'accordo. Ma per fare questo c'è bisogno che lo stato centrale rinunci alla sua sovranità: non mipare che questa eventualità sia dietro l'angolo.La tua alternativa quale è? Occhio per Occhio con vendetta privata?
Nel caso contrario avremmo solo appendici dello stato italiano... e personalmente non mi interessa molto.
Puoi anche non leggerli, non è quello il problema.Dammi almeno 24 mesi per leggere tutto e ti rispondo.
Mi preme sottolineare che ci sono alternative: sono concrete, i nostri antenati le hanno sperimentate e torneremo a farlo anche noi (spero presto).
Ultima modifica di Ping Pong; 30-07-11 alle 15:35
“E quando ci si ammala? Che cosa si deve fare?” “Non c’è altro da fare che fermarsi. E sarà la natura stessa che, a lasciarla fare, un po’ alla volta si risolleverà dal disordine in cui è caduta”.
La verità produce effetti anche quando non può essere pronunciata.
L. von Mises
SILENDO LIBERTATEM SERVO