Non si smentisce eclettico sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi da Ferrara. Le sue trovate indubbiamente portano notorietà e con questo si può vendere un prodotto che non c’è. Cioè Salemi.
Si perché se è vero che di Salemi si parla molto da quando c’è Sgarbi, non è che la situazione della cittadina siciliana sia cambiata durante questa sindacatura. I problemi sono rimasti gli stessi di sempre.
Come ai tempi del Principe di Salina, a Salemi hanno cambiato tutto (il sindaco straniero !) ma tutto è rimasto come prima.
Ora Sgarbi fa ancora parlare con una provocazione che appare come una chiara delegittimazione dell’Ordine Giudiziario.
Infatti, ha invitato a Salemi all’inaugurazione di una serie di mostre, il ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano, facendo seguire al nome e all’incarico governativo una irridente dicitura, .. imputato per mafia.
Secondo Sgarbi “L’imputazione per mafia è diventata una sorta di «qualità» del politico siciliano, da menzionare al pari di titoli e cariche”.
E invece di preoccuparsi del fatto che la politica siciliana appare sempre più più inquinata con la mafia, si inventa una nuova provocazione. Quasi una sorta di “sdoganamento” di fatto della mafia e una delegittimazione della magistratura.
Lui ha già deciso. Romano è innocente, tutto il resto non conta. Non conta la magistratura, non contano le inchieste, non conta nulla. Solo la sua convinzione. E non è cosa da poco !
Certamente si parlerà di questa ulteriore provocazione e Sgarbi acquisterà ancora più notorietà. Si parlerà di Sgarbi, e di Salemi … la città di Sgarbi, come ha fatto scrivere su alcuni cartelli installati lungo le strada che conducono a Salemi.
Avrà un po’ più di notorietà, si parlerà ancora del sindaco di Salemi, ma a che prezzo ?
Salemi. Sgarbi