Direi che per la conquista della Spagna sia sufficiente attenersi alla storia di Cartagine, che l'ha occupata (almeno in parte) effettivamente.
Non ce li vedo i cartaginesi spingersi così in profondità in Gallia. Più facile che si limitino alla Francia meridionale. E qui ci potrebbe essere un conflitto con il regno italiota, a causa di Marsiglia, città greca, che potrebbe richiedere la protezione della Magna Grecia, preoccupata per l'avanzata punica.Ma due secoli dopo i cartaginesi cercano la conquista della Gallia.
Personalmente non vedo italioti e punici come una minaccia così seria per i galli centro settentrionali. Un processo di unificazione celtico potrebbe invece essere la risposta alle aggressioni portate dalle tribù germaniche, che sempre più spesso varcano il Reno, e tendono a stabilirsi da conquistatori in Gallia. I Galli della Cisalpina potrebbero restare isolati dagli altri e costituirsi in stato indipendente, oppure essere inglobati dal regno italiota. Si può ad esempio supporre che prima o poi gli italioti si interessino dell'area, in particolare dopo essersi annessi Marsiglia, e dopo aver sconfitto le popolazioni dell'Illiria allo scopo di interrompere la pirateria nell'Alto Adriatico. A meno che la pressione italiota in Etruria non abbia causato una forte migrazione etrusca verso nord, in grado di scacciare o assoggettare galli cisalpini e veneti, e costituendo una confederazione o una lega etrusca nel Nord Italia, magari con capitale Bologna o Mantova.Qui incontrano Vercingetorige, che anche lui avrà la meglio unificando la gallia e cacciando i cartaginesi a sud dei Pirenei.
Saluti.
Midìl