Quindi chi è di sinistra non ha senso di appartenenza ai propri valori? Li usa come usa il detergente quando fa il bidet? E li cambia a piacimento?
Non ho mininamente parlato del passaggio alla natura. Semmai mi avvicino di piu' alla concezione stirneriana dell'individuo in relazione alla società; e tra l'altro, mi pare che anni fa su un blog d'area lessi un articolo che conteneva una spiegazione lucida ed efficace del rapporto tra stirnerismo e l'essere camerata.E' un'ovvietà lapalissiana che sia faticoso e noioso vivere in un bosco, ma il discorso stesso del passaggio al bosco è prerogativa semmai di certi nostalgici del ritorno alla natura che non sopportano lo spettacolo della civilizzazione urbana e dei suoi rapporti contrattuali; per il resto è scontato che si ha comunque bisogno di benzinai che facciano il pieno e di camerieri che servano il sushi e di manovali che spostano mattoni (così come loro hanno bisogno di erogare questi servizi per potersi pagare le rate del mutuo), ma questo è un dato che di per sé non ha particolarmente a che vedere con i valori della condivisione comunitaria.
L'associazione di egoisti altro non è che una comunità di individui che interagiscono tra loro perchè consapevoli del bisogno, ma rivendicati il diritto all'autonomia e al non-impegno verso presunti diritti collettivi.
Su questo siamo d'accordo, quello che intendevo io è che l'aspetto sociale, ad esempio, del fascismo è imprescindibile dall'idea stessa.
L'obbligo di amare il popolo è un'altra cosa.