IL GRIDO BRIGANTE: UE: "Italia deve utilizzare i fondi per le regioni del SUD"

Il commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn (in foto) ha fatto oggi un nuovo appello alle regioni del Sud Italia “a scarso rendimento” perchè spendano i fondi strutturali europei: “Ci sono alcune regioni del Sud dove vorremmo vedere un uso migliore dei fondi strutturali”, ha detto Hahn rispondendo ad una domanda di un giornalista nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles.

La scorsa settimana il commissario aveva inviato lettere di sollecito a Calabria, Sicilia, Campania, Puglia e Sardegna perché usassero la parte di fondi Ue a loro destinata ma che ancora resta inutilizzata a 4 anni dalla messa a disposizione dei fondi.

Il commissario ha definito “a scarso rendimento” le regioni del Sud Italia in ritardo con l’uso dei fondi. Il problema principale resta la capacità delle amministrazioni locali e regionali di requisire fondi sul territorio per cofinanziare i progetti sponsorizzati da Bruxelles.

La Commissione richiede infatti che gli stati membri usino i fondi Ue insieme con fondi locali. Al riguardo, il commissario ha appena annunciato di avere ridotto al minimo assoluto il tasso di cofinanziamemto per i paesi Ue che ricevono o hanno ricevuto aiuti durante la crisi. Grecia, Irlanda e Portogallo, ma anche Romania, Lettonia e Ungheria potranno beneficiare di un tasso di cofinanziamento europeo fino al 95%, quasi quindi azzerando il loro contributo.

“Si tratta di una risposta eccezionale ad una situazione eccezionale”, ha detto il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso in un comunicato. Hahn ha inoltre specificato che l’innalzamento del tasso di cofinanziamento Ue “non implica un aumento del bilancio complessivo”.

“I fondi per questi stati membri rimangono gli stessi”, ha aggiunto il commissario precisando che, qualora gli stati selezionati volessero far uso di queste misure agevolate, dovrebbero rinunciare al finanziamento Ue per alcuni progetti. In sostanza alcuni progetti prioritari godrebbero di un finanziamento quasi interamente europeo per far fronte alla crisi economica e alla bassa disponibilità di fondi pubblici nei paesi in questione.

Ma questa operazione si farebbe a scapito di altri progetti meno importanti, che sarebbero quindi privati dei fondi europei.

Il commissario esclude per ora che queste misure possano applicarsi ad altri paesi Ue.