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  1. #11
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    Predefinito Rif: L’Euro finisce in coma La fine di un mondo

    L'unica fine sicura è quella del tuo capo berlsuconi, per il resto vedremo

  2. #12
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    Predefinito Rif: L’Euro finisce in coma La fine di un mondo

    Chi ha introdotto l'euro in Italia merita la galera per alto tradimento.

  3. #13
    nafplio,golfo di nauplia
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    Predefinito Rif: L’Euro finisce in coma La fine di un mondo

    Citazione Originariamente Scritto da Naitmer Visualizza Messaggio
    Chi ha introdotto l'euro in Italia merita la galera per alto tradimento.
    sto caz.zo , si merita una super medaglia; l'euro sta spazzando via totalmente l'italia da bere e tutta la famosa italianità nell'economia e fuori dall'economia; la medaglia e anche la coppa gli do per aver spazzto via tuitta la "italinità" e il famoso genio italico di sto caz.zo

  4. #14
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    Predefinito Rif: L’Euro finisce in coma La fine di un mondo

    Citazione Originariamente Scritto da salvo.gerli Visualizza Messaggio
    L’Euro finisce in coma La fine di un mondo



    Le piazze di tutto il mondo vanno a picco sotto i colpi della speculazione. È la dimostrazione che la credibilità del governo Berlusconi non c’entra. Nel mirino c’è l’intero sistema Europa



    Una tempesta perfetta. Così un banchiere cinico ma realista ha definito la giornata di ieri sui mercati finanziari mondiali.

    Solo uno sprovveduto può legare la questione ai soli affari di casa nostra (non proprio ben condotti dal punto di vista economico).

    Anzi, converrebbe chiedere allo sprovveduto di sottoporsi alla prova del nove.

    Una controprova dei propri pregiudizi è a disposizione di chiunque la voglia saggiare.

    Chi crede che il virus sia italiano si metta a comprare sulle piazze finanziarie a sua scelta di tutto il mondo.

    E buona fortuna.

    Parliamo piuttosto di cose serie e cioè di cosa sta accadendo.


    Peraltro come già abbiamo scritto, solo poche settimane fa, il grande tema oggi si chiama euro.

    Un esperimento che alla prova dello stress non sta reggendo.

    Non è possibile immaginare una moneta unica, con politiche fiscali ed economiche divergenti.


    Non si può immaginare la Germania che cresce al 3 per cento e con tassi a breve dell’1 e a lunga del 2 per cento, competere con l’Italia o la Spagna che crescono meno dell’1%,ma con tassi quattro volte più alti.

    Con l’aggravante di disporre una moneta unica e soprattutto di una politica monetaria che tiene in considerazione solo l’economia più virtuosa.



    Non stiamo bestemmiando in chiesa, stiamo semplicemente sostenendo che le economie europee sono malate, quasi terminali, tranne una.

    E, nonostante ciò, al corpaccione europeo invece di prescrivere un antibiotico si somministra una blanda aspirina.

    Quando gli Stati Uniti si trovarono, tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, nel panico più totale, furono investiti da una cura da cavallo targata Fed (la loro banca centrale).

    Quando a marzo del 2009 i mercati a stelle e strisce ripresero a girare, fu solo per l’intervento massiccio della loro banca centrale che senza tante regole iniziò a comprare titoli di debito a piene mani.

    Oggi la situazione, se vogliamo, è ancora più complessa.

    L’Europa soffre per l’immenso debito pubblico che i suoi Stati hanno accumulato.

    I virtuosi tedeschi hanno un debito pubblico pari, in termini assoluti, a quello italiano, e hanno poco da brindare.

    A ciò si aggiunge che le loro banche private hanno in portafogli titoli di Stato di Paesi a rischio in notevole quantità.

    E se questi Paesi dovessero saltare, si trascinerebbero anche i bilanci delle banche di Berlino. Insomma ce n’è per tutti.

    Per un’Europa che piange c’è un’America che non ride.

    La soluzione del suo problema del 2008, dal punto di vista delle politiche fiscali (non quelle monetarie adottate dalla Fed) è stata suicida.


    O per essere più semplice è stato come nascondere la polvere sotto al tappeto.

    Il gigantesco debito che avevano contratto i privati con i loro mutui, con le loro carte di credito, è passato dai privati appunto al settore pubblico.

    Il problema non è stato cancellato: è solo stato intestato a qualcun altro.

    E ora si trovano con la loro economia che vale la mostruosa cifra di un quinto di quella globale, impantanata: non cresce, la disoccupazione è alta.

    Come se non bastasse nei Paesi emergenti si rischia di soffocare, per il motivo opposto: troppa crescita.

    I loro tassi di interesse sono stati alzati a livelli per noi occidentali favolosi.

    E il loro contributo alla crescita globale non è detto che continui ai livelli del passato.

    Chi ha un euro in banca non sa cosa fare.

    Difficile puntare su un’America così conciata.

    Troppo a rischio andare sugli emergenti.

    L’Europa oggi sembra la Lehman.

    Insomma, le vendite sui nostri mercati, tutti, hanno gioco facile.


    Non è la fine del mondo.

    Ma la fine di un mondo forse sì.

    Quello del debito e della moneta unica senza guida politica.

    Ieri sui mercati c’erano solo venditori: il che è apparentemente privo di senso.

    Ma il gioco era vendere tutto sapendo che dopo poche ore si poteva ricomprare quel tutto con un buono sconto.

    Dall’inizio della settimana la Borsa italiana ha perso il 13 per cento: roba da brividi.

    La natura, diceva quel filosofo greco, fa di tutto per nascondersi.

    E così abbiamo fatto noi con i nostri debitucci.

    Oggi si sono finalmente mostrati nella loro dimensione e la via per risolverli è scritta, ma politicamente molto difficile.

    Per quanto riguarda noi europei, vi è una strada con due tappe.

    La prima è quella di tamponare l’emergenza, spegnere il fuoco.

    Insomma i quattro big dell’euro (Spagna, Italia, Francia e Germania, fanno l’80 per cento del Pil europeo) devono mettersi d’accordo per una politica economica unitaria.

    Devono, è molto difficile, obbligare la Bce a emulare i cugini americani della Fed:

    interventi forti sui mercati del debito.



    Insomma, comprare quei titoli pubblici che oggi la speculazione getta nel cestino. È la prima tappa, ma non basta.


    Ci dobbiamo poi mettere in testa che sono finite le generazioni sulle quali possiamo caricare debiti.

    Basta, stop.

    Non ci sono più pasti gratis.

    Abbiamo un sistema di welfare che non regge più.

    Non possiamo, ad esempio, permetterci pensioni e tutele di un piccolo mondo che era fatto solo da Noi.

    Quel mondo è diventato oggi molto più ampio e i nuovi entranti girano a una velocità sei sette volte la nostra.

    Si può anche decidere di mantenere la nostra tradizione: saremmo condannati a un veloce declino.

    Per niente dorato.


    ...




    :100::100:

    Mi spiace ma noi non vogliamo più essere presi per i fondelli dal multimiliardario che legifera per gli interessi delle sue tre aziende quotate in borsa, si preoccupa solo di esse e pagare nel contempo i costi della crisif In aggiunta alla crisi globale noi abbiamo anche quella della morale politica calpestata e offesa dal più inqualificabile presidente del consiglio mai apparso nella storia contemporanea in tutto il mondo intero dopo Idi Amin.

  5. #15
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    Predefinito Rif: L’Euro finisce in coma La fine di un mondo

    Citazione Originariamente Scritto da CuspideAntares Visualizza Messaggio
    Mi auguro che le borse mondiali crollino per un mese consecutivo toccando i -10 punti percentuali al girono e che i miliardari che hanno investito in borsa diventino degli straccioni a cui altro non resta che il suicidio.:giagia:
    Quello che non capisci e che altri cialtroni come te non capiscono, è che i miliardari possono perdere cifre imani ma mantenere sempre un tenore di vita molto al di sopra del tuo e del mio messi insieme a quello di altri centinaia di migliaia di persone.

    Mentre di fronte a questi stravolgimenti economici chi davvero finisce in mezzo ad una strada sono le persone umili che vedono bruciarsi quei pochi soldi messi da parte con una disastrosa perdita del potere d'acquisto della moneta.

    Asciugati la bava dalla bocca e pensa prima di scrivere, chi ci va di mezzo non sono i ricchi ma le persone oneste che guadagnano il loro pane lavorando.
    Nessuno si crea, nessuno si distrugge, tutti si ricandidano.

  6. #16
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    Predefinito Rif: L’Euro finisce in coma La fine di un mondo

    L'EURO è una valuta di merda.
    DUE ESEMPI , raffrontando EURO con la pur miserabile liretta.

    1- Film "AKIKO"; 1961. 1 yen valeva 2 lire. Oggi, vambiando Euro in Lira, uno yen vale 17 (DICIASSETTE) LIRE!

    2- Nel 1988 la norsk krone (NOK) valeva Lit. 180.
    Nel 1994 la lira uscì dallo SME.
    E toccò il suo fondo storico.
    La DM schizzò da 700 Lit a 1000 Lit.
    La NOK raggiunse il record di 234 Lit.

    Oggi con l'Euro la NOK vale 250 Lit!!!!!!
    Cioè l'EURO sta sotto al minimo storico della Lit!!!
    ----------------------------
    Tutti le valute dei paesi EU fuori-euro continuano a guadagnare sull'euro. Perfino la SEK.
    ----------------------------
    Kekkazzo ce la teniamo a fare sta cartamoneta da Monopoli?
    Ultima modifica di ARMINIUS; 06-08-11 alle 18:43

  7. #17
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    Predefinito Rif: L’Euro finisce in coma La fine di un mondo

    Citazione Originariamente Scritto da ARMINIUS Visualizza Messaggio
    L'EURO è una valuta di merda.
    DUE ESEMPI , raffrontando EURO con la pur miserabile liretta.

    1- Film "AKIKO"; 1961. 1 yen valeva 2 lire. Oggi, vambiando Euro in Lira, uno yen vale 17 (DICIASSETTE) LIRE!

    2- Nel 1988 la norsk krone (NOK) valeva Lit. 180.
    Nel 1994 la lira uscì dallo SME.
    E toccò il suo fondo storico.
    La DM schizzò da 700 Lit a 1000 Lit.
    La NOK raggiunse il record di 234 Lit.

    Oggi con l'Euro la NOK vale 250 Lit!!!!!!
    Cioè l'EURO sta sotto al minimo storico della Lit!!!
    ----------------------------
    Tutti le valute dei paesi EU fuori-euro continuano a guadagnare sull'euro. Perfino la SEK.
    ----------------------------
    Kekkazzo ce la teniamo a fare sta cartamoneta da Monopoli?
    repapelle:repapelle:repapelle:

    Sei al delirio giovanotto
    Ultima modifica di Conte Oliver; 06-08-11 alle 19:30
    “Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
    — Paul Krugman

  8. #18
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    Predefinito Rif: L’Euro finisce in coma La fine di un mondo

    A prescindere dal valore reale di questa disgraziata moneta, e dai danni da "ingessatura" cagionati alle economie dei disgraziati Stato ottocenteschi che formano la comunità europea,
    hai visto mai che l'Euro potrebbe venire salvato dalla sCina per affossare definitivamente l'economia degli Stati Falliti d'America?

    Montagne di dollari "per un pugno di euro"

    Ecco un nuovo titolo per i film di Sergio Leone.:sofico:

    Comunque la vostra Italia non la salverà nemmeno Allah.repapelle:
    Ultima modifica di ugolupo; 06-08-11 alle 22:25
    "... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"

    (G. D'Annunzio)

 

 
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