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  1. #1
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    Predefinito Roubini: nuova recessione inevitabile

    La profezia dell'economista Roubini: nuova recessione inevitabile
    Aveva previsto la crisi del 2008 con due anni di anticipo. Alla Bce: deve tagliare i tassi d'interesse fino a zero



    Roma, 9 ago. (TMNews) - L'economista Nouriel Roubini critica il downgrade del debito americano, deciso da Standard & Poor's venerdì scorso e avverte: ora una nuova recessione per l'America è inevitabile. La decisione di S&P non dovrebbe tuttavia compromettere la tenuta dei bond americani. "Paradossalmente in un momento di turbolenza economica, sono ancora un investimento sicuro, perché a basso rischio", ha commentato il professore della New York University.

    L'economista turco, soprannominato "Dr Doom" per aver previsto con due anni d'anticipio la crisi del 2008, ha inoltre suggerito la strada che i governi dovrebbero percorrere per limitare il crollo della propria economia, includendo gli Stati Uniti.

    "Il downgrade rafforza l'urgenza di una riduzione fiscale, ma bisogna impegnarsi a farla nel medio termine, non nell'immediato perché questo potrebbe bloccare la crescita ed acuire la crisi". La Banca centrale europea invece dovrebbe invertire la rotta della sua politica monetaria e tagliare i tassi di interessi fino alla zero.

    Fonte: TMNews - La profezia dell'economista Roubini: nuova recessione inevitabile

  2. #2
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    Predefinito Rif: Roubini: nuova recessione inevitabile

    Si a stampare moneta e distruggere i risparmi. :giagia:

    Gran soluzione originale, mai attuata da nessuno nella storia. Però la previsione è ovvia.
    I vincenti hanno sempre una soluzione ad ogni problema, i no(n)euro hanno sempre una scusa.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Roubini: nuova recessione inevitabile

    La profezia dell'economista Roubini: nuova recessione inevitabile
    Aveva previsto la crisi del 2008 con due anni di anticipo.
    Mises l'aveva predetta nel 1912. Chi vince?

    Alla Bce: deve tagliare i tassi d'interesse fino a zero
    Che genio... mamma mia. Un'altra bolla, evviva.
    Roma, 9 ago. (TMNews) - L'economista Nouriel Roubini critica il downgrade del debito americano, deciso da Standard & Poor's venerdì scorso e avverte: ora una nuova recessione per l'America è inevitabile.
    Prima del downgrade, invece, filava tutto liscio. Mi sa che questo è un amico di Fuorischema!!!! ostridicolo:

    La decisione di S&P non dovrebbe tuttavia compromettere la tenuta dei bond americani.
    No, infatti. ne ho appena comprato un bilico.
    "Paradossalmente in un momento di turbolenza economica, sono ancora un investimento sicuro, perché a basso rischio", ha commentato il professore della New York University.
    Ecco perchè accadono tali disastri: questo è professore a New York!
    "Il downgrade rafforza l'urgenza di una riduzione fiscale, ma bisogna impegnarsi a farla nel medio termine, non nell'immediato perché questo potrebbe bloccare la crescita ed acuire la crisi". La Banca centrale europea invece dovrebbe invertire la rotta della sua politica monetaria e tagliare i tassi di interessi fino alla zero.
    Vero. Io mi spingerei oltre: perchè non regalare oro a chi chiede soldi in prestito?

    Che Fenomeni...
    “E quando ci si ammala? Che cosa si deve fare?” “Non c’è altro da fare che fermarsi. E sarà la natura stessa che, a lasciarla fare, un po’ alla volta si risolleverà dal disordine in cui è caduta”.

  4. #4
    Sessantottino radicalchic
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    Predefinito Rif: Roubini: nuova recessione inevitabile

    La BCE, se non fosse il cane da guardia dei tedeschi e davvero volesse aiutare l'economia europea in toto, dovrebbe subito tagliare i tassi, riportarli all'1 % e anche allo 0,5. Altro che nuove strette...
    Il taglio dei tassi abbasserebbe di colpo l'aggravio del debito pubblico (che adesso arriva a farsi notevole anche in Francia) e ridarebbe fiato a tutte le imprese e i privati che hanno contratto un mutuo.

    E' completamente folle che solo la zona euro abbia tassi all'1,5 mentre USA, UK e Giappone li hanno prossimi allo zero. Ma tant'è, siamo nelle mani dei tedeschi...
    "Io non intendo sostenere una moralità basata sull'evoluzione: dico come le cose si sono evolute e non come noi esseri umani dovremmo comportarci.", Richard Dawkins

  5. #5
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    Predefinito Rif: Roubini: nuova recessione inevitabile

    Tocca spiegare sempre tutto daccapo... vabe'.

    La BCE, se non fosse il cane da guardia dei tedeschi e davvero volesse aiutare l'economia europea in toto, dovrebbe subito tagliare i tassi, riportarli all'1 % e anche allo 0,5. Altro che nuove strette...
    E perchè mai? è proprio ciò che ha fatto la Fed. ti sembrano positivi i risultati?
    Il taglio dei tassi abbasserebbe di colpo l'aggravio del debito pubblico (che adesso arriva a farsi notevole anche in Francia) e ridarebbe fiato a tutte le imprese e i privati che hanno contratto un mutuo.
    Certo, spingerebbe tantissima gente a prendere a prestito del denaro gratis, foraggiando investimenti infruttiferi e inutili.

    La stessa amministrazione pubblica continuerebbe ad indebitarsi in modo folle.

    QUindi: la soluzione all'indebitamento è l'indebitamento.

    A seguito dell’espansione del credito e conseguente ribasso del tasso di interesse, gli imprenditori rispondono alle condizioni più favorevoli indotte dalla Banca Centrale nello stesso modo in cui risponderebbero alle più favorevoli condizioni indotte da un aumento di risparmio reale. In sostanza l’effetto generato dalla Banca Centrale viene percepito come un’espansione economica. D’altro canto, i consumatori, vedendo aumentato il loro potere d’acquisto monetario, troveranno più conveniente spendere ed indebitarsi. Ora, in un sistema economico, a parità di offerta monetaria, l’offerta dei beni di consumo e quella dei fattori produttivi non possono crescere contemporaneamente perché le due domande sono in concorrenza tra loro (più consumo significa meno risparmio e quindi meno investimento. Non è certo un caso che negli Stati Uniti, da anni, il tasso di risparmio volontario sia diminuito fino a diventare negativo).


    Ciò dunque che è fondamentale capire è che se la domanda di beni di consumo aumenta la domanda dei fattori produttivi deve diminuire e viceversa. L’una può crescere solo a spese dell’altra. La domanda di beni di consumo, infatti, non è la domanda di fattori produttivi e se essa cresce in modo sproporzionato dissipa lo stock di capitale. La domanda globale (fattori produttivi e consumo) può solo aumentare attraverso lo stimolo di iniezioni monetarie, cioè introducendo nel sistema un volume di potere d’acquisto artificiale (in eccesso rispetto al risparmio reale) che avrà le conseguenze nefaste descritte nel prossimo paragrafo. Alla base dei boom artificiali c’è proprio questo meccanismo. Gli investimenti sono finanziati dal sistema bancario che crea, per così dire, “investimento senza risparmio” ed il credito è distribuito non secondo gli obiettivi di politica industriale, cioè in vista della creazione di un surplus per aumentare lo stock di capitale, ma secondo obiettivi di consumo. Il Giappone non si è più ripreso perché ha dissipato la sua base di capitale produttivo. Infatti, il risparmio che, tradizionalmente affluisce nel sistema postale giapponese finanzia, attraverso l’acquisto di titoli di stato, spese di consumo, non la formazione di capitale produttivo. Tutto ciò, nell’economia, ha come effetto netto lo squilibrio della struttura produttiva. Non ci sono scorciatoie allo sviluppo reale. L’investimento senza risparmio significa che nuovo potere d’acquisto è stato creato artificialmente. Ne segue l’inflazione e, successivamente, il fenomeno opposto: la deflazione. Quando, infatti, per contrastare l’inflazione, la Banca Centrale rialza i tassi e riduce la liquidità, sia i produttori che i consumatori si troveranno nei guai. Dovrebbe ormai essere chiaro a tutti che il fenomeno delle crisi, non è inerente al capitalismo che è un fenomeno produttivo, ma è dovuto al dirigismo delle autorità monetarie che ha ben poco a che fare con il laissez faire. In un regime di laissez faire, infatti, il costo del denaro e la liquidità sarebbero determinati dal libero incontro della domanda ed offerta di risparmio, non dalle autorità monetarie.


    La sicurezza con la quale portate avanti teorie economiche rivelatesi disastrose è davvero preoccupante.

    Così come la mancanza totale di informazione al riguardo.

    Ma tant'è, siamo nelle mani dei tedeschi...
    Di questo dovresti solo ringraziare Dio.
    “E quando ci si ammala? Che cosa si deve fare?” “Non c’è altro da fare che fermarsi. E sarà la natura stessa che, a lasciarla fare, un po’ alla volta si risolleverà dal disordine in cui è caduta”.

  6. #6
    sübre ò söpèi? No, Zølfø.
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    Predefinito Rif: Roubini: nuova recessione inevitabile

    Citazione Originariamente Scritto da Ping Pong Visualizza Messaggio
    Mises l'aveva predetta nel 1912. Chi vince?
    I tosatori di buoi.

  7. #7
    Sessantottino radicalchic
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    Predefinito Rif: Roubini: nuova recessione inevitabile

    Citazione Originariamente Scritto da Ping Pong Visualizza Messaggio
    Tocca spiegare sempre tutto daccapo... vabe'.



    E perchè mai? è proprio ciò che ha fatto la Fed. ti sembrano positivi i risultati?


    Certo, spingerebbe tantissima gente a prendere a prestito del denaro gratis, foraggiando investimenti infruttiferi e inutili.

    La stessa amministrazione pubblica continuerebbe ad indebitarsi in modo folle.

    QUindi: la soluzione all'indebitamento è l'indebitamento.

    A seguito dell’espansione del credito e conseguente ribasso del tasso di interesse, gli imprenditori rispondono alle condizioni più favorevoli indotte dalla Banca Centrale nello stesso modo in cui risponderebbero alle più favorevoli condizioni indotte da un aumento di risparmio reale. In sostanza l’effetto generato dalla Banca Centrale viene percepito come un’espansione economica. D’altro canto, i consumatori, vedendo aumentato il loro potere d’acquisto monetario, troveranno più conveniente spendere ed indebitarsi. Ora, in un sistema economico, a parità di offerta monetaria, l’offerta dei beni di consumo e quella dei fattori produttivi non possono crescere contemporaneamente perché le due domande sono in concorrenza tra loro (più consumo significa meno risparmio e quindi meno investimento. Non è certo un caso che negli Stati Uniti, da anni, il tasso di risparmio volontario sia diminuito fino a diventare negativo).


    Ciò dunque che è fondamentale capire è che se la domanda di beni di consumo aumenta la domanda dei fattori produttivi deve diminuire e viceversa. L’una può crescere solo a spese dell’altra. La domanda di beni di consumo, infatti, non è la domanda di fattori produttivi e se essa cresce in modo sproporzionato dissipa lo stock di capitale. La domanda globale (fattori produttivi e consumo) può solo aumentare attraverso lo stimolo di iniezioni monetarie, cioè introducendo nel sistema un volume di potere d’acquisto artificiale (in eccesso rispetto al risparmio reale) che avrà le conseguenze nefaste descritte nel prossimo paragrafo. Alla base dei boom artificiali c’è proprio questo meccanismo. Gli investimenti sono finanziati dal sistema bancario che crea, per così dire, “investimento senza risparmio” ed il credito è distribuito non secondo gli obiettivi di politica industriale, cioè in vista della creazione di un surplus per aumentare lo stock di capitale, ma secondo obiettivi di consumo. Il Giappone non si è più ripreso perché ha dissipato la sua base di capitale produttivo. Infatti, il risparmio che, tradizionalmente affluisce nel sistema postale giapponese finanzia, attraverso l’acquisto di titoli di stato, spese di consumo, non la formazione di capitale produttivo. Tutto ciò, nell’economia, ha come effetto netto lo squilibrio della struttura produttiva. Non ci sono scorciatoie allo sviluppo reale. L’investimento senza risparmio significa che nuovo potere d’acquisto è stato creato artificialmente. Ne segue l’inflazione e, successivamente, il fenomeno opposto: la deflazione. Quando, infatti, per contrastare l’inflazione, la Banca Centrale rialza i tassi e riduce la liquidità, sia i produttori che i consumatori si troveranno nei guai. Dovrebbe ormai essere chiaro a tutti che il fenomeno delle crisi, non è inerente al capitalismo che è un fenomeno produttivo, ma è dovuto al dirigismo delle autorità monetarie che ha ben poco a che fare con il laissez faire. In un regime di laissez faire, infatti, il costo del denaro e la liquidità sarebbero determinati dal libero incontro della domanda ed offerta di risparmio, non dalle autorità monetarie.


    La sicurezza con la quale portate avanti teorie economiche rivelatesi disastrose è davvero preoccupante.

    Così come la mancanza totale di informazione al riguardo.



    Di questo dovresti solo ringraziare Dio.
    In questa congiuntura i tassi vanno abbassati (fino 3 anni fa il tasso BCE era quasi al 6 %, ma ve lo ricordate?), o il debito pubblico e privato esplode, e altro che recessione, sarà la fine. Lo hanno capito americani, inglesi, giapponesi... solo noi nell'euro siam furbi, veh ostridicolo:
    Ultima modifica di Mario Rossi; 09-08-11 alle 22:10
    "Io non intendo sostenere una moralità basata sull'evoluzione: dico come le cose si sono evolute e non come noi esseri umani dovremmo comportarci.", Richard Dawkins

  8. #8
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    Predefinito Rif: Roubini: nuova recessione inevitabile

    Inizio a rompermi un po' le storie con queste recessioni e crisi.
    There are only 10 types of people in the world: those who understand binary and those who don't

    http://openflights.org/banner/f.pier.png

  9. #9
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    Predefinito Rif: Roubini: nuova recessione inevitabile

    Citazione Originariamente Scritto da Mario Rossi Visualizza Messaggio
    In questa congiuntura i tassi vanno abbassati (fino 3 anni fa il tasso BCE era quasi al 6 %, ma ve lo ricordate?), o il debito pubblico e privato esplode, e altro che recessione, sarà la fine. Lo hanno capito americani, inglesi, giapponesi... solo noi nell'euro siam furbi, veh ostridicolo:
    Ma a voi comunisti le crisi non bastano mai. Ne volete sempre di più gigantesche e totalitarie.

    repapelle:
    I vincenti hanno sempre una soluzione ad ogni problema, i no(n)euro hanno sempre una scusa.

  10. #10
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    Predefinito Rif: Roubini: nuova recessione inevitabile

    Citazione Originariamente Scritto da Oli Visualizza Messaggio
    Inizio a rompermi un po' le storie con queste recessioni e crisi.
    Poi ti toccherà pagare 1/3 dello stipendio per i voli se le cose vanno male, come farai?
    I vincenti hanno sempre una soluzione ad ogni problema, i no(n)euro hanno sempre una scusa.

 

 
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