Nessuno dice che non è un Concilio della Chiesa: non ci sono elementi e non c'è autorità legittima che oggi possa dirci che il CVII non sia stato un Concilio.
In futuro i successori di Pietro ce lo sapranno dire.
Quello però possiamo fare, affidandoci al nostro sensus fidei che Dio ha donato ad ogni credente, è leggere le Scritture, l'insegnamento dei Santi Padri e Dottori della Chiesa e gli atti di Magistero infallibile, assimilarli e confrontare essi con quanto approvato - non infallibilmente - dal Concilio Vaticano II.
Laddove ci sono dei contrasti, è imperativo di ogni credente obbedire a ciò che è infallibile piuttosto che a ciò che è fallibile. A Dio piuttosto che agli uomini quindi.
La Verità non accetta compromessi.