La verità produce effetti anche quando non può essere pronunciata.
L. von Mises
SILENDO LIBERTATEM SERVO
Isole artificiali senza legge
l'utopia di mister Paypal
Il creatore multimilionario del sistema di pagamento online investe un milione e 250 mila dollari nella progettazione di un gruppo di isole mobili, ribattezzate Techtopia, in acque internazionali. In ogni micro-nazione abiteranno fino a 270 abitanti: vivranno senza imposte e convenzioni morali
di BENEDETTA PERILLI
Uno dei progetti per Techtopia
ROMA - Imprenditore, milionario, tra i primi investitori di Facebook, creatore di PayPal e libertario, l'americano Peter Thiel è noto per le provocazioni e per il particolare fiuto per gli affari. L'ultima delle sue trovate è la costruzione di un gruppo di isole artificiali, libere da ogni forma di legislazione, da lanciare nelle acque internazionali.
FOTO I PROGETTI DI TECHTOPIA 1
Una sorta di paradiso fiscale sperduto nell'oceano che, secondo il magazine Details che ha lanciato la notizia, sarebbe già in fase di progettazione dato che mister Paypal avrebbe donato un milione e 250 mila dollari al Seasteading Institute, dopo aver già finanziato il gruppo con una somma di 500mila dollari nel 2008.
Per Thiel le isole, ribattezzate in poche ore Techtopia, potrebbero servire da base per "la sperimentazione di nuove forme di governo" ispirate a principi libertari come l'esenzione delle imposte, l'assenza di assistenza sociale, di salari minimi, di regolamentazioni sull'edilizia, la riduzione delle restrizioni sul commercio di armi e l'assenza di convenzioni morali.
Una Rete di isole. Le micro-nazioni dovrebbero sorgere su strutture simili alle piattaforme petrolifere, per un peso di circa 12mila tonnellate, avere la possibilità di essere trasportate e ospitare un massimo di 270 abitanti. L'obiettivo di Thiel e del Seasteading Institute è quello di costruire una rete integrata e collegata di isole - dozzine o anche centinaia - capace di ospitare, entro il 2050, dieci milioni di residenti.
Intanto l'imprenditore del web assicura che a partire dal prossimo anno ed entro il 2019 verrà lanciata a largo della costa di San Francisco una flottiglia di uffici per super manager. Insomma un progetto non alla portata di tutti, e non solo dal punto di vista economico. "Non ci preoccupiamo troppo degli scettici - ha commentato Thiel - perché fino a quando crederanno che il progetto è impossibile non ci prenderanno mai sul serio. E non proveranno a fermarci fino a quando ormai sarà troppo tardi".
Un sogno politico. Dietro al progetto delle isole fiscali si nasconde in gran parte il Seasteading Institute, una struttura fondata da Wayne Gramlich e Patri Friedman nel 2008 come un'organizzazione votata alla costruzione di comunità mobili su piattaforme autonome che operano nelle acque internazionali, chiamate in inglese "seasteading".
"Sognamo di dare alle persone la libertà di scegliere il governo che desiderano invece di venire schiacciati dai governi che hanno": è questo l'obiettivo della compagnia che si propone di rivoluzionare il mondo. "Tra alcuni decenni - aggiunge Thiel - quelli che guarderanno indietro all'inizio del secolo capiranno che Seasteading era l'unico passo ovvio verso lo sviluppo di modelli più efficienti e pratici nel settore pubblico mondiale".
Il mondo che non c'è. Non è la prima volta che il milionario della Silicon Valley stupisce il mondo con iniziative eclatanti, quasi tutte in ambiti non regolamentati. Come quando provò a creare una moneta per finanziare, attraverso PayPal, il sequenziamento del DNA o a lanciare i viaggi commerciali nello spazio.
Oppure come quando, all'inizio di quest'anno, tentò di devolvere parte del suo miliardo e mezzo di dollari in un progetto per incoraggiare i giovani imprenditori 2 a saltare il college.
Thiel non è l'unico riccone dalle idee originali. Prima di lui il fondatore di Amazon Jeff Bezos ha annunciato di voler finanziare il "Clock of the lon now", un orologio pensato per mantenere il ticchettio per i prossimi 10mila anni e che sarà costruito su una montagna del Texas.
Il precedente italiano. Nel 1968 l'ingegnere bolognese Giorgio Rosa terminò la costruzione a largo dell'Adriatico, in corrispondenza della costa emiliana ma a 500 metri dalle acque territoriali italiane, di una piattaforma dal nome di Isola delle Rose che proclamò stato sovrano. Qui vigeva un governo autonomo del quale Rosa era il presidente, la lingua parlata era l'esperanto e la valuta era il "mill". L'esperimento di Rosa durò 55 giorni dalla dichiarazione di indipendenza, avvenuta il 1 maggio del 1968: il 25 giugno dello stesso anno le forze dell'ordine sbarcavano sulla piattaforma e la occupavano. Successivamente l'Isola delle Rose fu affondata e smantellata
(19 agosto 2011)
Isole artificiali senza legge l'utopia di mister Paypal - Repubblica.it
Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.
se fossero come L'Isola di Huxley...