20 agosto 2011
La proposta slovacca. Il governo di centrodestra: serve ad aiutare i poveri
Ne parla Repubblica, oggi, ma il caso venne sollevato nel marzo 2011, anche quin una bozza di legge il partito arci-conservatore “Libertà e solidarietà” propone incentivi per la sterilizzazione delle donne rom.
La proposta slovacca, denunciata ieri da Repubblica.it e da Il Piccolo, promette le migliori intenzioni: dare ai poveri, che non possono permettersi troppi figli, la scelta di non averne più. Non pillole o condom, ma sterilizzazione gratis, premiata con sussidi di entità ancora non definita, ma in euro visto che la Slovacchia è membro dell’Unione monetaria. A Bratislava è già polemica: i cristiano-conservatori della giovane premier Iveta Radicova sono in grave imbarazzo, l’accusa di estinzione programmata è nell’aria. “Libertà e solidarietà”, partito decisamente di destra nato su Internet, non menziona i rom come bersaglio. Ma tutti sanno che la stragrande maggioranza dei (pochi) poveri slovacchi sono loro: tra 200 e 400mila su 5,5 milioni di abitanti. «Se si guarda ai criteri del programma possiamo concludere che queste proposte sono indirizzate specie verso i rom», denuncia la sociologa Elena Kriglerova Gallova. «Che importa, sono una razza infetta», si può leggere online sui social network. Tempi bui in Europa.
La Slovacchia non è sola:
l’anno scorso fu Nicolas Sarkozy, che vuole salvare l’euro con Angela Merkel, a ordinare alle “Compagnies républicaines de sécurité” e alla Gendarmeria nazionale la cacciata dei rom. Nell’Ungheria nazionalista, ronde nere e “lavoro utile” forzato. Persino in Germania, anche artisti rom di successo come la giovane jazzista Dotschy Reinhardt si sentono «trattati come un corpo estraneo ». Purtroppo, sia la Cecoslovacchia realsocialista sia la Slovacchia del dopo secessione hanno tristi tradizioni. La dittatura tardostaliniana effettuava sterilizzazioni forzate. Il leader del Partito nazionale slovacco Jan Slota chiede da tempo «niente cibo e soldi per chi non vuol lavorare», allusione chiara. Gli estremisti negli anni scorsi si sono spesso scatenati contro i rom. Fino alla strage di sei di loro, compiuta da un folle nell’agosto 2010. E in un villaggio slovacco un Muro divide i ghetti rom dai quartieri dei cosiddetti “cittadini normali”.
A marzo uscì il caso di una donna sterilizzata contro la sua volontà:
Il caso è stato sottoposto alla Corte Europea dei Diritti Umani. Si parla di sterilizzazione forzata di zingari nell’Europa dell’Est in alcune zone che si trovavano dietro la cortina di ferro. Altri casi simili sono sottoposti alla Corte Europea, ma questa è la prima volta in cui si arriva a un’audizione, come afferma la portavoce Tracey Turner-Tretz. Le rimostranze dell’avvocato sono focalizzate sul governo slovaccoo, che ha dato seguito a una sua sterilizzazione dopo la nascirta del suo secondogenito per taglio cesareo, nel 2000. La donna ha detto, all’ospedale di Presov in Slovacchia, che voleva altri bambini. Ma è stata ugualmente sterilizzata. “La signora sostiene che la sua etnia Rom sia stata un elemento fondamentale per la sua sterilizzazione. In particolare è stata messa nella cosiddetta Stanza-Rom e non ha potuto usare gli stessi bagni delle altre donne.” hanno detto i suoi avvocati.