La notizia è sparita da google infatti.
Speriamo almeno il colonnello si salvi
,se lo merita.
Ha GIUSTAMENTE spazzato via gli invasori
italiani senza spargere una goccia di sangue,
ha reso la Libia dignitosa e indipendente
ma niente ha potuto contro lo strapotere
della NATO,complice anche la vigliaccheria
delle 2 tigri di carta che a detta di certi
faranno il culo agli USA...
Ancora c´e speranza! Secondo "Russia Today" questo sarebbe propaganda, e farebbe parte di una guerra psicologica per indebollire la resistenza dei lealisti di Gaddafi:
LIBERTAD - JUSTICIA - DIGNIDAD
PATRIA - SOCIALISMO - REVOLUCIÓN
http://adversariometapolitico.wordpress.com/
Ancora c´e speranza! Secondo "Russia Today" questo sarebbe propaganda, e farebbe parte di una guerra psicologica per indebollire la resistenza dei lealisti di Gaddafi:
Ultima modifica di Avversario; 22-08-11 alle 10:18
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Brevissima, superficiale, inconsistente riflessione personale
Valhail: Morto un regime, se ne fa un altro.
In Libia sta cadendo il regime di Gheddafi.
Tutti a festeggiare questa "vittoria della democrazia". Ma siamo sicuri che, morta questa dittatura, nascerà una Libia democratica?
Ci sono state, e ci sono ancora, tante cose strane in questa sorta di rivoluzione. Dall'informazione (immagini vere o fasulle di bombardamenti) all'armamento dei ribelli, alle fasi di reflusso e a quest'ultima offensiva, che pare avere una forza dirompente.
Qualcosa mi puzza, e non è solo puzza di petrolio. Anche se è probabile che il prezzo della benzina continuerà ad aumentare.
Mustafa Abd al-Jalil, il presidente del Consiglio nazionale di transizione (Cnt, i ribelli), dice: "Non sarà un compito facile, ma noi ora costruiremo un Paese nuovo, fondato sulla libertà, sull'eguaglianza, sulla fraternità". Nobili propositi, non c'è che dire. Peccato che Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl sia stato criticato nell'agosto 2010 dall'Human Rights Watch per i metodi di arresto e prolungata detenzione senza processo di cittadini libici e nel dicembre 2010 anche Amnesty International ha fortemente criticato l'operato del ministero della Giustizia libico.
Si, perchè questo liberale democratico e occidentale è stato il ministro DELLA GIUSTIZIA (!!!) di quel sanguinario regime gheddafiano.
Tratto da La Repubblica:
"L'incaricato presso la Lega Araba del consiglio dei ribelli libici, Abdel Moneim Al-Huweini, ha riferito all'agenzia Mena che il suo paese non autorizzerà la presenza di basi Nato in Libia una volta compiuta l'estromissione di Gheddafi. "La Libia è una nazione araba e islamica da prima della Nato, i libici si sono ribellati fin dagli anni '70 alla costruzione di basi occidentali e per questo non ci saranno basi non-libiche sul territorio". L'inviato ha aggiunto che i libici sono comunque grati alla nato per i suoi interventi aerei che, sostenendo le loro ridotte forze militari, hanno contribuito a "limitare il numero delle vittime" nello scontro con le forze lealiste".
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Per ora i giochi non son ancora chiusi :gratgrat: , spero che Gheddafi stia riorganizzando le sue truppe in una ridotta, da lì se l'assedio dura per più mesi, le cose potrebbero volgere a suo favore.
Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .