Oggi sul Corriere della Sera
MILANO - Tutti giurano che, in realtà, non ce ne sarebbe stato bisogno: «L'uomo era già convinto». Eppure, quell'anonimo lavoratore della Tenaris di Dalmine che sabato scorso, a Pontida, si è intrattenuto a lungo con Umberto Bossi pare che un ruolo, nel rafforzare la linea del Carroccio, lo abbia giocato davvero: Il Capo - racconta un dirigente padano - era davvero colpito, l'operaio gli ha raccontato cosa sono quattro decenni in fonderia». E dunque la linea è: le pensioni, almeno quelle di anzianità, sono tabù. Non sono oggetto di trattativa. Al massimo, e a fatica, si potrà ragionare sui tagli alle pensioni di reversibilità. E questo avrebbe detto Umberto Bossi a Silvio Berlusconi durante il summit che si è svolto a Palazzo Grazioli tra lo stato maggiore di Lega e PDL. ... «Per noi - spiega il dirigente in camicia verde - sarebbe un suicidio cruento. Perché la verità è che di 57enni con oltre quarant'anni di contributi, sotto alla linea gotica non ne trovi». Più chiaro ancora: il taglio delle pensioni di anzianità «sarebbe un attentato al Nord».
Oggi, però le dichiarazioni di Bossi sono state
"No alla patrimoniale, per le pensioni vedremo..."
Già la Lega ha perso credibilità con Maroni a distribuire 30000 clandestini tunisini, piagnucolare perchè la Francia non li vuole..dare loro permessi-vitto-alloggio
Erano cose su cui non bisognava transidere a costo di far saltare il governo.
Ma se fanno passare il fatto di far lavorare la gente più degli attuali 41,5 anni di contributi, (questione che riguarda solo lavoratori del Nord) la prossima volta a Pontida si va con i forconi!