Hanno incominciato.
Sono 20 anni che ci dicono che appena la lega potrà, farà quello che desiderano i militanti.
Che cosa non è ben chiaro, ognuno ha la sua visione personale.
La scusante migliore è che si realizza nulla per colpa dei Padani che danno pochi voti, e degli alleati che intralciano.
Ma adesso, per rendere credibili le promesse leghiste, il sistema partitocratrico ha permesso un allargamento del consenso leghista.
Oggi si è persino creata la montatura che la volatilizzazione del referendum è merito della lega.
Pertanto non bisogna evidenziare le astensioni al Sud.
Si considerano tutti i rifiuti di prendere le schede al Nord come voti della lega. Pertanto ormai la lega è diventato nell’immaginario comune un partito grande.
Però in Piemonte le province di Torino e di Alessandria sono andate alla sinistra.
Ed allora il capo della lega piemontese , accusa il PDL di non aver fatto votare i suoi elettori
La lega continua a dare la colpa ai suoi alleati, rispecchia la tradizione.
La lega non vuole che passi al verità, è stata talmente forte la propaganda di non ritirare le schede, che molti cittadini si sono resi conto che andando al seggio, a seconda se ritiravano le schede o le rifiutavano, fornivano una indicazione di voto.
Pertanto molti anziani, specialmente al Nord non sono andati a votare.
Anche se quelli del PDL non hanno ancora compreso bene quale danno ha fornito la propaganda leghista, suffragata da una precisa indicazione del Ministro dell’interno.
Pertanto la lega per salvarsi incomincia a dare la colpa agli altri per la sconfitta in Piemonte.
Niente da fare, dopo una così grande vittoria, la lega deve fare qualcosa. Solamente incolpare il PDL è un po’ riduttivo.