Orfini, il PD veramente riformista e di sinistra

[SteCompagno]

Peccato che tutti i GD che conosco io metterebbero la firma per chiudere il Pd e riaprire i Ds, e che tutti gli "attivi" della Margherita che conoscevo (parlo a livello di giovani, i dirigenti quelli rimangono sempre per ragioni poco nobili) se la siano data a gambe da tempo.

Quando l'11 Dicembre il Pd ha fatto la manifestazione a San Giovanni c'erano più margheritini sopra che sotto il palco, ciononostante buona parte della dirigenza ex-DL (assieme ad un bel pezzo di ex-DS a partire da Chiamparino e i veltroniani) mettono i bastoni tra le ruota ad un partito che sui temi all'ordine del giorno ha sempre 2-3 linee diverse

non c'è disciplina, inutile a dirlo
Bersani dice "saremo in tutti i luoghi anche allo sciopero della Cgil" e contemporaneamente mezza dirigrenza dice che lo sciopero della Cgil è gravissimo e inaccettabile, bella roba, io non la chiamo ricchezza nelle diversità, io la chiamo baraonda.

Con questo non voglio dire che è un problema solo del Pd, a noi di Sel nel giro di pochi giorni ci hanno fatto diventare pro-mattarellum quando SD e gli ex-PRC sono sempre stati proporzionalisti, ma almeno è passata una linea e per quanto mi possa dispiacere le firme le raccolgo lo stesso per il referendum di Parisi (anche se in direzione provinciale di ieri ho condannato questa scelta del nazionale), è una imposizione ? si, ma almeno ho una linea chiara da seguire.

[Gdem88]

Peccato che la pensino così, di Gd ne conosco tanti anch'io, e quasi tutti invece guardano avanti, non indietro. Non mi interessa parlare di ex, come già dicevo. Chi ha nostalgie dovrà farsele passare, con il Pd ( e i Gd!)la scelta è stata ben chiara. I Gd non sono la Sg, il Pd non sono i Ds nè Dl ( per non parlare di Pds-Pci e Ppi-Dc). E aggiungo...molti tra i Gd non hanno nostalgie perchè hanno iniziato con il Pd, ed è giusto che sia così. Quanto agli ex Sg la nostalgia non è una novità, in fin dei conti la Sg era notevolmente più a sinistra dei Ds. Questi problemi svaniranno con il passare degli anni, perchè ad un giovane di 14 anni, appena entrato nei Gd nel 2018, dei Ds non fregherà molto.

[SteCompagno]

Gli stessi GD sono più a sinistra del PD, per fortuna

[Gdem88]

Una cosa è la linea del partito, una cosa sono le dichiarazioni dei dirigenti. Tra l'altro, tenere compatto un partito del 7% è una cosa, tenerne compatto uno del 25-30 è decisamente più difficile. Gli stessi problemi li hanno tutti i grandi partiti, la cosa è fisiologica a meno di non usare il centralismo democratico. Che poi nel Pd si vada oltre a volte è noto, anche questo bisognerà correggerlo .

[Gdem88]

Gli stessi GD sono più a sinistra del PD, per fortuna

Vero, e la cosa non mi dispiace affatto!

[SteCompagno]

Una cosa è la linea del partito, una cosa sono le dichiarazioni dei dirigenti. Tra l'altro, tenere compatto un partito del 7% è una cosa, tenerne compatto uno del 25-30 è decisamente più difficile.

c'è sicuramente del vero in questo, però non limiterei il problema solo ai numeri e alla grandezza, perchè secondo me il problema è proprio nella radicalità di differenze che ci sono nel Pd

Fioroni ha dato dell'irresponsabile alla Camusso, Cofferati ha detto che lo sciopero è il minimo

Comunque non roviniamoci la serata e divertiamoci con l'ultima di Renzi

È mai stato a una manifestazione della Cgil?
«Sì... e sicuramente sono stato alla festa del primo maggio. Ma da quando sono sindaco non ci vado, perché rappresento tutta la cittadinanza».

«Alle primarie ci sarò<br>io, o un politico under 40» - Italia - l'Unità

ahahah repapelle: è risaputo che andare alle feste del Primo Maggio significa NON rappresentare tutta la cittadinanza :sofico: patetico.

[MaRcO88]

Non la penso così, anzi. Ritengo le diversità del Pd una ricchezza, gli ostacoli sulla strada del partito le mettono invece quegli individui, di sinistra o di centro che siano, che pur avendo aderito al progetto rifiutano di contribuire ad una identità nuova rinunciando ad essere ex di qualcosa. Nel dialogo si possono trovare linee programmatiche chiare e nette, ne sono una prova le proposte pd, proposte che da sempre sono più che abbondanti . Rimane da migliorare la fedeltà a quest'ultime dei dirigenti, che devono smetterla coi protagonismi esasperati, e la chiarezza comunicativa. Sull'identità esiste già un'intera generazione che si sente democratica e di centrosinistra, senza far riferimento a nessun partito passato :giagia:

ok sui protagonismi è un conto e ti do ragione.d'altro canto è sempre stata la ragione delle divisioni della sinistra soprattutto a livello locale

ma...qua ci sono ragioni politiche di fondo. te metti a confronto orfini ed enrico letta. prova a trovare punti in comune.
e poi chiediti se non si fa più fatica a voler cercare la quadra su qualsiasi argomento..invece che darsi un profilo chiaro

[Gdem88]

Nel Ps francese, al di là del richiamo identitario a livello retorico al socialismo, ci sono Delanoe che ri sitiene socialliberale, la Royal e la sinistra marxista, nella Spd ci sono i sostenitori del neue mitte e i socialdemocratici vecchio stampo, per non parlare del labour....tutti questi partiti sono divisi ideologicamente, ma hanno un vantaggio di fondo: sono abbastanza vecchi da avere una qualche identità comune, una storia insieme. Così non è per il Pd, la sfida è resistere e creare questa storia insieme!

[MaRcO88]

e pensa un po', cos'hanno tutti in comune: son all'opposizione! vabbè questa è una battuta (fino a un certo punto)..

[l'infame]

Quello che dovrebbe essere chiaro è che il Pd non è un partito che si classifica come semplicemente "di sinistra" , per quello ci sono altri partiti. Il Pd è un partito di centrosinistra, e la cultura liberaldemocratica è parte fondante e fondamentale della sua identità. La cultura di sinistra è parte integrante del partito, non è l'unica. Può piacere o non piacere, ma è così. Essendo Ichino iscritto al Pd è perfettamente a casa, e ha pieno diritto di sostenere le sue idee, che possono essere fatte proprie o no dalla maggioranza.

p.s. sul riformismo è un discorso già fatto, le culture riformiste sono diverse, non tutte sono afferenti al socialismo tout court. Il riformismo liberaldemocratico è una cultura riformista a pieno titolo. Lo era Mazzini, lo era Gobetti, lo sono coloro che fanno della fusione tra socialismo e liberalismo una ragione politica.

Calma. Il valore fondante del Pd è la democrazia. Ma "democrazia", nel linguaggio moderno, significa tutela dei diritti civili, e anche dei diritti sociali. Altrimenti confondiamo la democrazia con lo Stato liberale dell'800, che è un'altra roba, importante, rispettabile, ma è un'altra roba.
Le idee di Ichino, che sicuramente è in buona fede, mettono in discussione dei diritti sociali fondamentali. Quindi qualche problema culturale e identitario le idee di Ichino lo pongono.

Detto questo, Orfini non ha completamente ragione, proprio perché, come dici anche tu, le strizzate d'occhio al liberismo appartengono più a D'Alema che a Prodi (che non a caso è stato dipinto per anni come complice della sinistra radicale e ribattezzato come "Prodinotti"). E, detto per inciso, sono state proprio quelle strizzate d'occhio che hanno fatto la rovina politica di D'Alema, non certo la Bicamerale che era per molti aspetti una mossa obbligata.

P.S.
Bravo Stefano, adesso che sei in Sel vai al campeggio dei giovani, e quand'eri nel Pd non ci andavi, eh? Bei dispiaceri che mi dai.
A proposito: Gdem, alla festa di Torino ci sei? E a Torre del Lago l'anno scorso c'eri?