MILANO - Subito in carcere chi evade più di tre milioni di euro. Contiene, come previsto, un giro di vite anti-evasione il pacchetto di emendamenti alla manovra messo a punto dal governo. La maggioranza ha lavorato agli ultimi ritocchi e poi ha presentato le modifiche in Commissione Bilancio al Senato (leggi). Per i reati fiscali «qualora l'imposta evasa o non versata sia superiore a 3 milioni di euro non trova applicazione l'istituto della sospensione condizionale della pena» prevista dal codice penale, si legge nelle modifiche firmate dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti e dal relatore Antonio Azzollini. Il pacchetto prevede inoltre che i Comuni potranno pubblicare sui loro siti i «dati relativi alle dichiarazioni» dei redditi (vota). «Nella dichiarazione dei redditi i contribuenti dovranno indicare anche le banche e gli operatori finanziari presso cui hanno rapporti», ha anche precisato anche Giulio Tremonti in Senato. Servirà come «deterrente e prevenzione», ha aggiunto il titolare di via XX Settembre. Il ministro ha chiarito che i saldi della manovra di Ferragosto «restano assolutamente invariati».La Lega parla di «manovra migliorata», mentre i ritocchi dell'esecutivo non soddisfano gli enti locali (ora impegnati in un vertice a Palazzo Chigi), né l'opposizione. «Il parlamento si assuma le sue responsabilità e noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma il giorno dopo il governo deve andare a casa», è la convinzione del leader del Pd Pier Luigi Bersani. Maurizio Gasparri, dal canto suo, allontana l'ipotesi di un voto di fiducia. «Ci sono tutte le condizioni per un confronto sereno», ha detto, assicurando che il testo della manovra «sarà in aula martedì», come deciso dalla stessa capigruppo.
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ E IRES MAGGIORATA - Salta, come già annunciato, il contributo di solidarietà del 5% per i redditi sopra i 90.000 euro e del 10% per i redditi oltre i 150.000. Restano in vigore, invece, le norme precedenti alla manovra di agosto che prevedevano una misura analoga (tetto agli stipendi e non prelievo Irpef) per i dipendenti del pubblico impiego e per i pensionati. Il pacchetto di emendamenti del governo prevede inoltre una maggiorazione dell'Ires del 10,5% per le società di comodo. La maggiorazione sarà applicata sulla quota del reddito «imputato per trasparenza».
Nessuno che ha da ridire, zero mugugni, zero proteste, va tutto bene.
Mi aspetto già i soliti noti (tra cui Mario Rossi) sostenere a spron battuto la misura.
Prossimamente: dichiarare la paghetta settimanale ai propri figli.
Pazzesco. A volte sembra davvero di vivere in un incubo.