La Presidenza,
Nel salutare con piacere la ripresa dei lavori parlamentari,
E coerentemente col mandato elettorale ricevuto come centro propulsore dell'azione politica di PIR,
Esprime la gioia per la decisione della Conferenza dei Capigruppo di affrontare una discussione sul difficile tema della Giustizia nel nostro Paese, consapevole che solo da un serio processo di riforma si potrà avere quella certezza del diritto che è la sola garanzia non solo dell'equità e della giustizia sociale, ma anche della stessa crescita economica e competitività economica.
Nel fare nostre le posizioni espresse sin qui dai programmi elettorali di Lista Repubblicana e di Uniti per POL sull'esigenza di maggiore efficienza, ma ance di maggiore severità contro quei crimini "da colletti bianchi" e contro le mafie, fenomeni del resto spesso intrecciati,
La Presidenza sottolinea comunque come, pur nell'esiguità formale del proprio contenuto e nel'evidente matrice politica del precedente articolo di legge in merito, l'esigenza di tutelare il garantismo giuridico non possa non guidare l'azione politica di una sinistra riformista e moderna. L'arbitrio può essere scusato o compreso in tempi di rivolgimenti politici e sociali che mettono in dubbio l'intera struttura dell'ordine costituito: nella quotidianità della vita, raramente i deboli e gli oppressi si trovano in una posizione tale da poter controbattere alla macchina giudiziaria.
La Presidenza auspica dunque che, nell'approcciarsi delle parti politiche alla discussione su principi come il giusto processo, la separazione delle carriere, la responsabilità civile dei giudici, i legislatori tengano adeguato conto della natura sempre socialmente determinata delle norme giuridiche, e tengano ben presente l'esigenza di tutelare, nel corso del processo, le parti più deboli da qualsiasi arbitrio.
Il Presidente di PIR,
Manfr