Il Berlustan è un Paese in cui vi è un curioso e originale rimescolamento di :
A) AUTORITARISMO e
B) DISMISSIONE DELL’AUTORITA’ DELLO STATO
Sembrano due concetti che si contraddicono … eppure co-esistono in un intreccio perverso che , nella Penisola , appare funzionale all’emersione dei poteri di fatto di natura economica e/o mafiosa
Prendiami il divieto di pubblicazione delle intercettazioni ... NOTA BENE : anche quando esse sono diventate legalmente pubbliche in quanto depositate in cancelleria e allegate agli atti di una inchiesta !
Sembra un provvedimento funzionale al punto (B) sopra rilevato .. cioè funzionale al DE-POTENZIAMENTO della azione repressiva dello Stato verso il malaffare , la corruzione , le solite cose insomma …
In realtà esiste anche il lato(A)della medaglia : far venire meno il controllo della pubblica opinione sulla attività investigativa e repressiva dello Stato è infatti , e intuitivamente , esattamente tipico di uno Stato ultra-autoritario !
Ecco dunque che uno stesso assetto (il divieto di trasparenza sull’attività investigativa e penal-processuale dello Stato) si presta magnificamente a essere gestito in maniera bi-valente :
- protezione degli amici degli amici
- minaccia SEGRETA a carico degli oppositori pubblici del regime – i quali potranno essere appunto investigati e processati senza darne contezza alla pubblica opinione
Ecco , ora il Berlustan è appena nato e siamo fermi alla prima fase : quella di salvaguardare gli amici degli amici …
Presto si passerà alla fase due .. processi a carico di editori o giornalisti troppo indipendenti o troppo “rompiscatole” .
Multe da capogiro . La galera . Non è fanta-politica : c’è un progetto di decreto-legge già in cantiere !
Preciso : “rompiscatole” anche e soprattutto , in Terre di mafia , nei confronti di quei potentati che si sono imposti in via di fatto . Essi non amano i bloggers troppo indipendenti , e la denuncia civile o penale sembra sicuramente un segno di progresso e civiltà rispetto alla lupara .
E’ già successo sia in Calabria sia in Puglia (in Sicilia sono invece ancora affezionati , sembra , al metodo tradizionale).
Ed è chiaro che una indagine pilotata da pubblici ministeri alle dipendenze del Capo del Governo , qualora sia per via di legge mantenuta segreta , possiede una carica MINATORIA ben più incisiva rispetto ad altra indagine in ordine alla quale il giornalista “rompiscatole” possa eventualmente chiedere e ottenere un certo grado di solidarietà alla pubblica opinione !
Del resto i segnali di insofferenza verso la stampa libera già ci sono , e anche ben visibili …
Scrivo questo oggi , giugno 2009
Chi vivrà vedrà
cantone_nordovest@libero.it