La giunta per le autorizzazioni di Montecitorio ha detto 'no' all'arresto dell'ex braccio destro di Giulio Tremonti, Marco Milanese.
La votazione della giunta sul caso dell'ex collaboratore del ministro Giulio Tremonti si è conclusa con 11 voti contro l'arresto e 10 favorevoli. Il parere del relatore Fabio Gava, sul quale la giunta ha votato, era appunto contrario all'arresto.

BOSSI, PER I MIEI ARRESTO E' FORZATURA - "Devo sentire ancora il gruppo" ma "i miei dicono che" l'arresto "é un po' una forzatura". Così Umberto Bossi entrando a Montecitorio risponde ai cronisti che gli chiedono un commento sul caso Milanese.

PAOLINI,VOTO SEGRETO?IN AULA NO SBANDAMENTI DA LEGA - Voto palese o segreto "in Aula non credo che la Lega avrà sbandamenti". Lo afferma l'esponente del Carroccio in Giunta per le autorizzazioni, Luca Paolini, al termine della seduta che ha detto no alla richiesta di arresto per il deputato del Pdl Marco Milanese, sottolineando che informerà "personalmente il gruppo delle ragioni tecniche, di quali siano le incongruenze" che hanno portato la Lega a votare no. Poi "il gruppo certamente farà le sue considerazioni di carattere politico, sulle quali peserà l'indicazione del segretario federale". Paolini riferisce di avere già illustrato ieri sera a Umberto Bossi le ragioni del voto contrario all'arresto. Le "indicazioni" le darà quindi "il segretario e nessun altro, e sono convinto che la linea sarà no e che a quella indicazione il gruppo si atterrà ". Paolini liquida poi come "fantasie" le ipotesi che la scelta del Carroccio, diversa da quella che il partito tenne per Alfonso Papa, sia una scelta politica per 'salvare' il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e ribadisce che "la Lega è una, e non esistono bossiani e maroniani", è solo che "ogni volta che c'é un confronto di idee viene interpretata come una scissione, ma non è così ".

MANTINI (UDC), VOTO IN AULA SIA PALESE - L'Udc è "contraria al voto segreto" in Aula alla Camera sulla richiesta di arresto del deputato del Pdl Marco Milanese. Lo spiega l'esponente in giunta dei centristi Pierluigi Mantini, al termine della seduta di questa mattina che ha respinto la richiesta di arresto. "Il voto - ha spiegato - deve essere palese perché tutte le forze politiche devono assumersi la responsabilità di quello che fanno". Mantini insieme all'altro componente centrista della Giunta Armando Dionisi ha votato a favore dell'arresto ma il gruppo Udc in Aula ha deciso di lasciare libertà di voto.

PD, SPERIAMO VOTO PALESE,POLITICA SIA RESPONSABILE - "Noi speriamo nel voto palese perché la politica deve riprendersi in mano le redini di questa deriva rischiosa, e prendersi la responsabilità di fronte a reati devastanti come la corruzione". Lo afferma, al termine della riunione della giunta sul caso Milanese la capogruppo Pd, Marilena Samperi, sottolineando che comunque "il voto segreto é previsto dal regolamento e se qualcuno lo chiederà sarà indispensabile darlo".

LO PRESTI (FLI),VOTO SEGRETO OBBLIGATORIO - "Quella sul voto segreto è una polemica inutile. Se leggiamo il regolamento della Camera il voto segreto è comunque obbligatorio quando si decide sulla persona". Ne è convinto il finiano Nino Lo Presti, esponente di Fli in Giunta per le autorizzazioni, chiarendo però che "questo è ciò che io ritengo, poi la Camera interpreterà l'articolo 49 del regolamento". In giunta Fli, insieme al Terzo polo, si è espressa a favore della richiesta di arresto per il deputato del Pdl Marco Milanese, "dimostrandosi coerente come d'abitudine", ha sottolineato anche Giuseppe Consolo. "Abbiamo votato per l'accoglimento della misura e in aula faremo altrettanto". Quindi aggiunge "secondo me ci sarà il voto segreto".

Milanese, la Giunta vota no all'arresto - Cronaca - ANSA.it