«Il collegio ritiene che Viola sia il frutto di una applicazione distorta delle enormi possibilità offerte dal progresso in materia genetica, comunque poca attenta alla condizione del nascituro: la disfunzionalità risiede nella prioritaria considerazione di un solo punto di vista, quello dell’adulto-aspirante genitore, e si fonda sulla supposta esistenza di un diritto soggettivo a perseguire la genitorialità biologica, diritto che giustifica qualsiasi forzatura»
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