PEOPLE SMASH AUSTERITY
Evitando magari di confondere le sacrosante proteste con i soliti atti da demente che i consueti personaggi mettono in scena in ogni occasione...
Perchè, guardacaso, ogni volta che va in scena una qualsivolgia manifestazione che vede la partecipazione dei centri sociali, autonomi e galassia variegata, puntualmente accadono simili episodi.
Indipendentemente dalla motivazione della protesta.
Un caso, vero?
Non rispondo a mitomani, onanisti e depensanti...a questi ci dovrebbe pensare l'ASL.
Non rispondo a mitomani, onanisti e depensanti...a questi ci dovrebbe pensare l'ASL.
I cessi sociali sono una accozzaglia di fancazzisti foraggiati da famiglie benestanti e da una masnada di imbecilli .
Ragazzini viziati che si inventano motivi per non fare un cazzo e dinosauri nostalgici che non stanno manco in piedi .
Una minoranza da regalare a Putin che saprebbe ben utilizzarla .
Ciò premesso ci sono mille motivi per manifestare antilega a partire dai 20.000 parassiti tunisini condonati .
Ultima modifica di albertob; 17-09-11 alle 20:25
Ultima modifica di Sardus Pater; 17-09-11 alle 20:28
Sterminatore di sinistri e di radical chic
Non esiste alcuna maggioranza silenziosa, ma c'è una maggioranza incazzata, anche di famiglie con figli, che per ora se ne sta buona con le pensioni dei 70enni.
Gli anni settanta sono solo un vostro fantasma, qui c'è la crisi economica più grave dell'era moderna e farà morti, in tutti i sensi
Ultima modifica di Rasputin; 17-09-11 alle 20:31
PEOPLE SMASH AUSTERITY
Sterminatore di sinistri e di radical chic
Ultima modifica di Andre86; 17-09-11 alle 20:44
IL BACICCIA E' BULICCIO
Bossi, un disastro, una mente contorta e dissociata, un incidente della democrazia italiana, uno sfasciacarrozze con il quale non mi siederò mai più allo stesso tavolo.
(Silvio Berlusconi, 1994)
Ultima modifica di Andre86; 17-09-11 alle 20:49
IL BACICCIA E' BULICCIO
Bossi, un disastro, una mente contorta e dissociata, un incidente della democrazia italiana, uno sfasciacarrozze con il quale non mi siederò mai più allo stesso tavolo.
(Silvio Berlusconi, 1994)