"Il canto gregoriano è un cammino, un mezzo di trasporto. Il simbolismo pre-cristiano lo avrebbe chiamato un carro, una nave, o un fiume, sul quale avrebbero camminato le luminose sillabe sonore.
Le sue ondulazioni moderate costituiscono un fiume o sentiero che prescrive all’orante il cammino più percorribile attraverso il terreno accidentato delle valli sorridenti, delle scure gole e delle aspre montagne del paesaggio liturgico.
Il suo ritmo disciplina l’allegria del Gloria, ispira fiducia nel Miserere nobis e soccorre il pneuma angosciato dell’uomo destando in essa a poco a poco la coscienza della presenza di Dio."
Marius Schneider - Il significato della musica (Rusconi 1999)