A chi andrà l'appoggio politico della Chiesa?

[napici]

Vorrei sapere dai frequentatori di questo forum, la loro opinione sul futuro comportamento della Chiesa Cattolica verso i partiti politici. Dopo l'intervento di oggi del presidente della cei (vedi qui e qui) sembra chiaro che Berlusconi e, probabilmente, il suo partito non godranno più dell'appoggio della Chiesa. Chi credete che verrà appoggiato in futuro? E per quali ragioni?

Per favore, come scritto nel titolo, questa è una discussione seria, vorrei evitare di litigare sulle diverse posizioni politiche di ognuno, ma mi farebbe piacere conoscere le opinioni motivate di ciascuno

[Red XIII]

Spero a nessuno. W l'autonomia dei laici, che non hanno mai avuto. Le discese in campo di Ruini, seppur con messaggi giusti o sbagliati ne hanno sminuito il ruolo.

[TEBELARUS]

la Chiesa di certo non può appoggiare i partiti di sinistra, con idee pro-droga, pro-matrimoni omosessuali, ultra-abortisti, pro-relativismo, che attaccano il Papa e la Chiesa ogni volta che parlano, per il loro residuo di odio ideologico marxista verso la religione.
sarebbe assurdo all'ennesima potenza.

la differenza non è piccola: nel caso di berlusconi si tratta di PRESUNTI comportamenti PRIVATI immorali; nel caso di partiti di sinistra si tratta di immoralità dei partiti, negli ideali PUBBLICI politici e nei comportamenti privati dei loro membri (vedi Vendola, Luxuria, Pannella, Bonino, eccetera).
non dobbiamo dimenticare che la nazione viene influenzata dalle leggi che si fanno, piuttosto che dai comportamenti privati di un politico.

quindi penso che la Chiesa, dovendo scegliere il meno peggio, preferirà indicare come partiti il PDL o l'Udc.

[TEBELARUS]

Spero a nessuno. W l'autonomia dei laici, che non hanno mai avuto. Le discese in campo di Ruini, seppur con messaggi giusti o sbagliati ne hanno sminuito il ruolo.

non ho capito.
la Chiesa non può commentare i fatti della politica italiana?
ricordo che la Chiesa è la "guida" dei cattolici, non semplicemente un comitato di rappresentanza che deve farsi il più possibile gli affari suoi, onde evitare che poi "si limita l'autonomia dei cattolici".
forse che al tempo di Cristo sarebbe stato opportuno dire a Cristo di non impicciarsi di politica, perché così facendo limitava l'autonomia dei credenti in Cristo?
è naturale che la Chiesa commenti e indichi dei comportamenti da seguire, anche in politica.
io, in quanto cattolico, sono tenuto a tenere con la massima considerazione quanto dice la Chiesa. Ciò non vuol dire che i cattolici sono obbligati ad una certa specifica linea politica. Ad esempio se Ruini dicesse di votare il PD io comunque non lo farei, assumendomene la disubbidienza. Non stiamo certo parlando di disubbire a dogmi di fede...

[napici]

la Chiesa di certo non può appoggiare i partiti di sinistra, con idee pro-droga, pro-matrimoni omosessuali, ultra-abortisti, pro-relativismo, che attaccano il Papa e la Chiesa ogni volta che parlano, per il loro residuo di odio ideologico marxista verso la religione.
sarebbe assurdo all'ennesima potenza.

la differenza non è piccola: nel caso di berlusconi si tratta di PRESUNTI comportamenti PRIVATI immorali; nel caso di partiti di sinistra si tratta di immoralità dei partiti, negli ideali PUBBLICI politici e nei comportamenti privati dei loro membri (vedi Vendola, Luxuria, Pannella, Bonino, eccetera).
non dobbiamo dimenticare che la nazione viene influenzata dalle leggi che si fanno, piuttosto che dai comportamenti privati di un politico.

quindi penso che la Chiesa, dovendo scegliere il meno peggio, preferirà indicare come partiti il PDL o l'Udc.

E' chiaro che la Chiesa non possa appoggiare partiti che propongono cose contrarie al magistero (io avrei da ridire anche sul liberismo della destra, ma è solo un'opinione). Secondo me Bisogna da escludere il PDL che, uscito Berlusconi di scena, perderà tutta la propria importanza. Forse rimane l'UDC ma ho l'impressione che alla prossime elezioni non ci sarà un partito che abbia un'appoggio - seppur indiretto - della Chiesa.

[Red XIII]

non ho capito.
la Chiesa non può commentare i fatti della politica italiana?
ricordo che la Chiesa è la "guida" dei cattolici, non semplicemente un comitato di rappresentanza che deve farsi il più possibile gli affari suoi, onde evitare che poi "si limita l'autonomia dei cattolici".
forse che al tempo di Cristo sarebbe stato opportuno dire a Cristo di non impicciarsi di politica, perché così facendo limitava l'autonomia dei credenti in Cristo?
è naturale che la Chiesa commenti e indichi dei comportamenti da seguire, anche in politica.
io, in quanto cattolico, sono tenuto a tenere con la massima considerazione quanto dice la Chiesa. Ciò non vuol dire che i cattolici sono obbligati ad una certa specifica linea politica. Ad esempio se Ruini dicesse di votare il PD io comunque non lo farei, assumendomene la disubbidienza. Non stiamo certo parlando di disubbire a dogmi di fede...

la chiesa ha diritto e dovere di parlare e commentare, ma la politica decide, se si tratta di politica. Ruini ha avuto un difetto, cioè quello di "voler decidere cosa fare" nonostante non fosse di sua competenza. A mio avviso così sfacendo ha svilito il ruolo di coloro che veramente sono chiamati a decidere. L'approccio di Bagnasco in questo senso è diverso, anche su Berlusconi non ha attaccato direttamente lui, ma la sua cultura distorta di certo non identificabile come un modello cristiano.
Il partito cattolico non lo vedo fattibile, basterebbe che i cattolici uscissero dal bigottismo e il leccaculismo che domina a destra (verso berlusconi) e a sinistra avessero più coraggio di imporsi. III polo? alla fine si sfalderà, diversi andranno a dx, altri torneranno nel pd.

[TEBELARUS]

30-09-11
CATTOLICI: CEI, NON STIAMO ORGANIZZANDO UN PARTITO (2 UPDATE)


(ASCA) - Citta' del Vaticano, 30 set - ''Da parte nostra non c'e' nessuna iniziativa volta a organizzare un partito. Non abbiamo nessun partito da promuovere o da organizzare'': lo ha detto il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, durante la conferenza stampa conclusiva del Consiglio Permanente dei vescovi, rifacendosi alle parole del card. Angelo Bagnasco che nella sua prolusione aveva accennato a un nuovo ''soggetto'' dei cattolici.

''Attribuire intenzioni del genere alla prolusione e' fuori luogo'', ha proseguito il segretario dei vescovi. ''Noi - ha spiegato - non abbiamo da esprimere giudizi complessivi su una maggiore o minore vicinanza di sensibilita' di un governo rispetto a un altro. Questo ci porterebbe su un terreno politico. Abbiamo da esprimere per ragioni istituzionali valutazioni e indirizzi su specifici temi che mettono in gioco valori di fondo perche' questo attiene alla missione della chiesa''.

L'azione della Chiesa sul fronte dell'impegno sociale e politico dei cattolici parte dalla ''responsabilita''' che i cattolici condividono con tutti i cittadini per il bene comune: ''Partiamo da una presenza che vuole essere attiva, partecipe e corresponsabile del destino del Paese''.

La ''evoluzione convulsa'' della vita politica ''invita ad una rinnovata presa di coscienza di questa responsabilita''', ha poi aggiunto mons. Crociata. I cattolici costituiscono ''un giacimento culturale, un patrimonio di valori'' che ''va reinvestito'' anche ''al di la' dell'appartenenza o della pratica religiosa''.

Il ''soggetto'' culturale e politico evocato dal card.

Bagnasco va quindi letto come ''un invito a convergere, a partire da questo patrimonio condiviso, attorno ai valori fondamentali del mondo cattolico'', ''mostrando - nella eccezionalita' di questa transizione - l'importanza di uno sforzo condiviso''.

Il segretario dei vescovi ha anche confermato la presenza del presidente della Cei al seminario organizzato a Todi il prossimo 17 ottobre dal Forum delle associazioni cattolici del mondo del lavoro. La sua presenza, ha spiegato, servira' a confermare la ''premura'' della Cei ''per il bene del paese, a partire dal cattolicesimo popolare''. Quanto ai contenuti del suo intervento, mons. Crociata ha precisato che la dottrina cattolica e' un ''plesso di valori, non un vestito stagionale che si mette secondo le mode o le atmosfere di giornata'' e i suoi cardini sono ''l'etica della vita e l'etica sociale, strettamente correlate e strutturate gerarchicamente''.

FONTE: CATTOLICI CEI NON STIAMO ORGANIZZANDO UN PARTITO (2 UPDATE) - Agenzia di stampa Asca

[Cuordy]

E' chiaro che la Chiesa non possa appoggiare partiti che propongono cose contrarie al magistero (io avrei da ridire anche sul liberismo della destra, ma è solo un'opinione). Secondo me Bisogna da escludere il PDL che, uscito Berlusconi di scena, perderà tutta la propria importanza. Forse rimane l'UDC ma ho l'impressione che alla prossime elezioni non ci sarà un partito che abbia un'appoggio - seppur indiretto - della Chiesa.

Concordo.

[Aganto]

centrodestra
non c'è alternativa

[napici]

centrodestra
non c'è alternativa

Ma quale centrodestra? Quello attuale è politicamente finito sia che il governo cada domani, sia che arrivi al 2013. Ed ha perso la fiducia della Chiesa.