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Pena di morte in Iran
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La pena di morte in Iran è prevista per omicidio, adulterio, stupro, omosessualità, pratiche non sessuali ma erotiche tra uomini per 4 volte, bacio con lussuria in pubblico per 4 volte, reati legati alla prostituzione, reati legati alla droga, blasfemia, apostasia dall'Islam, estorsione, corruzione, contrabbando d'arte, terrorismo, consumo di alcool per 3 volte, rapina a mano armata, atti incompatibili con la castità, pornografia.
I metodi di esecuzione sono impiccagione e fucilazione e lapidazione. Quest'ultima è stata proibita nel 2003.
Secondo il codice penale, i maschi sopra i 15 anni e le femmine sopra i 9[1] possono essere giustiziati. Nel 2004 è stata vietata l'esecuzione di minori di 18 anni, ma il decreto non è stato rispettato. Nel 2005, 6 persone minori all'epoca del reato e 2 al momento dell'esecuzione sono state giustiziate. Il 19 luglio due ragazzi di 18 e 16 anni sono stati impiccati per lo stupro di un bambino di 13 anni nel 2004, quando avevano rispettivamente 17 e 15 anni (tuttavia pare che l'accusa dello stupro sia stata una montatura per coprire, di fronte all'opinione pubblica mondiale che cominciava ad interessarsi del caso, il fatto che i due siano stati condannati solo per il fatto di essere omosessuali). Il 10 dicembre un afghano di 20 anni è stato giustiziato per un omicidio commesso nel 2001, a 16 anni.
Nel 2004 ci sono state minimo 159 esecuzioni. Tra queste c'è stata quella di Atefeh Rajabi, una ragazzina di 16 anni, impiccata il 15 agosto per "atti incompatibili con la castità" (le sono stati falsificati i documenti di nascita ed è stata fatta risultare nata nel 1982 invece che nel 1988; per tutti i minori giustiziati dal 2004 le autorità iraniane hanno detto che non si trattava di minori) Il 13 novembre 2005, 2 ragazzi di 25 e 24 anni sono stati impiccati per omosessualità, anche se c'è da dire che avevano aggravanti, come lo stupro e il sequestro di persona. Il 15 novembre un'altra impiccagione, stavolta per conduzione di un bordello, video pornografici e assunzione e vendita di alcool.
Numerose sono le esecuzioni per reati politici. Nel 2003 ci sono state 2 esecuzioni per aver guidato una protesta studentesca. Nello stesso anno un uomo ha rischiato l'esecuzione per aver affisso nella sua macchina un cartello che diceva "l'era dei governi arroganti è finita". Il 3 e il 7 settembre 2005 2 membri del partito del Kurdistan sono stati impiccati. Non tutte le esecuzioni vengono rese note ed è stato riferito che ci sono 300 o 400 esecuzioni all'anno. All'inizio del dicembre 2005 il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana ha reso noto che ci sono state oltre 100 esecuzioni dal 26 giugno, ovvero dall'elezione del nuovo presidente. La situazione della pena di morte in Iran è tuttora vivo oggetto di polemiche e discussioni.
Porco cane anzichè premiarle che la danno le condannano.
Ma porca miseria bisognerebbe condannare quelle che non la danno.