Dialogo tra un credente e un non credente
1. il non credente trova remota una sua conversione.
2. quindi, se non la trova remota, la trova possibile.
3. Trovandola possibile, non la esclude. Non escludendo questa possibilità, come fa a dire che è molto remota, visto che non puo prevedere il futuro?
4. il non credente: è una previsione... le previsioni si fanno sulla base dei dati che si conoscono al momento... e al momento con i dati che ho a disposizione posso affermare che le probabilità di una mia conversione sono remote!
5. il credente: La previsione potrebbe essere errata?
6. il non-C.: certo, ogni previsione potrebbe essere errata...
7. il C.: Quindi ammetti che, quando hai detto che la possibilità di una tua conversione è remota, hai fatto un'affermazione illogica, dal momento che tu stesso hai ammesso che potrebbe essere sbagliata.
Essendoci la possibilità che tu possa sbagliarti, c'è la possibilità che tu possa convertirti prima di quanto prevedi sia ipotizzabile.
8. il C.: E se c'è la possibilità che tu possa convertirti, perché trovi sbagliato aver fede?
Perché se non lo reputassi sbagliato, ti convertiresti. Mi pare tutto molto logico.